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Sindrome postcommozionale

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Sindrome postcommozionale
Un approccio naturopatico

by: Theresa Camozzi, BSc, ND
Harmony Wellness Centre
678 Leg In Boot Square
Vancouver, BC
www.theresacamozzi.com



Sindrome postcommozionale




Introduzioni

Le commozioni sono estremamente comuni nella nostra società: si stima che il 75% delle persone ne facciano esperienza una volta nella vita [1]! La maggioranza delle persone si riprende completamente da una commozione entro una settimana o due, tuttavia, per un numero considerevole di persone, gli effetti negativi possono durare mesi o perfino anni [2,3]. Sintomi legati all'umore, come ansia, irritabilità e depressione, coincidono con sintomi fisici come mal di testa, stanchezza, nausea e vertigini; a questi vanno poi aggiunti sintomi cognitivi quali problemi con la memoria, processo decisionale e difficoltà di concentrazione. Questa costellazione di sintomi è nota come sindrome postcommozionale (PCS, dall'inglese post-concussion syndrome)[2]. Studi osservazionali hanno mostrato che questi sintomi possono durare anche più di 10 anni [3]. La buona notizia è che stanno emergendo trattamenti naturali efficaci, e le persone possono quindi accedere a strategie alternative per aiutare a ridurre questo peso.

Il primo passo per riprendersi da una commozione è ricevere una diagnosi accurata. È importante sottoporsi a esami e colloqui completi da parte di un medico qualificato che capisca cosa sia la PCS, poiché questa sindrome è spesso facilmente confusa con altre malattie come la depressione e la fibromialgia. I requisiti per una diagnosi di PCS sono una storia di trauma cranico e la presenza di tre o più dei seguenti otto sintomi: mal di testa, vertigini, stanchezza, irritabilità, insonnia, difficoltà di concentrazione/memoria e intolleranza a stress/emozione/alcol. [4]

Il trattamento medico standard per la commozione consiste nel riposo e nell'educazione del paziente alla prevenzione. Usando quest’approccio, sembra che i sintomi presenti 3 settimane dopo il trauma siano indicativi dei sintomi visibili in 10 anni [5]. Fortunatamente i nuovi trattamenti nei campi della terapia dell'esercizio fisico, degli integratori alimentari e dell'omeopatia mostrano di essere promettenti sia nei trial clinici sia nella pratica naturopatica. Inoltre, la conoscenza che sta emergendo sui processi fisici alla base dello sviluppo della sindrome postcommozionale suggerisce nuovi trattamenti che potranno rivelarsi utili negli anni a venire.

Il trattamento naturopatico della PCS si focalizza sulla correzione dei cambiamenti biologici indotti dalla commozione e sulla cura del tessuto cerebrale danneggiato [6]. I seguenti articoli discuteranno i trattamenti nel contesto dei processi fisici che essi affrontano e offriranno suggerimenti per la prevenzione di particolare aiuto per coloro che sono ad alto rischio di trauma cranico.


Correggere gli squilibri postcommozionali: flusso sanguigno e infiammazione cerebrale Correggere gli squilibri postcommozionali: flusso sanguigno e infiammazione cerebrale

Dopo una commozione, il cervello e l'organismo subiscono gravi squilibri, ma grazie al meraviglioso sistema del corpo umano e al suo istinto di guarigione, l'omeostasi viene di solito ripristinata. Quando però i normali sistemi per ripristinare l'equilibrio falliscono, possono venirci in soccorso i trattamenti naturopatici.

Il cervello ha bisogno di una fonte costante di nutrienti e di ossigeno dal sangue. L'organismo ha una risposta paradossale durante una commozione: proprio nel momento in cui il cervello ha bisogno di ancora più ossigeno e nutrienti, il flusso di sangue al cervello si riduce [7]. In pazienti con sindrome postcommozionale, potrebbe quindi non essersi ripristinato nel cervello un flusso sanguigno adeguato [8]. Le terapie naturali che migliorano il flusso sanguigno al cervello includono l'esercizio aerobico, l'agopuntura e la fitoterapia. Tra questi, l'esercizio aerobico è stato quello maggiormente studiato per la sua capacità di migliorare i sintomi della PCS, con risultati promettenti [9,10]. Poiché molte persone affette da PCS riportano però intolleranza all'esercizio fisico, si rendono necessarie delle alternative per aumentare il flusso sanguigno cerebrale. L'agopuntura potrebbe essere la risposta: studi hanno dimostrato che punti specifici di agopuntura accrescono significativamente il flusso sanguigno nel cervello [11-13]. Sebbene non ci siano stati ancora trial clinici che abbiano valutato l'efficacia dell'agopuntura per la PCS, l'esercito degli Stati Uniti in Afghanistan utilizza l'agopuntura per il trattamento dei traumi cerebrali con buoni risultati [14]. I trattamenti fitoterapici che hanno dimostrato di migliorare il flusso sanguigno nel cervello sono la Bacopa monieri [15] e il Ginkgo biloba [16,17], ma essi devono essere ancora valutati come trattamento per la PCS.

