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Stanchezza surrenale

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Adrenal Fatigue - Naturopathic Treatment Strategies

by: Gayamali Karunaratna, B.Sc., M.Ed., ND


Adrenal Fatigue - Naturopathic Treatment Strategies

Introduzione

Vi capita di avvertire una grande stanchezza già appena svegli al mattino, indipendentemente da quanto si è dormito? E sonnecchiare durante il lavoro e rendersi conto che la giornata lavorativa non sia ancora finita? Capita mai di sentirsi irritabili e non riuscire a concentrarsi sul lavoro? Questa fatica giornaliera potrebbe diventare una fastidiosa routine. Come tanti, probabilmente non si ha idea del perché si continua a sperimentare questo inarrestabile senso di affaticamento e credere di risolvere bevendo più caffè, giusto?

Sebbene questi sintomi possano comunemente sembrare poco preoccupanti per la maggior parte delle persone, sono di fatto segnali che rendono necessario uno specifico intervento sulla funzionalità delle ghiandole surrenali. Le ghiandole surrenali sono due piccole ghiandole che poggiano sulla sommità di ogni rene e svolgono molte funzioni vitali tra cui la regolazione della risposta allo stress del vostro corpo mediante il rilascio di ormoni come il cortisolo, DHEA, ed epinefrina [1]. Quando le ghiandole surrenali sono sovrastimolate per un periodo di tempo prolungato, cominciano a indebolirsi e produrre meno ormoni.

La stanchezza surrenale o disfunzione surrenale si riferisce ad una condizione risultante da un alterato funzionamento delle ghiandole surrenali. I sintomi prevedono ipotensione ortostatica o bassa pressione sanguigna specialmente al momento del risveglio, sonno insufficiente (anche dopo una lunga dormita), annebbiamento del cervello, incapacità di fronteggiare situazioni stressanti e un caratteristico picco di energia in tarda serata [2]. Pur essendo sempre più comune, l’affaticamento surrenale non è stato molto considerato e spesso rimane irrisolto. Nella medicina tradizionale, viene considerata una condizione di grave insufficienza surrenale quando manca completamente la funzionalità delle ghiandole surrenali, come nel caso del morbo di Addison e della malattia di Cushing [1]. La stanchezza surrenale se lasciata irrisolta o non trattata può quindi aggravare una cronica insufficienza surrenale [2]. Questo articolo sarà in grado di identificare le cause della stanchezza surrenale e la sua correlazione con l'asse HPA. Infine, si discuterà del trattamento naturopatico dell’affaticamento surrenale più efficace.


Stress and the HPA-Axis: Lo stress e la HPA-asse:

L’Asse ipotalamico-Ipofisi-Surrene o asse HPA, come suggerisce il suo nome, si riferisce alla complessa interazione tra l'ipotalamo, l’ipofisi e le ghiandole surrenali, la cui funzione principale è quella di mantenere un equilibrio dell’omeostasi dello stress [3]. L'ipotalamo, noto anche come "la ghiandola maestra" nel cervello che risponde allo stress mediante il rilascio di un ormone chiamato fattore-corticotropina (CRF). Questo ormone a sua volta invia dei segnali alla ghiandola pituitaria per rilasciare l'ormone adrenocorticotropo (ACTH), che quindi stimola le ghiandole surrenali a rilasciare il cortisolo [1]. L'aumento dell’ormone scatenante lo stress controlla in retroazione al segnale dell'ipotalamo per interrompere la produzione di CRF. Nei casi gravi di stanchezza surrenale, le ghiandole surrenali cessano la produzione e il rilascio degli ormoni come usurati.

Alcune cause di stanchezza surrenale comprendono sonno insufficiente, dieta impropria, aumentata assunzione di caffeina e periodi prolungati di stress fisico o emotivo. Lo stress in particolare è un importante fattore di rischio di molte malattie tra cui emicrania, cardiopatia, immunodeficienze, problemi digestivi [1]. Si stima che il 75-90% delle visite per le cure primarie sono correlate allo stress o stress acuto, o a causa di problemi cronici associati a stress [1].

