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LA SINDROME METABOLICA - Trattamento in naturopatia

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LA SINDROME METABOLICA - Trattamento in naturopatia

by: Gayamali Karunaratna, B.Sc., M.Ed., ND


Metabolic Syndrome - Naturopathic Approaches

INTRODUZIONE

Secondo le Statistics Canada, relative ai dati del Canadian Health Measures Survey (CHMS), tra il 2009 e il 2011, 1 canadese adulto su 5 di età compresa tra i 18 e i 79 anni soffre della sindrome metabolica. La Sindrome metabolica, nota anche come sindrome X, Insulin Resistance Syndrome o Mets si riferisce ad una serie di condizioni che si verificano contemporaneamente. Questi disturbi comprendono pressione arteriosa alta, eccesso degli zuccheri nel sangue, eccessiva adiposità del girovita o metà-obesità centrale e alterati livelli di colesterolo.

Quali sono esattamente gli effetti della sindrome metabolica e per quale ragione è necessario curarli? Una tale condizione non soltanto rallenta nell’organismo il metabolismo di carboidrati semplici come ad esempio caramelle, pasta e pane. La sindrome metabolica aumenta i rischi e predispone al diabete, malattie cardiache e ictus. Oltre alle malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, gli individui affetti da sindrome metabolica risultano esposti ad altre patologie come la sindrome dell'ovaio policistico, fegato grasso, calcoli biliari, asma, disturbi del sonno e alcune forme di cancro. [1] È necessario, in considerazione anche solo dell’invecchiamento della popolazione attuale, un’adeguata informazione che attui opportune modifiche dello stile di vita in grado di prevenire l’aggravarsi dello stato di salute associato alla sindrome metabolica.

Un trattamento convenzionale per curare la sindrome metabolica prevede modifiche alimentari unitamente all’impiego di agenti insulino sensibilizzanti, agenti per il controllo del colesterolo alto come le statine, e diuretici per ridurre la pressione sanguigna. Il trattamento naturopatico della sindrome metabolica prevede una valutazione dei fattori di rischio, l’impiego di dietetici e modifiche dello stile di vita per il controllo del peso, nonché interventi sicuri ed efficaci sui vari disturbi legati alla sindrome metabolica. I trattamenti prevedono l’impiego di erbe botaniche che aumentano la sensibilità insulinica/riducono i livelli di glicemia, riducono i livelli lipidici nel sangue, riducono i livelli di stress e proteggono il cuore, nonché trattamenti di medicina tradizionale cinese e agopuntura per il controllo peso. Oltre ad un adeguato trattamento, la diagnosi precoce è essenziale per prevenire lo sviluppo di più gravi patologie come accennato sopra. In questo documento vengono illustrate le componenti della sindrome metabolica, i criteri diagnostici e di fattori di rischio, e infine il trattamento naturopatico della sindrome metabolica.


COMPONENTS OF METABOLIC SYNDROME Componenti della sindrome metabolica

Secondo il Terzo Rapporto del Programma Nazionale di Educazione al Trattamento del Colesterolo alto negli Adulti (ATP III), i sei componenti della sindrome metabolica sono identificati come: [1]

  • Obesità addominale
  • Dislipidemia aterogenica
  • Ipertensione arteriosa
  • Insulino resistenza
  • Stato pro-infiammatorio
  • Stato Pro-trombotico

L’obesità addominale si riferisce ad un aumento del girovita. La Dislipidemia aterogena si riferisce essenzialmente alla triade di aumenti delle piccole concentrazioni ematiche, dense di particelle di lipoproteina a bassa densità (LDL), di diminuite particelle di lipoproteine ad alta densità (HDL) o colesterolo buono e un aumento dei trigliceridi. [2] Possono comprendersi altre anomalie delle lipoproteine. La pressione sanguigna alta o ipertensione è una condizione comune in soggetti in sovrappeso affetti da resistenza insulinica, che quindi inevitabilmente è considerata una componente della sindrome metabolica. Uno stato pro-infiammatorio frequentemente riscontrato in soggetti affetti da sindrome metabolica è stato individuato nell’aumento di un marker infiammatorio chiamato proteina C reattiva. La causa è attribuibile ad uno stato di obesità, in cui il tessuto adiposo o tessuto grasso rilascia citochine infiammatorie che determinano alti livelli di CRP. [1] La componente finale, uno stato pro-trombotico, è caratterizzata da una concentrazione plasmatica dell'inibitore dell'attivatore del plasminogeno (PAI)-1 e fibrinogeno. [1]


