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La schizofrenia - Cure integrative in naturopatia

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La schizofrenia - Cure integrative in naturopatia
by: Philip Rouchotas, MSc, ND

Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON, L7E 1C7

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Introduzione

La schizofrenia è una malattia mentale che implica una distorsione della realtà. I sintomi della schizofrenia variano a seconda del paziente, ma sono spesso descritti come positivi o negativi (1). I sintomi positivi sono relative a situazioni che normalmente non esistono, ma che le persone affette da schizofrenia sperimentano come vere. In questi sono compresi i deliri, le allucinazioni (di molti tipi), e alterazioni del pensiero. I sintomi negativi sono normali capacità che persone affette da schizofrenia non sono capaci di svolgere. Per esempio, incapacità di intraprendere un’attività, parlare monotono, difficoltà relazionali o mancanza di piacere o di motivazione. I sintomi negativi generalmente rispetto ai sintomi positivi influiscono soprattutto sulla qualità della vita. Molti sintomi possono anche essere classificati come sintomi cognitivi, correlati all’elaborazione delle informazioni (1). I pazienti con sintomi cognitivi hanno problemi di apprendimento e incapacità di elaborare adeguatamente le informazioni. Esistono diversi tipi conosciuti di schizofrenia. Solitamente la diagnosi si effettua basandosi sul DSM-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali. Generalmente effettuano la diagnosi uno psichiatra o uno psicologo.

Le cause della schizofrenia si ritengono una combinazione di fattori genetici e ambientali. Uno dei principali fattori di rischio è avere un membro della famiglia che ne soffre. Per esempio, se uno dei genitori ne è affetto, il rischio che la malattia possa essere diagnostica al figlio è di circa il 13% (2). Potenzialmente molti geni sono implicati nello sviluppo della schizofrenia. Nei fattori ambientali rientrano l'uso di droga, ambiente e qualità di vita sociale e stress prenatale. Fra questi, un fattore importante è rappresentato dall'uso di droghe. Molti di coloro che soffrono di schizofrenia fanno uso di droghe o alcool. Alcuni tra i farmaci somministrati provocano sintomi psicotici. Persone schizofreniche fanno uso di nicotina e tabacco in percentuali di molto superiori alla norma.

La gestione della schizofrenia è complessa. Farmaci di prima linea prevedono l'uso di antipsicotici (3). I farmaci antipsicotici possono ridurre alcuni dei sintomi positivi, ma non migliorano i sintomi negativi. L’esperienza di alcuni medici naturopatici che curano la schizofrenia, conferma che la maggior parte dei pazienti che assumono questi farmaci restano indisposti e debilitati (4). I farmaci antipsicotici sono correlati a danni cerebrali, disturbi cardiaci e problemi metabolici e disfunzione sessuale. Inoltre sembrano sedare parzialmente i pazienti. Questo articolo esaminerà alcuni degli approcci naturali nel trattamento della schizofrenia.


Gli integratori

I primi integratori alimentari utilizzati per trattare la schizofrenia sono state la vitamina B3 (Niacina) e la vitamina C (4). Sulla base di prove condotte su pazienti schizofrenici gravi, la vitamina B3 è stata in grado di ridurre il numero di suicidi, migliorare i tassi di recupero e contenere la spesa sanitaria. È stato accertato che la vitamina B3 riduce la produzione di adrenocromo, un composto chimico derivato dall’ossidazione dell’adrenalina.

La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è in genere prescritta in dosi elevate e solitamente aumentata tanto da provocare diarrea. In questo caso, la dose viene ridimensionata facendo rientrare il disturbo. Questo dosaggio è chiamato livello di “tolleranza intestinale”. La vitamina C inoltre è un antiossidante che impedisce la formazione di adrenocromo; (4). Nell’organismo svolge anche diverse funzioni, come ad esempio la produzione di collagene e la produzione di vari neurotrasmettitori.

La glicina è un neurotrasmettitore inibitorio che talvolta viene inserito nel trattamento della schizofrenia (5). Si presume che migliori la memoria, coinvolta com’è nella trasmissione di numerosi impulsi nervosi. Si può integrare nella dieta; fonti di glicina nella dieta includono la carne, il pesce, i latticini e i legumi.

