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Seno fibrocistico - Strategie terapeutiche naturali

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Seno fibrocistico - Strategie terapeutiche naturali
by: Ashley Kowalski, HBSc, ND

Hampton Wellness Centre
1419 Carling Avenue Suite 209
Ottawa, ON K1Z 8N7

www.ashleykowalskind.com



Seno fibrocistico - Strategie terapeutiche naturali




Di cosa si tratta?

Il seno fibrocistico è caratterizzato dalla presenza di "noduli" o "cisti" nel seno [1]. Il seno fibrocistico ha origine da una predominanza di estrogeni e una carenza di progesterone che comporta un'iper-profilerazione del tessuto connettivo. Questa condizione può essere asintomatica o presentarsi con noduli, gonfiore e dolore al seno [2,3]. La nodularità è ciclica e bilaterale con cisti di varie dimensioni. Il dolore tende ad essere peggiore prima delle mestruazioni, in quanto i tessuti sembrano essere più sensibili agli estrogeni nella fase pre-mestruale [2]. La condizione progredisce all'avanzare dell'età e si accentua nelle donne dai 40 ai 50 anni. Il seno fibrocistico regredisce dopo la menopausa a causa del drastico declino dei livelli di estrogeno [3].

Cause

Il seno fibrocistico è il risultato di un aumento degli estrogeni in rapporto al progesterone. Gli xenoestrogeni in dosi elevate possono anch'essi accumularsi nel tessuto mammario. Gli xenoestrogeni sono una fonte di estrogeni sia naturali che sintetici prodotti al di fuori dell'organismo.Anche una tiroide ipoattiva può rendere le cellule mammarie maggiormente sensibili agli estrogeni. Il seno fibrocistico può svilupparsi anche a causa di un'ostruzione della circolazione linfatica. Tossine ed estrogeni possono accumularsi quando il flusso sanguigno e linfatico sono compromessi perché l'organismo è incapace di espellerli in misura adeguata. Anche le carenze nutrizionali possono peggiorare i sintomi associati al seno fibrocistico.

Diagnosi

Il seno fibrocistico può essere simile a molte altre patologie ed occorre quindi operare una differenziazione. Dolore, cambiamenti ciclici del seno, noduli con elevata mobilità, simmetria e molteplicità sono elementi che indicano cambiamenti di origine fibrocistica. È possibile ricorrere a procedure non invasive come l'ultrasonografia e la mammografia per distinguere il seno fibrocistico da cancro al seno, fibroadenomi e altre condizioni. L'agobiopsia è invasiva, ma può essere utilizzata per determinare una diagnosi definitiva, ove necessario [2].


Trattamenti Naturali
Modifiche all'alimentazione Modifiche all'alimentazione
  1. Aumentare il consumo di frutta e verdura:uno studio recente ha scoperto che al consumo di frutta e verdura è associata la riduzione delle lesioni mammarie proliferative e atipiche.[1].
  2. Aumentare il consumo di soia: la soia può ridurre la proliferazione cellulare del tessuto mammario. Uno studio non controllato ha mostrato che il consumo di proteine di soia per un anno comportava una riduzione statisticamente significativa della variabilità dell'attività del tessuto mammario, insieme a riduzioni soggettive della tensione mammaria [2].
  3. Evitare le metilxantine: caffeina, teofillina e teombromina sono tutti noti inibitori della fosfodiestarasi adenosina monofosfato (cAMP)e della guanosina monososfato ciciclico e innalzano significativamente i livelli di tessuto mammario. Livelli eccessivi di questi nucleotidi stimolano l'attività delle protein-chinasi, determinando un aumento dei prodotti cellulari responsabili della fibrosi e del fluido cistico. Uno studio ha dimostrato miglioramenti nel 97,5% di 45 donne che hanno eliminato completamente le metilxantine dalla dieta e nel 75% di 28 donne che ne hanno limitato il consumo. Gli individui che hanno proseguito con il regolare consumo di metilxantine hanno invece mostrato pochi miglioramenti [2].
  4. Limitare i grassi alimentari e aumentare le fibre: la riduzione del grasso nell'alimentazione può offrire benefici alle donne affette da seno fibrocistico. Ridurre l'apporto di grassi ha un effetto positivo sulla riduzione dei livelli di estrogeni nell'organismo. Le fibre aiutano ad assorbire gli estrogeni in eccesso nell'organismo e ad accelerarne il processo di eliminazione riducendo il tempo di transito delle feci[1].