DIAGNOSTIC CRITERIA & RISK FACTORS Criteri diagnostici e dei fattori di rischio

Malgrado il gran dibattito sostenuto sulla definizione e i criteri diagnostici della sindrome metabolica, i più comunemente adottati sono quelli stabiliti dal Terzo Rapporto del Programma Nazionale di Educazione al Trattamento del Colesterolo alto negli Adulti (NCEP/ATP III), che definisce la sindrome metabolica come la condizione di almeno 3 dei seguenti sintomi. [3]

  • La pressione sanguigna oltre i 130/80 mmHg
  • I valori dei trigliceridi nel plasma > 150 mg/dL
  • Il colesterolo HDL (HDL-C) <40 mg/dl negli uomini e <50 mg/dL nelle donne
  • La misurazione del girovita >40 pollici in uomini e >35 pollici nelle donne
  • I valori della glicemia > 110 mg/dL

La diagnosi della sindrome metabolica è generalmente ottenuta sulla base di ripetuti esami di 3 delle 5 condizioni elencate sopra. [3]

Tra i fattori di rischio per la sindrome metabolica, non è una sorpresa che l'obesità sia stata riconosciuta come il principale fattore di rischio. L'obesità è un importante fattore di rischio per il diabete mellito di tipo 2 che presenta due caratteristiche comuni; un elevato livello di glucosio nel sangue o iperglicemia e ad alto contenuto di lipidi nel sangue o iperlipidemia. [4]

L’inattività fisica, la resistenza all’insulina, l’età avanzata, fattori ormonali quali corticosteroidi, e diete ricche di grassi che aumentano l’obesità addominale sono stati anche identificati tra i principali fattori di rischio per la sindrome metabolica. [5] Le diete povere di carboidrati in particolare sembrano avere benefici effetti sulla lipoproteina in individui affetti da dislipidemia aterogenica, rispetto alle diete ad alto contenuto di carboidrati. [2]


NATUROPATHIC TREATMENT Trattamento NATUROPATICO
Acidi grassi Omega-3

Omega 3 - acidi grassi sono considerati acidi grassi essenziali o EFA non prodotte nell'organismo. Non solo favoriscono l’attività celebrale; essi concorrono alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, che come precedentemente trattato sono considerate una complicazione della sindrome metabolica. Un’assunzione eccessiva di acido grasso omega-3 per un periodo di 6 anni ha dimostrato una riduzione del rischio di un primo infarto del miocardio (MI) o un attacco di cuore con un’incidenza del 59% per entrambi i sessi.[6] Quando si tratta di componenti della sindrome metabolica in particolare e di una alimentazione ad alto contenuto di acido grasso omega-3 sembra ridurre il rischio di ipertensione di circa un terzo.[7] Un altro studio ha dimostrato che la sostituzione di grassi polinsaturi con grassi saturi determina significativamente livelli inferiori di colesterolo nel plasma.[8] Fonti alimentari di acidi grassi omega 3 includono, per citarne alcuni, le acciughe, sardine, sgombri e il salmone atlantico.