Le implicazioni della stanchezza surrenale e del cortisolo in eccesso aumentano ulteriormente fino ad indebolire il sistema immunitario. Una immunodeficienza a sua volta crea una maggiore predisposizione alle malattie. Quando le ghiandole surrenali sono sottoposti a prolungati intensi periodi di stress ed eventualmente a una sbilanciata produzione di cortisolo, il cortisolo diminuito provoca un’iperattività del sistema immunitario. Questo a sua volta può generare malattie autoimmuni [4].

Prima di effettuare una diagnosi di stanchezza surrenale, è importante distinguerla da altre condizioni che presentano gli stessi sintomi, come la sindrome da affaticamento cronico. Il test diagnostico per la stanchezza surrenale inizia con l’ottenimento di informazioni riguardanti l’anamnesi clinica dell'individuo, seguita da test di laboratorio per escludere la possibilità di carenze nutrizionali, malattie infettive, malattie o condizioni come anemia o ipotiroidismo che potrebbero causare l’affaticamento. La funzione surrenale può essere misurata utilizzando un prelievo di cortisolo salivare e la prova del deidroepiandrosterone (DHEA); la misurazione della pressione del sangue, e eseguire un esame fisico completo, nello specifico un Hippus test che esamina la dilatazione pupillare in risposta alla luce.

Il trattamento naturopatico della stanchezza surrenale prevede l'identificazione della causa e l’indirizzamento appropriato delle esigenze dietetiche e integrazione alimentare, considerando tinture vegetali o capsule che agiscono come adattogeni o ansiolitici per ridurre l'ansia, che ristabilisce la corretta igiene del sonno e include tecniche di riduzione dello stress. Il termine "adattogeno" si riferisce in particolare alle piante che migliorano la risposta non specifica e il recupero dello stress [1]. Secondo il ricercatore I.I. Brekhman che coniò il termine, sono quattro le principali proprietà di un adattogeno; 1. Si tratta di un fenomeno innocuo, 2. Presenta in generale, un effetto non specifico, 3. Aumenta la resistenza ai fattori stressanti fisici, chimici o biologici e 4. agisce come un stabilizzatore generale/normalizzatore [1].


Trattamento naturopatico: Stress Reduction Liquirizia:

Liquirizia o Glycyrrhiza glabra è una conosciuta radice utilizzata nella medicina tradizionale per trattare la stanchezza surrenale e le ulcere. Il principale ingrediente attivo della liquirizia, è strutturalmente simile ai corticosteroidi e influenza l’equilibrio dei livelli di cortisolo [1]. La liquirizia agisce legandosi a glucocorticoide e mineralcorticoide e recettori, imitando debolmente l'azione endogena degli ormoni steroidei e risparmiando il cortisolo [1]. In quantità superiori, la liquirizia esercita un effetto intenso sui reni, consentendo al cortisolo di interagire con i recettori dell'aldosterone, che a sua volta influenza l’equilibrio del sodio/potassio e aumenta la pressione sanguigna. Per questo motivo, la liquirizia deve essere assunta con cautela dai soggetti con pressione sanguigna alta che devono essere strettamente monitorati.

Ginseng siberiano:

Il Ginseng siberiano o Eleuthrococcus senticosus è un’altra radice conosciuta per i suoi effetti anti-stress che agisce modulando le modifiche dell’asse HPA. Gli studi clinici hanno dimostrato che l’Eleuthrococcus aumenta la capacità di adattarsi alle avverse condizioni fisiche, migliorare le prestazioni mentali e migliorare la qualità del lavoro in condizioni di stress [5]. Uno studio a doppio cieco è stato condotto su 45 soggetti sani tra i 18-30 anni partecipanti randomizzati con somministrazione di Eleuthrococcus o un placebo per trenta giorni. I partecipanti sono stati quindi sottoposti ad una prova, nota come Color-Word Stroop test (Stroop CW) per valutare la loro risposta allo stress, come anche la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna sistolica e diastolica prima e dopo il trattamento. Lo studio ha rilevato che a differenza del gruppo trattato con placebo, coloro trattati con le erbe hanno ottenuto il 40% di riduzione della frequenza cardiaca e il 60% di riduzione della pressione sanguigna sistolica in risposta allo stress test [6].

