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Al di là dei blues: - Depressione Post-partum

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Al di là dei blues: Depressione Post-partum

by Dr. Melvia Agbeko, BSc, ND

Trinity Health Clinic
516-220 Duncan Mill Road
Toronto, ON
M3B 3J5

www.melviaagbekond.com
www.trinityhealthclinic.com



Beyond the Blues - Postpartum Depression

INTRODUZIONE


La gioia della maternità può essere una meravigliosa esperienza. Ma, che cosa succede se invece di essere felice, laneo mamma, vivendo questa bellissima esperienza, si sente inspiegabilmente irritabile e piange spesso? Che cosa succede se invece di provare trasporto nel guardare il suo bambino, si sente infelice e teme di potergli fare del male? E che cosa succede se invece di essere felice, lei pensa al suicidio? Aggiungi a questo, un senso di vergogna, di confusione e la paura di credere di vivere completamente da sola questa esperienza. Questa è una realtà che riguarda circa il 13% delle donne che partoriscono (1).

I disturbi umorali del post-partum rientrano in tre categorie principali: fase post-partum blues ("baby blues"), depressione post partum (PPD) e psicosi post-partum.

Post partum blues

Mentre i "baby blues" sono spesso molto comuni dopo la gravidanza, ivi compresi sintomi come il pianto, depressione, disturbi del sonno, cambiamenti di appetito e stati d’ansia; la natura di questo problema è di solito temporaneo e transitorio. La capacità della madre di prendersi cura del proprio figlio e di riuscirvi efficientemente non ne è limitato o influenzato sfavorevolmente. Si stima che il 30-75% e anche fino a 85% di donne sperimentano il blues in qualche occasione, ma sono di breve durata (13).

Depressione Post partum

Mentre l'ansia, le crisi di pianto e la sonnolenza dei “baby blues” spesso passano, durante il post-partum non bisogna ignorare gli stati di depressione. La differenza principale tra queste due classificazioni è la gravità dei sintomi sperimentati dalla neo mamma. Quando appare chiaramente che la madre sia incapace di prendersi cura del neonato a causa di negligenza, pensieri suicidi o cambiamenti comportamentali che possano danneggiare il bambino e se stessa, e hanno una sempre maggiore durata, allora la madre sta vivendo PPD (13). Sono compresi altri sintomi frequenti come uno stato di impotenza, senso di colpa, trascuratezza, perdita della libido, sonnolenza, cambiamenti di appetito e di peso. In ogni caso, se questi sintomi si intensificano e perdurano, dovrebbe essere eseguito uno screening per confermare il sospetto clinico. Questo tipo di depressione può presentarsi entro i primi 3 mesi dal parto, ma qualunque di questi sintomi si sviluppi entro il primo anno è da considerarsi come un aspetto di questo stato.

Psicosi Post partum

Al contrario, la psicosi post partum si manifesta molto gravemente e rapidamente. Entro 2 settimane, psicosi, deliri ed allucinazioni diventano evidenti e gli sbalzi d’umore umore possono oscillare in maniera estremamente improvvisa (13). La madre è confusa, disorientata e estremamente ansiosa. Questi sintomi rendono difficile alla neo madre di capire la sua esperienza e in generale può risultare molto difficile. Le conseguenze per la salute e il benessere della mamma e del bambino possono essere estremi soprattutto se trascurati. In seguito lo sviluppo comportamentale del bambino potrebbe chiaramente alterarsi.


Screening LO SCREENING

Per valutare se effettivamente una donna sta vivendo il PPD, spesso si effettua lo screening con la Scala di Depressione Postnatale di Edimburgo (EPDS). È bene sottolineare che ancora prima di effettuare questo esame, è frequente che i membri della famiglia della donna avranno già notato cambiamenti del suo umore e del comportamento. Questa autovalutazione fornisce una migliore indicazione della patologia rispetto ai tradizionali criteri di valutazione per la depressione (es. Inventario della depressione di Beck). Il test contiene 10 punti a cui la donna deve rispondere in tranquillità per valutare il suo rischio. Comunque, l'inconveniente di tale valutazione è l’impossibilità di determinarne la gravità. Pertanto, è molto importante sia la valutazione clinica che la diagnosi. Ottenere un n punteggio superiore a 10 a intervalli di tempo regolari indica la presenza di PPD.


