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Malattie infiammatorie croniche intestinali

Kelly Brown
BSc, ND
https://www.drkellybrown.ca
11 September 2014
Italiano

Malattie infiammatorie croniche intestinali - Come ottenere una remissione prolungata con integratori e dieta
by: Kelly Brown, B.Sc., N.D.

Clinic One
286 McDermot Avenue
Winnipeg, Manitoba
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Malattie infiammatorie croniche intestinali - Come ottenere una remissione prolungata con integratori e dieta



Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) causano un'estesa infiammazione del tratto gastrointestinale che provoca più sintomi, di cui il più comune è la diarrea. Le MICI hanno fasi di riacutizzazione durante i quali i sintomi si ripresentano. Le malattie croniche infiammatorie intestinali comprendono due condizioni diverse del tratto gastrointestinale: il morbo di Crohn e la colite ulcerosa (CU). Entrambe queste condizioni causano un'estesa infiammazione del tratto gastrointestinale, ma spesso si distinguono per manifestazioni diverse. Il morbo di Crohn è intermittente, con periodi riacutizzazione in determinati momenti della vita. Solitamente insorge tra i 20 e i 30 anni e poi di nuovo tra i 40 e i 50 anni, e poco dopo i 50 anni. Il morbo di Crohn si manifesta nell'intestino tenue nell'80% dei casi. L'infiammazione è disseminata in più punti dell'intestino, intervallati da tratti che non mostrano alcuna infiammazione. La malattia spesso causa fistole o ascessi, che non sono altro che cavità che si formano nell'intestino. L'infiammazione causa una diminuzione dell'assorbimento dei nutrienti, con conseguente diarrea (1). Anche la colite ulcerosa è una malattia infiammatoria, ma essa coinvolge invece il colon e il tratto digerente. La malattia interessa sempre dapprima il retto, per poi estendersi verso l’alto. L'infiammazione delle pareti del colon provoca ulcere che causano a loro volta diarrea ematica. Sia il morbo di Crohn sia la CU provocano crampi o dolore addominale.

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Differenze tra il morbo di Crohn e la colite ulcerosa
Il morbo di Crohn La colite ulcerosa
Sono presenti fistole Non ci sono fistole. Sono presenti ulcere
Diarrea e crampi addominali Diarrea ematica e crampi addominali
Si manifesta nella parte superiore del tratto gastrointestinale Si manifesta nel colon
L'infiammazione è disseminata in più punti L'infiammazione è uniforme


La malattia infiammatoria cronica intestinale è una combinazione di queste due malattie che comporta diversi disturbi gastrointestinali. A questa malattia possono essere associati anche molti disturbi che non interessano l'intestino. Il malassorbimento dei nutrienti comporta infatti carenze di minerali come il ferro (anemia), vitamina B12, magnesio, e/o calcio, da cui conseguono diversi problemi di salute. Uno di questi è l'eccessiva stanchezza. Spesso possono insorgere artrite e infiammazioni come conseguenza della malattia. Queste colpiscono le grandi articolazioni, gli occhi, lo stomaco e così via. Il 3-5% dei pazienti sperimenta anche malattie del fegato (1). La gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali comprende sia una terapia con farmaci sintomatici sia farmaci per ridurre l'infiammazione. Farmaci sintomatici includono sicuramente antidolorifici come il paracetamolo (Tylenol ®), e due farmaci diversi per la diarrea. Si affrontano poi separatamente l'artrite e l'infiammazione agli occhi. Solitamente un gastroenterologo può prescrivere anche farmaci antinfiammatori o immunosoppressori. Ne sono un esempio rispettivamente i corticosteroidi e l'acido 5-aminosalicilico. I medicinali immunosoppressori servono ad aiutare quei pazienti che non rispondono ai corticosteroidi (1). La medicina naturopatica può essere di grande beneficio per chi soffre di MICI. Il trattamento si basa sull'utilizzo di erbe, integratori, modifiche all'alimentazione e allo stile di vita, ad azione antinfiammatoria. Le ricerche sulle MICI sono in rapida crescita e tra queste rientrano anche quelle sulle modiche all'alimentazione e allo stile di vita.