Modifiche allo stile di vita Modifiche allo stile di vita
  1. L'esercizio fisico è di grande beneficio per tutti. L'intensità dell'esercizio, tuttavia, deve essere differenziata in base alle singole circostanze di ogni individuo. Fare attività fisica dai 40 ai 60 minuti al giorno può aiutare a migliorare la circolazione linfatica e il metabolismo degli estrogeni. Muovere le ascelle e il seno durante l'esercizio può avere un effetto positivo aggiunto sul flusso linfatico e il metabolismo degli estrogeni. In particolare si è scoperto che il tappeto elastico costituisce l'esercizio ideale per ridurre i fastidi e la sintomatologia associata al seno fibrocistico [4].
  2. Evitare di conservare cibi e bevande in contenitori e bottiglie di plastica. Il bisfenolo A (BPA)è un composto che si trova nei contenitori di plastica e nelle bottiglie che può essere consumato accidentalmente. Il BPA imita l'estrogeno naturale e può alterare i livelli ormonali inappropriatamente. Questo composto inganna i recettori degli estrogeni innescando uno stato di errata attivazione e può avere effetti negativi sulla salute, influenzando lo sviluppo di condizioni che trovano terreno fertile in un ambiente in cui dominano gli estrogeni [5].


Integratori Integratori
  1. Vitamina E: studi dimostrano che la vitamina E è utile per offrire sollievo dal dolore e tensione al seno, anche se il suo meccanismo d'azione rimane ancora poco chiaro (1). È stato dimostrato che l'alfa-tocoferolo riduce molti dei sintomi della sindrome premestruale (PMS), come evidenziato da diversi studi clinici doppio ciechi. Uno studio ha valutato l'efficacia della vitamina E sul dolore al seno: sono state somministrate tavolette masticabili di vitamina E due volte al giorno per 4 mesi. Il dolore è stato valutato alla fine dei due mesi sia nel gruppo che ha ricevuto la vitamina E sia in quello che ha avuto un placebo. Il gruppo che ha ricevuto la vitamina E ha riportato una riduzione della severità e durata del dolore, senza ulteriori miglioramenti a 4 mesi [2].
  2. Olio di enotera (EPO): il dolore e la tensione del seno fibrocistico è alleviata dall'EPO (4). L'EPO è una buona fonte di acido gamma linoleico (GLA); moltissime persone hanno una carenza delle riserve di GLA a causa dell'incapacità dell'organismo di convertire l'acido linoleico (LA) in GLA. Il GLA è utilizzato per produrre composti simili ad ormoni benefici per la salute, le cosiddette prostaglandine. Le prostaglandine servono ad aiutare a regolare l'infiammazione e il dolore; questi composti hanno inoltre un impatto sulla produzione e funzione ormonale (1). Uno studio ha mostrato 73 donne con dolore al seno alle quali è stato somministrato in maniera casuale EPO o placebo. Dopo 3 mesi il dolore e la tensione si sono ridotti significativamente nelle donne che hanno consumato EPO mentre non è stato osservato alcun miglioramento nel gruppo placebo. Un altro studio ha esaminato l'efficacia dell'EPO sulla ricorrenza delle cisti al seno. Si verificava una riduzione leggera ma statisticamente rilevante della ricorrenza nelle donne che assumevano EPO [2].
  3. Beta-carotene: nel tessuto mammario sono presenti recettori retinoidi, e si ritiene che tali recettori siano in grado di modulare la nostra predisposizione genetica riducendo il rischio di modifiche sia benigne che maligne. Il beta-carotene ha effetti simili a quelli della vitamina A nei disturbi infiammatori, senza i potenziali effetti collaterali di alte dosi di vitamina A. Il beta-carotene si può trovare sotto forma di integratori o può essere assunto tramite l'alimentazione consumando frutta e verdura di colore giallo o arancione[1].
  4. Iodio (iodio elementare): la carenza di iodio può essere un fattore scatenante della patogenesi del seno fibrocistico. Il seno sembra avere un legame sia con gli ormoni tiroidei che con lo iodio (1). Infatti, il tessuto mammario appare con una concentrazione di iodio superiore a quella della ghiandola tiroidea (6). Lo iodio si trova all'interno delle cellule dei dotti terminali e interlobulari del tessuto mammario, che sono le aree dove avvengono anche i cambiamenti di natura cistica. Il tessuto mammario sembra diventare più sensibile all'estrogeno in assenza di iodio. Pertanto, lo iodio potrebbe svolgere un ruolo importante nel mantenere la normale architettura e funzionalità del tessuto mammario: a quanto pare, esso ha sia effetti antiinfiammatori sia anti-fibrotici in scenari acuti e cronici (2). In uno studio, sono stati osservati miglioramenti soggettivi ed accertati dai medici nel 65% di 1.365 donne che hanno ricevuto iodio molecolare. Nel gruppo placebo si è osservato invece un miglioramento del 33% (6). Fonti alimentati includono alghe e frutti di mare, che possono essere utilizzati ad integrazione di una dieta povera di iodio [1].
  5. Indolo-3-carbinolo (I3C) o Diindolylmethane (DIM): L'I3C e il DIM aiutano il fegato nel metabolismo degli estrogeni (4). Studi rivelano che l'I3C determina cambiamenti positivi nei marker ormonali. Sono invece necessari altri studi per confermare un utilizzo e una sicurezza simili per il DIM (7). Questi composti si trovano nelle verdure crucifere, come broccoli, cavoletti di Brussel, cavolo nero, cavolo, cavolfiore e cavolo riccio [4].