PERCHE’ ACCADE QUESTO?

Non è del tutto chiaro il motivo per cui la depressione post partum si manifesta. In ogni caso, alcuni fattori comuni di rischio includono alterazioni ormonali, processi infiammatori del corpo, una scarsa assistenza sanitaria, eventi stressanti, una predisposizione personale o familiare o una storia clinica personale o familiare di depressione o ansia; insieme a forti indicatori di una precedente storia di depressione durante la gravidanza, inadeguato rapporto con il coniuge o partner, una carente assistenza sociale e situazioni o esperienze di vita stressanti.

Hormonal Influences

Influenze ormonali

Durante la gravidanza, i livelli di progesterone rimangono elevati per supportare la crescita del feto. I livelli di estrogeni sono regolarmente costanti. Durante il travaglio, il corpo produce ossitocina per stimolare le doglie e i livelli di prolattina aumentano per favorire l’allattamento al seno del neonato. L'ossitocina aiuta anche a creare un legame affettivo tra la madre e il nascituro (5). I livelli di testosterone influenzano sulla gravidanza e un eccessivo travaglio. Tuttavia, uno studio ha riscontrato elevati livelli di testosterone misurati in donne che hanno sofferto di PPD (9). I livelli tendono a rimanere elevati per queste donne anche dopo 1 giorno dal parto indicando l'influenza di questo ormone in PPD.

In gravidanza è anche molto importante la funzionalità tiroidea. Bassi livelli tiroidei aumentano il rischio di depressione e disturbi dell'umore (6). Elevati livelli di TSH (bassi livelli di ormone della tiroide) sono stati individuati in donne che hanno sperimentato la PPD dimostrando che è importante risolvere eventuali problemi tiroidei specialmente durante la gravidanza (6).

Alterazioni infiammatorie

Esistono pochi elementi riguardo al ruolo di un alto valore di infiammazione sul rischio di depressione post partum. Tuttavia, un modo per valutare un’infiammazione è esaminare i livelli di omocisteina nell’organismo. I coenzimi vitaminici come B1, B6, B9 e B12 sono molto importanti per il corretto mantenimento della gravidanza e dello sviluppo del sistema nervoso e degli organi del feto. Quando aumentano i livelli di omocisteina, i livelli dei coenzimi della vitamina diminuiscono e questo può influenzare l'umore. Secondo uno studio, è stato dimostrato che entro le prime 6 settimane dopo il parto, i livelli di omocisteina nel sangue sono elevati il che indica una notevole infiammazione nell’organismo. Inoltre, i livelli di serotonina tendono ad essere inferiori entro la prima settimana dopo il parto e sono associati ad un calo generale dell’umore per le mamme in esame (8), per cui si spiega la difficoltà sperimentata dalle neo mamme che vivono la PPD.

Nuovi ambiti di ricerca hanno studiato l’effetto delle situazioni stressanti della madre e la sua propensione verso il PPD successivamente durante la sua vita. Eventi stressanti possono favorire una cascata di molecole infiammatorie che rendono sostanzialmente la madre più incline a sviluppare la depressione durante o dopo la gravidanza più tardi nella sua vita (7). Questo può potenzialmente chiarire quali siano solitamente i passaggi che affliggono le donne che tendono a sperimentare la PPD.

Metodi di sostegno

Il sostegno è una componente necessaria per qualsiasi donna durante tutta la gravidanza. Mentre il sostegno della famiglia o di un amico è importante, l’effetto sulla neo mamma del sostegno dato dalle relazioni intime lo supera di gran lunga. L'effetto del sostegno di un partner aiuta la neo mamma a sentirsi stabile e influenza positivamente il suo umore e gli ormoni (13). Tuttavia, quando vi è disaccordo nelle relazioni personali e perfino con violenza e abusi, il rischio di una depressione post partum può aumentare in modo significativo.