Probiotici Probiotici

I probiotici hanno guadagnato tantissima attenzione da parte dei media ultimamente. Se ne parla spesso nelle pubblicità degli yogurt o degli integratori, che ne sostengono le potenzialità curative per ogni tipo di problema intestinale. In pratica i probiotici sono i batteri "buoni" che vivono nell'intestino. I batteri del sistema digerente aiutano a scomporre il cibo per estrarre i nutrienti da impiegare nell'intestino e in tutto l'organismo, o da eliminare (2). I probiotici intestinali sostengono anche la funzione immunitaria e la riduzione dell'infiammazione. Ciò viene realizzato aiutando la secrezione (diffusione dei nutrienti) e la funzione di barriera (difesa dalle infezioni) del tessuto intestinale e tramite azioni antibatteriche. I probiotici possono anche smorzare gli effetti infiammatori di alcune cellule, dette cellule T, presenti nell'infiammazione da MICI [3].

Gli integratori a base di probiotici hanno al loro interno una o più varietà di probiotici. I più comuni sono l'Acidophilus lactobicillus e il Bifidobacterium. Le combinazioni di probiotici sono il modo migliore per trattare le MICI. L'utilizzo di probiotici che contengono solo uno di questi batteri potrebbe infatti non apportare alcun cambiamento significativo. L'integrazione di bifidobatteri contribuisce alla remissione della colite ulcerosa e alla prevenzione delle ricadute (4). Studi preliminari mostrano che l'integrazione di bifidobatteri può essere più efficace dei soli trattamenti convenzionali e apportare benefici nella gestione della colite ulcerosa. Anche il Lactobacillus è stato al centro di diversi studi su integratori e MICI. Uno studio di piccole dimensioni condotto su 20 pazienti ha mostrato che una combinazione di probiotici batterici contenente lactobacillis ha avuto come risultato la remissione di 15 pazienti su 20 (5). In base a un altro studio, il 77% dei pazienti affetti da MICI che hanno assunto una combinazione di probiotici ha avuto un'induzione della remissione (6). Ciò indica che i pazienti che hanno iniziato ad assumere i probiotici durante l'acutizzazione dei sintomi hanno poi raggiunto uno stato di remissione. In base all'evidenza disponibile è quindi molto importante per i pazienti affetti da MICI assumere probiotici contenenti lactobacillus e Bifidobacterium in alte dosi. Ciò aiuterà a mantenere lo stato di remissione della malattia e a ridurre il bisogno di farmaci.


Antinfiammatori naturali

Gli antinfiammatori più comuni della medicina naturopatica sono gli oli di pesce (acidi grassi Omega 3) e la quercetina. Entrambi questi integratori vengono utilizzati per ridurre l'infiammazione nei pazienti affetti da MICI.


Oli di pesce Oli di pesce

Gli oli di pesce sono, insieme ai probiotici, integratori molto popolari. La loro introduzione risale già a un po' di tempo fa; la maggior parte della generazione dei "baby boomers" ricorda infatti gli integratori a base di olio di merluzzo dei propri nonni. L'acquisto e l'impiego di olio di pesce per la cura di alcune condizioni può, però, generare anche confusione. Sono disponibili infatti molti prodotti sul mercato, alcuni a base di Omega 3, altri a base di Omega 3, 6 e 9. Studi dimostrano che per il trattamento delle MICI l'utilizzo di oli di pesce contenenti solo Omega 3 può avere molti effetti positivi. Gli acidi grassi Omega 3 derivano infatti dagli oli di pesce. In uno studio su 78 pazienti con il morbo di Crohn, gli oli di pesce hanno ridotto il grado di infiammazione attraverso una riduzione di quelle che vengono chiamate prostaglandine infiammatorie. Il livello di prostaglandine infiammatorie tende ad essere più elevato nei pazienti con il morbo di Crohn (7), palesandosi e aumentando quindi nel corso dell'infiammazione intestinale. Gli Omega 3 derivati dall'olio di pesce sono utili per ridurre il livello di prostaglandine ed è stata confermata la loro effiacia nel trattamento delle MICI.


Quercetina

La quercetina è un pigmento vegetale che si trova in molte piante e alimenti. È presente nelle cipolle, nell'erba di San Giovanni, nel vino rosso e nel Ginkgo biloba. La quercetina prende il nome di flovanoide. I flavonoidi sono strutture molecolari in grado di ridurre l'infiammazione in molte condizioni. La quercetina, in particolare, contiene diversi enzimi che aiutano a ridurre l'infiammazione nell'organismo. Essa viene impiegata come antinfiammatorio sistemico sicuro per molte malattie basate su processi infiammatori (8). Nella colite ulcerosa si verifica l'attivazione di cellule chiamate mastociti al momento dell'infiammazione, cosa che non è invece riscontrabile nel morbo di Crohn. I mastociti provocano ulteriori danni all'intestino. La quercetina è stata studiata per la sua capacità di contribuire a stabilizzare questi mastociti, in modo che non diventino distruttivi per il rivestimento gastrointestinale (2) (9). La quercetina ha dimostrato sia di invertire i processi infiammatori sia di curare le lesioni a livello intestinale (10). È stato dimostrato che l'integrazione di quercetina ha quindi un ruolo chiave nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali. Assumere integratori con elevate dosi di quercetina prima dei pasti permette ai pazienti di ottenere grandi risultati nella gestione delle MICI.