Preparati vegetali Preparati vegetali
  1. Erbe diuretiche (Taraxacum officinale,Galium aparine, Achillea millefolium, Arctostaphylos uva-ursi): i diuretici sono utili per aiutare a ridurre il gonfiore al seno e il fastidio che ne deriva. I diuretici tendono inoltre a ridurre i livelli di potassio. Il potassio è implicato nella fibrosi e nell'isolamento delle cisti; perciò le erbe diuretiche che tendono a ridurre i livelli di potassio sono le più indicate e preferibili. Si ritiene che il Taraxacum contenga alte concentrazioni di potassio e perciò non sia il diuretico ideale da utilizzare [1].
  2. Phytolacca americana: questa erba viene applicata a livello topico come un olio, riducendo il gonfiore e le dimensioni dei noduli [1].
  3. Sostegno al fegato (Taraxacum officinale, Silybum marianum, Arctium lappa, and Chelidonium majus): gli estrogeni vengono metabolizzati dal fegato, perciò un fegato in salute e funzionale è fondamentale per un corretto metabolismo degli estrogeni e delle tossine [1].

Conclusioni

Il seno fibrocistico è una patologia molto comune nelle donne in età riproduttiva. Ciò è probabilmente dovuto agli effetti dell'estrogeno sul tessuto mammario. La condizione può essere asintomatica o presentarsi con nodularità, gonfiore e dolore al seno. Il seno fibrocistico può avere caratteristiche simili ad altre condizioni del seno ed è perciò consigliabile consultare un medico per esserne sicuri. Esistono diversi tipi di screening non invasivi per ottenere una diagnosi differenziale. Sono tanti i modi in cui si può affrontare il trattamento e la gestione della patologia: cambiamenti dell'alimentazione e dello stile di vita, integratori e preparati erboristici possono essere tutti utili per gestire i sintomi. È molto importante sostenere il metabolismo e l'escrezione degli estrogeni. Vi invitiamo a consultare un professionista della salute prima di auto-diagnosticarvi qualcosa e iniziare qualsiasi trattamento. Le informazioni presentate in questo articolo non costituiscono un'alternativa ad una visita presso il vostro medico naturopata. Le sostanze naturali non sono prive di effetti collaterali e possono essere pericolose per alcuni pazienti.