Lo stile di vita è una medicina

Immaginate che a voi o a una persona cara sia stata recentemente diagnosticata una condizione medica, diciamo ad esempio l'ipertensione. Dato che siete profondamente preoccupati, consultate un medico di famiglia, che prescrive un antipertensivo (ad es. lisinopril) e una statina per combattere gli elevati livelli di colesterolo riscontrati durante le analisi del sangue. Qualche tempo dopo, durante un consulto di follow-up con un cardiologo, vi viene detto che è raccomandato un intervento di bypass a causa di un'arteria coronarica stretta (vaso sanguigno che alimenta il cuore). Desiderate evitare disperatamente l'intervento, così vi recate da un altro dottore. Questo particolare medico ha una raccomandazione interessante per voi: Vi suggerisce di cambiare la vostra dieta con una dieta a base vegetale.

Ho una domanda per voi: Nello scenario di cui sopra, quale dei tre medici vi ha dato una medicina? Nella mente della maggior parte delle persone, solo due dei tre: Quello che ha prescritto l'antipertensivo e quello che ha raccomandato l'intervento chirurgico. Perché? Perché nella mente della maggior parte degli individui, la medicina è composta da pillole, compresse, iniezioni e interventi chirurgici, mentre verdure, frutta, esercizi con i pesi e sonno non lo sono. Tuttavia, in questo breve articolo, voglio sostenere che anche il modo in cui viviamo la nostra vita è esso stesso una medicina. Lo stile di vita è una medicina.

Il 2012 ha segnato il 200° anniversario del New England Journal of Medicine (una rivista medica molto rispettata). Per festeggiare, la rivista ha voluto vedere come il suo contenuto si fosse evoluto nel corso degli anni. Così, ha confrontato i cambiamenti di ciò su cui scienziati e medici stavano scrivendo all'inizio del 1800, all'inizio del 1900 e negli anni 2000. Nel 1800, hanno riscontrato che i medici erano preoccupati per malattie come la spina bifida, l'epilessia e la rabbia. Stavano anche scrivendo di svenimenti, ferite da arma da fuoco e persino ferite da colpo di cannone. Il consumo fisico, la diarrea e la polmonite erano le principali cause di morte, ma anche la dentatura, i vermi e persino "bere acqua fredda" erano cause di decessi a quel tempo.[1]

Cento anni dopo, all'inizio del 1900, le principali preoccupazioni erano legate alle condizioni come tubercolosi, gonorrea, sifilide, difterite, morbillo, polmonite, scarlattina e tifo. È interessante notare che anche il Massachusetts aveva una colonia di lebbrosi all’epoca.[1] Tuttavia, alla fine del XX secolo, malattie cardiache, cancro, diabete, malattie non infettive delle vie aeree, ecc. erano al centro della rivista medica.[1]

Gli autori del report hanno anche notato un cambiamento in quello che è stato documentato come le principali cause di morte in America. Le principali cause di morte nel 1900 erano polmonite, tubercolosi e infezioni gastrointestinali, ma oltre 100 anni più tardi, nel 2010, erano condizioni come malattie cardiache, cancro, malattie non infettive delle vie aeree, malattie cerebrovascolari, Alzheimer e diabete.[1] Questo rilevamento è abbastanza coerente con altri dati. Nel 2018, il Journal of the American Medical Association (JAMA) ha riportato che le principali cause di morte in America erano malattie come cardiopatie ischemiche, tumori polmonari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, morbo di Alzheimer, cancro del colon-retto, diabete e ictus.[2]

Notate un cambiamento, uno scostamento nella natura delle malattie negli ultimi 200 anni? La risposta dovrebbe essere in assoluto: "Sì". Le malattie sono passate da essere per la maggior parte delle infezioni a essere oggi principalmente causate dalle cattive abitudini di vita, come il modo in cui mangiamo, dormiamo, ci muoviamo e dallo stress. I principali fattori di rischio sono la cattiva alimentazione, l'uso di tabacco, l'elevata pressione sanguigna e l'elevato indice di massa corporea, che sono correlati ai nostri stili di vita.[2] Infatti, l'Organizzazione mondiale della sanità stima che, entro il 2020, due terzi di tutte le malattie saranno il risultato di scelte legate allo stile di vita.[3]

Anche se la natura delle malattie è cambiata, la pratica della medicina non è cambiata di molto. In passato, abbiamo usato nostrum sintetici e intrugli fino a quando sono arrivate pillole, iniezioni e interventi chirurgici più sofisticati e queste sono rimaste le nostre principali modalità di cura fino ad oggi. Negli Stati Uniti, il 68% degli uomini e l'82% delle donne tra i 18 e i -44 anni sta usando farmaci. Questo numero sale all'81%e all'89% degli uomini e delle donne di mezza età. Inoltre, tra gli anziani, questa percentuale è superiore al 90%.[4] Il 44% degli anziani maschi e il 57% delle donne anziane assumono regolarmente cinque o più farmaci. Più di un soggetto su dieci assume più di 10 farmaci.[4] È un'assurdità.