Withania Somnifera:

Withania Somnifera, noto anche come Ashwagandha o Ginseng indiano, è un popolare adattogeno nella medicina tradizionale ayurvedica. I withanoidi rinvenuti nella Withania sono sostanze biologiche con una struttura di sterolo c responsabili degli effetti simili alla pianta adattogena e al glucocorticoide. Gli studi hanno dimostrato la somministrazione di Withania implica molte modificazioni biologiche accompagnando lo stress estremo comprese le variazioni dei livelli degli zuccheri nel sangue, il peso della ghiandola surrenale e dei livelli di cortisolo [7,8].

Rhodiola Rosea

La Rhodiola rosea, o "radice d'oro" è una pianta che cresce abbondante ad altitudini elevate nelle regioni artiche e nelle regioni montuose in tutta l’Europa e l’Asia [9]. Questa pianta è nota nella medicina tradizionale per curare non solo la depressione, ma anche per le sue proprietà adattogene a stimolare il sistema nervoso, eliminando così il senso di fatica e migliorando le prestazioni di lavoro [9]. Un piccolo studio che è stato condotto per determinare gli effetti della Rhodiola su individui con disturbi da ansia generalizzati ha individuato differenze significative tra la linea guida e il punteggio post-Rhodiola sulla Scala di Hamilton per l’Ansia (HAM-A) [1].

Vitamina B5:

La vitamina B5, nota anche come acido pantotenico svolge un ruolo importante per il corretto funzionamento della ghiandola surrenale [2]. Comuni fonti alimentari di vitamina B5 includono per citarne alcuni, il lievito di birra, mais, cavolfiore, cavolo riccio, broccoli, pomodori e avocado. Uno studio esaminati gli effetti di una carenza di vitamina B5 ha dimostrato che in soggetti che seguono una dieta carente di vitamina B5 hanno sviluppato ricorrenti infezioni del tratto respiratorio superiore e altri sintomi simili. Le analisi delle urine del gruppo sperimentale hanno rivelato una diminuzione dei livelli degli ormoni surrenali che progressivamente diminuiscono continuando l'esperimento [10]. Altri sintomi frequenti di una carenza di vitamina B5 prevedono affaticamento, insonnia, depressione, irritabilità e vomito [11]. Questa valutazione suggerisce che la vitamina B5 è un importante supporto delle ghiandole surrenali, mostrandosi anche più vantaggioso integrandola con un complesso di vitamina B.

Igiene del Sonno:

Un sonno adeguato è necessario non solo per una sana crescita e sviluppo ma per il ripristino della salute mentale e fisica. La mancanza di un sonno adeguato influenza notevolmente il vostro umore, lo stress e i livelli di cortisolo. Una corretta igiene del sonno è dunque importante e dovrebbe prevedere una durata del sonno ottimale utilizzando il letto solo per dormire e mantenendo la stanza da letto buia e silenziosa [2].

Riduzione dello stress:

Come detto in precedenza, lo stress è un fattore di rischio non solo per la stanchezza surrenale, ma di un certo numero di malattie tra cui emicrania, malattia cardiaca, immunodepressione e problemi digestivi. Le tecniche per la riduzione dello stress contribuiscono quindi a modulare le ghiandole surrenali nel rilascio di cortisolo. Aggiungendo pratiche regolari come la respirazione profonda, yoga e meditazione guidata o con immagini e esercizio può essere una soluzione nella gestione dello stress e dell’ansia.


Conclusione

La stanchezza surrenale è una condizione comune che può influire su molti aspetti della propria salute, provocando affaticamento, alterando l'equilibrio ormonale, influenzando i livelli glicemici nel sangue. È importante notare che lo stress è il fattore principale che va riconosciuto e affrontato al fine di trattare la causa e non solo i sintomi. Il trattamento naturopatico della stanchezza surrenale deve prevedere una conoscenza completa della storia clinica per escludere altre possibili condizioni mediche che possano causare stanchezza e sintomi simili, come ad esempio la sindrome da affaticamento cronico. Modalità quali la medicina maturale, stile di vita e una terapia nutrizionale, tra cui l’igiene del sonno e le tecniche per la riduzione dello stress si possono quindi stabilire per ripristinare la funzione adrenale. La lista degli interventi naturali discussi in questo articolo non è completa. Consultare sempre un medico naturopata per determinare quale trattamento è appropriato a voi.