Dieta Dieta

La dieta è un "trattamento" complementare fondamentale dal momento che le MICI si manifestano nel tratto gastrointestinale, dove avviene anche la digestione degli alimenti. Si tratta di un modo sicuro ed economico per mantenere la remissione della malattia. Sono stati studiati diversi accorgimenti alimentari per le MICI. Le ricerche più recenti riguardano l'eliminazione del glutine dalla dieta. Il glutine è una proteina che si trova nel grano, ed è presente in pane, pasta e prodotti da forno. Si può però trovare anche in segale, orzo, farro, e nascosta in condimenti per insalate, salsa di soia, salumi e molti altri prodotti. Recentemente è stata condotta una ricerca su 1647 pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali. La maggioranza dei numerosissimi pazienti che hanno tentato una dieta gluten free ha avuto un miglioramento o una remissione (11). Un altro studio ha utilizzato una dieta di eliminazione per verificare quanto sarebbe durata la remissione del morbo di Crohn. Le diete di eliminazione sono associate ad alimenti che causano intolleranze, di cui i più comuni sono: frumento, latticini, uova e mais. Attraverso l'eliminazione di determinati cibi, si è riscontrata una remissione in 1/3 dei partecipanti allo studio (12). Anche gli effetti della dieta sulla colite ulcerosa sono stati studiati su 191 pazienti. Diete con un elevato consumo di alcol e carni lavorate hanno mostrato un aumento della probabilità di recidiva della colite ulcerosa (13). L'eliminazione di glutine, alcol, carini lavorate, e qualsiasi intolleranza alimentare dalla dieta aiuterà perciò la gestione delle malattie infiammatorie. Un medico naturopata può determinare i cambiamenti alimentari necessari e spesso vu aiuterà anche ad apportare modifiche allo stile di vita.


Conclusioni

Alcuni studi attualmente dimostrano che la dieta e lo stile di vita occidentali determinano un aumento dell'incidenza delle MICI in Nord America, Regno Unito e Scandinavia (2). Anche i fattori genetici svolgono un ruolo nella malattia. Il morbo di Crohn sembra essere maggiormente associato a fattori generici rispetto alle colite ulcerosa (1). La medicina naturopatica può svolgere un ruolo importante nella gestione e remissione delle MICI. Come mostrato qui, integratori e alimentazione possono avere un'influenza sulla malattia. La presenza di una flora batterica (batteri intestinali) ottimale ha dimostrato di ridurre le infiammazioni e di garantire periodi più lunghi di remissione. Un risultato simile può essere ottenuto tramite l'integrazione di adeguati probiotici.

È risaputo che gli oli di pesce comportano una significativa riduzione dell'infiammazione in tutto l'organismo e nel tratto gastrointestinale delle persone affette da MICI. La quercetina è un trattamento importante che aiuta a ridurre l'infiammazione e ulteriori danni all'intestino. Nel presente articolo abbiamo in ultimo esaminato il trattamento delle MICI con diete di eliminazione. Con queste modifiche all’alimentazione le malattie infiammatorie croniche intestinali hanno mostrato una remissione a lungo termine. A causa del crescente aumento delle MICI, è importante consultare un medico per la diagnosi di questa malattia. Consultate il vostro medico se sperimentate uno di questi sintomi: crampi addominali, sangue nelle feci, stanchezza (dovuta al malassorbimento), perdita di peso, perdita d'appetito, e/o ragadi anali. Le ricerche sulle MICI sono in aumento e nuovi studi sono in pubblicazione riguardo all’uso di integratori e modifiche all’alimentazione per aiutare a gestire e scoprire le cause della malattia. Qualora vi venga diagnosticata una malattia infiammatoria intestinale, è importante chiedere aiuto al proprio medico o a un medico naturopata e cercare il sostegno di familiari e amici, al fine di ottenere uno stato di remissione.