Anche se la Bacopa e il Ginkgo non sono stati ancora oggetti di studio per la PCS, ci sono altri composti a base di erbe che hanno mostrato risultati promettenti in studi su animali: la curcuma, l'estratto di tè verde e il resveratrolo [18]. In base all'esperienza clinica è la curcuma ad essere particolarmente efficace. Questi composti non sono noti tuttavia per la loro capacità di migliorare la circolazione nel cervello, il che indica che c'è un altro processo in gioco. Un indizio ci arriva da uno studio che mostra che alti livelli di PCR (un indicatore del livello di infiammazione dell'organismo) sono correlati a una maggior tasso di PCS [19]. La riduzione dell'infiammazione potrebbe essere la strada attraverso la quale questi potenti composti antinfiammatori realizzano cambiamenti positivi in modelli animali di PCS. Tali erbe possiedono anche effetti antiossidanti capaci di riparare in modo diretto il tessuto cerebrale danneggiato. I trattamenti antinfiammatori raggiungono il massimo dell'efficacia se abbinati a una dieta antinfiammatoria, ricca di cibi integrali freschi e povera di cibi raffinati e potenziali allergeni alimentari.

Anche l'omeopatia, l'impiego di piccolissime dosi di sostanze che stimolano la capacità di guarigione dell'organismo, è stata oggetto di valutazione nel trattamento della PCS. In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato, l'impiego di rimedi omeopatici personalizzati ha prodotto miglioramenti clinicamente significativi dei sintomi della PCS.[20]

La terapia naturopatica è incentrata sul riequilibrio, e l'equilibrio è esattamente ciò che di cui l’organismo ha bisogno dopo un trauma cerebrale. La terapia dell'esercizio, l'agopuntura, la fitoterapia, l'omeopatia e i cambiamenti alimentari sono tutti metodi potenzialmente utili.


Curare il cervello danneggiato Curare il cervello danneggiato

Fino a questo momento abbiamo discusso come riportare l'organismo al suo equilibrio dopo una commozione. Per una guarigione ottimale dobbiamo però mirare anche al tessuto danneggiato: il cervello stesso. Quando pensiamo alla guarigione del cervello, non possiamo dimenticare di considerare i composti importanti per la segnalazione delle cellule cerebrali: i neurotrasmettitori e gli ormoni.[6, 21]

I nervi subiscono tensioni, deviazioni e talvolta lesioni dopo un trauma cerebrale. L'integrazione di sostanze nutritive mirate può aiutare a restaurare la salute cerebrale più rapidamente [22]. Gli acidi grassi omega 3 dell'olio di pesce sono importanti per la salute dei nervi [23] e sono stati utilizzati per il trattamento di una varietà di disordini dell'umore e del sistema nervoso [24]. Non c'è quindi da meravigliarsi che si siano rivelati efficaci anche nel trattamento della PCS [25,26]. Ci sono due importanti tipi di acidi grassi omega 3 nel pesce: l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA); sebbene entrambi i tipi siano utili, il DHA sembra essere quello dotato di maggiori benefici, e un rapporto 2:1 tra EPA e DHA sarebbe l'ideale. [27, 28]

In risposta all'impatto fisico del trauma iniziale, il cervello scarica così tanti neurotrasmettitori eccitatori da diventare tossico per il tessuto circostante, causando ancora più danni [1]! I composti antiossidanti trattati nell'ultima sezione (curcuma, resveratrolo ed estratto di tè verde) potrebbero avere un ruolo nel limitare e porre rimedio a questo fenomeno.

I livelli di neurotrasmettitori e ormoni sono spesso scombussolati dopo un trauma cranico. Sembra che fino al 30% di coloro che hanno una storia di trauma cranico possano avere varie carenze ormonali minori, mentre il 20% ha un significativo aumento di deficit ormonali a loro volta correlati ad una più scarsa qualità di vita, maggiore disabilità e depressione [29,30]. La melatonina (un ormone di segnalazione del sonno) è spesso ridotta nelle persone affette da PCS e la sua reintegrazione può migliorare i sintomi del sonno disturbato [31,32]. I medici naturopati possono aiutare a valutare i livelli di neurotrasmettitori e ormoni e prescrivere trattamenti naturali per accrescere la produzione di questi composti da parte dell'organismo.