Anamnesi personale o familiare

Un precedente episodio di depressione può aumentare inoltre il rischio di una depressione post partum. Quando una donna ha sofferto in precedenza di depressione (post partum o generale), ha una maggiore probabilità di sperimentarla anche durante le successive gravidanze (13). Inoltre, quando un membro della famiglia, spesso la madre o il padre, ha sofferto di depressione o ansia, anche questo può aumentare il rischio del PPD anche per la neo mamma.


Management GESTIONE del PPD

Il trattamento in naturopatia riguarda un approccio olistico e personale. Si considerano diverse condizioni di salute incluso il benessere fisico, mentale ed emotivo. Di seguito sono riportate alcune considerazioni generali che rappresentano un aiuto per alcune donne che sperimentano PPD.

L’integrazione alimentare

Gli omega 3- le donne incinte sono invogliate a mangiare 1-2 porzioni di pesce oleoso (es. salmone e sardine) che contengono gli acidi grassi essenziali EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Altre fonti di omega 3 includono i semi di lino e i semi di Chia. Mangiare pesce non impedisce necessariamente l'insorgenza del PPD, in quanto entrano in gioco numerosi fattori, ma livelli più elevati (di questi acidi) mantengono in salute il sistema nervoso e l’organismo in generale (10). Essi concorrono a curare le alterazioni infiammatorie cosi da normalizzare l’umore.

Lo stesso S-adenosil metionina viene prodotto naturalmente dall’organismo quando nello stesso è presente un numero sufficiente di acido folico e B12. La vitamina B12 che si trova spesso nelle proteine animali e l’acido folico sono un efficace supporto energetico per lo sviluppo del sistema centrale. Lo stesso protegge dall'ossidazione, dall’infiammazione e dalla depressione che sono tutti importanti per sostenere una donna che sta vivendo una PPD (10).

L’acido folico- i folati aiutano a trasformare l’omocisteina in metionina. Le donne con la PPD spesso presentano bassi livelli di folato che ne aumentano ulteriormente il rischio (10). È molto importante come aiuto per un sano sviluppo celebrale, del midollo spinale e del sistema nervoso del neonato.

Prodotti naturali

Erba di San Giovanni - il principio attivo costituente, l’iperforina, si dimostra un buon aiuto riguardo ai sintomi depressivi in generale, ma anche per le donne che sperimentano la PPD (10). Inoltre, alcuni studi concludono che un infuso di lavanda prima di andare a dormire risulta d’effetto immediato, diminuisce gli effetti depressivi e anche il senso di spossatezza (11). Si è notato che una tisana di camomilla ha un effetto benefico sulla qualità del sonno delle neo mamme (12).

Stile di vita

L’esercizio fisico- Un moderato esercizio fisico come lo yoga si è dimostrato per le donne con la PPD un aiuto migliore rispetto a un incerto supporto sanitario. Le donne che praticano lo yoga per 20 minuti settimanali hanno sperimentato una diminuzione della depressione e dell’ansia (2). Anche i livelli complessivamente di cortisolo sono diminuiti. Inoltre, uno studio svolto sulla neo mamma ha dimostrato una diminuzione dei sintomi di depressione e di sofferenza post partum (3).

In medicina tradizionale cinese, la PPD si considera come uno squilibrio di tipo Yin e Yang e di conseguenza si impiega un trattamento mirato (cibo, agopuntura e erbe TCM) per affrontarla e individuarla. Nel complesso, per la neo mamma avere cura di se stessa e il sostegno dei familiari le assicurano un generale equilibrio riducendo l'intensità e la gravità della sua preoccupazione.


DISCUSSIONE

Esistono molte cause che contribuiscono a far sperimentare a qualsiasi donna la depressione post partum. Attraverso la Naturopatia, lo scopo è quello di orientare individualmente verso un trattamento olistico e accertare le cause dell’insorgenza. È importante consultare il proprio naturopata e un team sanitario a cui rivolgersi di conseguenza. Riguardo alle donne che sperimentano la PPD, le considerazioni generali prevedono l’acquisizione di sani metodi di assistenza, riconoscendo il malessere e la prova che sta vivendo e incoraggiando i diversi aspetti della cura di sé come la ginnastica dolce, delle sane abitudini del sonno e una sana alimentazione, insieme ai suoi interessi personali.