Un rapporto del Canadian Medical Association Journal afferma che i farmaci soggetti a prescrizione medica stanno gravando pesantemente sul sistema sanitario pubblico canadese, per un importo pari a miliardi di dollari. Volete provare a indovinare quali farmaci sono stimati essere il costo maggiore per l'assistenza sanitaria in Canada? I farmaci antipertensivi costano al sistema sanitario circa 1,4 miliardi di dollari. Il numero due sono farmaci anticolesterolemici. Il numero tre è sono biologici per le condizioni infiammatorie. Altri tra i primi dieci sono: farmaci che abbassano l'acidità, farmaci antidiabetici non insulinici, insulina, antidepressivi, antipsicotici e oppioidi.[6]

Avete notato che la maggior parte dei farmaci menzionati sopra è utilizzata per affrontare le malattie causate da uno stile di vita scadente? Ipertensione, diabete, colesterolo alto, ecc. sono nella maggior parte dei casi causati da uno stile di vita scadente. Questo può spiegare perché i pazienti non stanno risolvendo le proprie condizioni. Si potrebbe pensare che, con tutti i soldi che spendiamo per queste malattie, le condizioni delle persone sarebbero migliorate, ma questo in molti casi non accede. Al contrario, l'esperienza più comune è quella in cui ai pazienti vengono aggiunti più farmaci al proprio regime e a molti viene chiesto di assumere tali farmaci per tutta la vita. Anche se abbiamo una montagna di farmaci per affrontare malattie cardiache, cancro, ipertensione e diabete, queste malattie e il fardello che causano sta comunque andando al di là di tutte le nostre pillole, compresse, iniezioni e interventi chirurgici, e posso aggiungere anche al di là di soluzioni fitoterapiche, vitamine, minerali e tutti gli altri integratori che i utilizzano i medici naturopati.

Per quale ragione? Perché molti di questi farmaci non affrontano la causa principale della malattia. Ciò può essere compreso se si pensa a un rubinetto traboccante. Immaginate che a casa vostra sia in funzione un rubinetto e che l'acqua sia sparsa su tutto il pavimento. In questa situazione, sarebbe utile pulire il pavimento? Chiaramente no. Eppure, questo è esattamente ciò che sta facendo il nostro attuale sistema medico. Molti dei farmaci stanno semplicemente eliminando i sintomi senza spegnere il rubinetto delle cattive abitudini di vita.

I Dott.ri Mark Hyman, Dean Ornish e Michael Roizen lo hanno dichiarato molto chiaramente nel loro meraviglioso articolo sulla medicina dello stile di vita quando hanno detto:

"Non considerare le cause sottostanti e trattare solo i fattori di rischio è un po' come pulire il pavimento intorno a un lavandino straripante invece di spegnere il rubinetto, che è il motivo per cui i farmaci di solito devono essere assunti per tutta la vita".[6]

L'affermazione di cui sopra mi ha ricordato le cure mediche fornite a mio padre. Il suo medico gli ha detto di prendere le statine per il resto della sua vita. Eppure, non gli ha mai suggerito di cambiare la sua dieta, che includeva ancora prodotti trasformati, formaggi e alimenti a base animale. Una tale dieta può far innalzare il colesterolo, ma questo aspetto è stato totalmente trascurato e a mio padre è stato semplicemente detto di prendere dei farmaci per affrontare il sintomo del colesterolo elevato. Questo è un esempio tipico in cui si pulisce il pavimento senza spegnere il rubinetto.

Numerosi sono i casi che possono essere presentati per dimostrare questa spiacevole situazione, che è il modo in cui molti vedono la medicina. Esempi comuni sono i pazienti a cui viene detto di assumere antipertensivi e farmaci ipoglicemizzanti per tutta la vita, senza ricevere consigli e suggerimenti adeguati su come cambiare la propria dieta per evitare cibi trasformati, ad alto contenuto di zuccheri e alimenti provenienti da fonti animali, per passare a cibi più integrali, a diete a base vegetale e introdurre l'attività fisica secondo le attuali linee guida canadesi sull'esercizio fisico, che suggeriscono circa 150 minuti di attività aerobica moderata-ad alta intensità alla settimana.[7] Se continuiamo a cercare di combattere le malattie legate allo stile di vita, senza affrontare la causa sottostante di uno stile di vita scadente, noi come medici, o peggio ancora i pazienti stessi, continueremo per sempre a pulire il pavimento.

Lo scenario delle malattie che affliggono la società sta cambiando e quindi un cambiamento corrispondente deve avvenire nel modo in cui la medicina viene praticata. È giunto il momento di abbandonare questa mentalità per cui la medicina consiste solo di pillole, compresse, iniezioni e interventi chirurgici. Le aziende farmaceutiche non dovrebbero avere il monopolio sul termine "medicina".

Quindi, tornando all'incipit originale con cui abbiamo iniziato questo articolo, ricordiamo che pillole, compresse, iniezioni e interventi chirurgici sono effettivamente parte della medicina, ma non dimentichiamo mai che i cambiamenti dello stile di vita sono anch'essi una forma di medicina. Molte delle malattie nel mondo sono il risultato di scelte legate allo stile di vita. Se la causa è lo stile di vita, allora certamente anche lo stile di vita deve essere parte della medicina.