Anche se ci sono trattamenti naturali promettenti per la PCS, sviluppare resilienza nei confronti dei traumi cranici e prevenire la sindrome è preferibile al suo trattamento. L'ultimo articolo di questa serie riguarderà la prevenzione della sindrome postcommozionale - una lettura imperdibile per chiunque corra un maggiore rischio di traumi, come atleti, militari e genitori di bambini e adolescenti.


Prevenire la sindrome postcommozionale Prevenire la sindrome postcommozionale

Ci sono tre strade principali per prevenire lo sviluppo della sindrome postcommozionale:
&nbsp&nbsp&nbsp&nbsp1. Garantire un'ottima nutrizione.
&nbsp&nbsp&nbsp&nbsp2. Ridurre l'infiammazione.
&nbsp&nbsp&nbsp&nbsp3. Trattare tempestivamente le commozioni acute.

Naturalmente sarebbe opportuno seguire sempre delle linee guida per la sicurezza sul lavoro e nel tempo libero perché non subire un trauma cranico è veramente la prevenzione migliore!

Garantire un'ottima nutrizione per prevenire i danni cerebrali è semplice se si sa cosa su cosa puntare. I nutrienti più importanti sono gli acidi DHA e EPA (due acidi grassi omega 3 derivati dall'olio di pesce) [33]. Tuttavia, ci sono anche altri nutrienti importanti, e cioè: magnesio, acido folico, vitamina C e vitamina K [34]. Qualora abbiate il sospetto di non includere in modo sufficiente questi nutrienti fondamentali nella vostra dieta, potrebbe essere necessario assumere degli integratori.

Poiché l'infiammazione è associata a esiti peggiori in seguito a trauma cranico, è ragionevole prendere dei provvedimenti per ridurla in anticipo. Un piano per ridurre l'infiammazione comprenderebbe: il trattamento di eventuali malattie croniche preesistenti, come malattie autoimmuni o diabete; l'ottimizzazione della digestione; dieta antinfiammatoria e integratori mirati. Oltre a essere nutrienti fondamentali per la salute cerebrale, gli acidi grassi omega 3 sono anche potenti antinfiammatori.[35]

Quando si subisce un trauma cranico, occorre però prima di tutto recarsi al pronto soccorso. Una volta escluse le complicanze letali, si può dare subito inizio al trattamento naturopatico. Il trattamento immediato dopo una commozione può evitare la distruzione dei nervi. Una tattica che possiamo adottare è assicurarci che le cellule non si esauriscano. I mitocondri (generatori di energia cellulare) quando non riescono a tenere il passo con il fabbisogno energetico cellulare, segnalano alle loro cellule di commettere suicidio (fenomeno noto anche come apoptosi). Ecco perché il riposo è importantissimo dopo un trauma cranico: bisogna letteralmente impedire alle cellule cerebrali di morire per esaurimento! L'integrazione di creatina, [36)] acidi grassi omega 3, [37] e curcuma [38] subito dopo un trauma cranico ha dimostrato di aiutare a migliorare le riserve energetiche delle cellule nervose, prevenendo così la morte cellulare e lo sviluppo della PCS. Questi integratori offrono inoltre benefici protettivi se assunti prima del trauma.

Altri trattamenti acuti per il trauma cranico, che appaiono promettenti per prevenire gli effetti a lungo termine, sono gli antiossidanti melatonina [39] e glutatione [40]. Questi antiossidanti vengono immessi in circolo nel cervello e aiutano a prevenire i danni causati dalle quantità tossiche di neurotrasmettitori che abbiamo trattato nella sezione precedente .[6]

Un piano intelligente per prevenire la sindrome postcommozionale dovrebbe includere il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale attraverso la dieta e / o integratori e la gestione del livello di infiammazione complessivo dell'organismo. Le persone ad alto rischio di trauma farebbero bene a tenere alcuni rimedi a portata di mano per un trattamento immediato in caso d’incidente.

I presenti articoli hanno delineato alcune delle terapie naturali sicure, efficaci, e basate sull'evidenza, disponibili per il trattamento e la prevenzione della sindrome postcommozionale. Ora più che mai potete prendere il controllo della salute e della sicurezza del vostro cervello. Consultate un medico naturopata per ulteriori indicazioni.