Come trattamento aggiunto si utilizzano le Erbe. Possono essere forniti in capsula, compressa, tè o sotto forma di tintura. Il Ginkgo biloba è un'erba che si utilizza nella gestione della schizofrenia (6). Non esistono attualmente studi clinici in corso per meglio determinare l'effetto esercitato dal Ginkgo in pazienti affetti da schizofrenia. Tuttavia un certo numero di studi hanno dimostrato che il ginkgo, da solo o in combinazione con i farmaci antipsicotici riducono i sintomi negativi, migliorano l'effetto degli antipsicotici, riducono gli effetti collaterali dei farmaci, o ne migliorano l'efficacia. Tutti questi sono risultati promettenti e con un minor numero di effetti collaterali. La cannabis è un farmaco che viene spesso utilizzato dai pazienti schizofrenici, ma non autorizzata e piuttosto dannosa (7).


Psychosocial Treatments Trattamenti psicosociali

I sintomi negativi della schizofrenia sono associati alla scarsa qualità della vita. Per questo motivo, questi tipi di sintomi richiedono un’alta priorità di intervento. Ci sono 3 categorie di trattamenti psicosociali: la terapia comportamentale cognitiva (CBT), la riabilitazione delle capacità relazionali (SST), e interventi con un trattamento combinato (8).

L'approccio CBT suggerisce che l’interpretazione degli eventi condiziona il modo di pensare, sentire e comportarsi delle persone. Gli obiettivi del CBT sono personalizzati per ogni paziente, spesso tentano solo di diminuire i sintomi specifici, aumentare la comprensione della condizione, ridurre la sofferenza e sviluppare le capacità organizzative. E’ stato utilizzato per il trattamento di molte malattie mentali, compresa la psicosi, e rese disponibili le linee guida. Il CBT comporta di solito l’identificazione di problemi attuali generando quindi elementi di prova discordanti. Spesse volte, è chiaro che i pensieri sono disadattivi, e questa consapevolezza può aiutare a studiarne i cambiamenti comportamentali.

La teoria che sta dietro a SST è che i pazienti dovrebbero essere aiutati ad acquisire una personale competenza sociale, inclusi il corretto modo di esprimersi, di acquisire informazioni e di essere in grado di relazionarsi adeguatamente con gli altri (8). Le SST possono anche aiutare i pazienti a diventare più assertivi e meglio gestire le cure. Per le persone affette da schizofrenia, questo può essere particolarmente importante in quanto consente una gestione a lungo termine chiara e migliore della malattia. Inoltre non aggrava i costi relativi alla spesa sanitaria.

I benefici di una combinazione di entrambi i trattamenti non differiscono da quelli di un singolo trattamento. Molte prove sostengono l’utilizzo del CBT per migliorare la gestione del sintomo negativo anche per 6 mesi dopo l’inizio del trattamento (8). Trattamenti psicosociali possono essere messi a disposizione da alcuni medici, ma in special modo dagli psichiatri o psicologi, che sono specializzati per un tale impiego. Gli elementi di prova disponibili non prescrivono necessariamente questo tipo di trattamento per tutti i pazienti.


Conclusione

La schizofrenia è una malattia che condiziona la qualità della vita. Anche per i medici è estremamente difficile da gestire. Se non vi sono significativi sintomi cognitivi o intensi sintomi positivi, il ricovero a volte è il solo modo per iniziare il trattamento. Il pilastro della terapia sono i farmaci antipsicotici. Sebbene possano ridurre alcuni dei sintomi positivi, l’esame indica come essi non riducano i sintomi negativi. Inoltre, con l’assunzione dei farmaci molti pazienti riferiscono avvilimento o sonnolenza.

Le terapie naturali sono da considerarsi integrative e sotto forme diverse. La vitamina B3 e la vitamina C sono state individuate come potenzialmente utili per ridurre la produzione di adrenocromo, un composto chimico derivato dall’ossidazione dell’adrenalina. Si è discusso sull’uso della glicina come neurotrasmettitore inibitorio potenzialmente benefico per la memoria. Infine, il Ginkgo è considerato come una opzione naturale attualmente in fase di ulteriore ricerca, ma con molti risultati promettenti. Si sconsiglia l’uso della cannabis.

I trattamenti psicosociali sono estremamente sicuri. Sia il CBT che il SST sono utili nel trattamento dei pazienti schizofrenici. Probabilmente il beneficio è correlato alla gravità del sintomo. Si conferma che entrambe le terapie necessitano d’essere gestite da professionisti specializzati. Complessivamente esistono un certo numero di differenti terapie naturali supplementari che si possono considerare. Per un’ulteriore valutazione si prega di consultare il vostro medico naturopata.