Il Picolinato di Cromo

Il Picolinato di Cromo è un oligonutriente noto per la sua azione metabolizzante dei carboidrati e metabolismo lipidico. Gli studi hanno verificato che l’integrazione di cromo prescritto a soggetti affetti da intolleranza al glucosio o diabete è in grado di normalizzare i livelli di zucchero nel sangue, ottimizzarne l’assorbimento nel sangue e diminuire il fabbisogno di insulina.[9] In particolare uno studio ha dimostrato che l’assunzione di cromo migliora la sensibilità insulinica dei recettori intracellulari di insulina.[10] Un altro studio evidenzia come, rispetto al placebo, in pazienti affetti da malattia aterosclerotica l'assunzione di cloruro di cromo pari a 250 mcg al giorno per 7-16 mesi diminuisca i livelli dei trigliceridi e delle lipoproteine a bassa densità (VLDL) i livelli del colesterolo, aumentando in tal modo i livelli delle lipoproteine ad alta densità (HDL), del colesterolo.[11] Assunto anche per via orale per il controllo del peso, aumenta la massa muscolare e la massa magra e diminuisce il grasso corporeo.

La vitamina C:

La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è un ben noto anti-ossidante e importante per la risaputa funzione immunitaria. In aggiunta a questi benefici, la vitamina C è essenziale per la sintesi della carnitina e utile nella prevenzione e nel trattamento di malattie cardiache e la cui funzione sarà discussa nello specifico in questo documento. [12] Tra le fonti alimentari di vitamina C rientrano gli agrumi, il melone, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, i cavolfiori e le patate. È importante sapere che una quantità significativa di vitamina C nei prodotti alimentari si perde nella preparazione ad alte temperature o durante il riscaldamento prolungato del cibo. [12]

CoQ10

Il Coenzima Q10, o il CoQ10 è un composto solubile nel grasso sintetizzato nel nostro organismo. Come la vitamina C, il CoQ10 svolge un’azione antiossidante e supporta la funzione immunitaria. Inoltre, l’assunzione di CoQ10 si dimostra utile nella prevenzione e nel trattamento di malattie cardiovascolari quali angina, ipertensione e insufficienza cardiaca congestizia che come discusso in precedenza si considerano complicanze della sindrome metabolica. [12]

Carnitina

La carnitina è un composto a basso peso molecolare presente in alcuni alimenti e inoltre è un bio sintetizzatore degli aminoacidi essenziali Lisina e Metionina nel fegato, rene e cervello. [13] Si tratta di un composto coinvolto nel metabolismo di alcuni composti xenobiotici o esteri di sostanze chimiche nell'organismo. Disturbi da ossidazione di acido grasso (che si riferisce essenzialmente alla rottura e rilascio di energia da acidi grassi), e metabolismo si associano a forme primarie e secondarie da carenza di carnitina. [13] Alcuni dati clinici consigliano l’assunzione di L-carnitina in combinazione con gli isoflavoni o acido pantotenico, noto anche come vitamina B5, per una perdita di peso e riduzione del girovita nei soggetti in sovrappeso. [14]

L-Teanina

Fin dall’antichità, è noto come il tè verde favorisca il rilassamento. [15] La L-Teanina è un aminoacido contenuto nelle foglie di tè verde e costituisce tra il 1-2% del peso secco delle foglie di tè. [15] Uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo - ha dimostrato che l’assunzione di L-Teanina nel gruppo sperimentale riduce la frequenza cardiaca e le secrezioni delle ghiandole salivari di immunoglobulina A (S-IgA) come risposte a stress acuto, rispetto all’assunzione di placebo nel gruppo analizzato.[16] Particolarmente utile nel ridurre i livelli di stress, contribuisce a ridurre il rischio di ipertensione associata alla sindrome metabolica.


Conclusion Conclusione

La Sindrome Metabolica è una malattia cronica legata allo stile di vita con una prevalenza crescente dell’obesità nella nostra società. Pertanto, la dieta adeguata e l’attività fisica regolare sono determinanti per il trattamento di questa sindrome. Se non curata, la sindrome metabolica può originare più gravi patologie come il diabete o malattie cardiovascolari. I suddetti interventi naturali non sono completi per la cura della sindrome metabolica. Un adeguato piano di trattamento dovrebbe iniziare con una consulenza per adottare necessarie modifiche della dieta e dello stile di vita, nonché una valutazione dei fattori di rischio e dei farmaci idonei alla condizione del paziente, stabilendo la cura naturale più appropriata. Consultare sempre un medico naturopata per determinare il trattamento a voi più confacente.