5 tipi di funghi medicinali - Benefici per la salute

I funghi sono stati utilizzati per scopi medici per migliaia di anni, soprattutto a causa dell'effetto benefico che conferiscono al sistema immunitario, al sistema nervoso, al fegato e ai reni. In Cina e in Giappone, i funghi sono stati parte della medicina, soprattutto in qualità di tonico per sostenere la salute generale. Negli ultimi anni, i funghi medicinali hanno ottenuto maggiore popolarità e si possono trovare nel cibo, negli integratori e nelle bevande come il tè e il caffè.

Di seguito è riportato un elenco di 5 diversi funghi medicinali che sono stati usati per centinaia di anni a sostegno della salute.

Il Chaga, Inonotus obliquus, è stato utilizzato per le sue proprietà antiossidanti, anti-tumorali e antivirali.

Le ricerche, emerse negli ultimi anni, hanno mostrato che il chaga riduce il danno al DNA causato dall’infiammazione, nei pazienti affetti dalla sindrome da intestino irritabile, diminuisce le dimensioni del tumore e delle metastasi nel modello di carcinoma del polmone sviluppato nei topi, protegge il fegato e diminuisce l’elevato quantitativo degli enzimi epatici e protegge dall’infezione da virus dell’herpes simplex 1 (1,2,3,4).

Una parola di avvertimento va spesa sui funghi chaga: è stata riportata una problematica renale, causata dagli elevati livelli di ossalato presenti nell'estratto assunto dalla persona e/o da altre confuse variabili legate alla sua situazione (6). I metodi di estrazione possono variare da azienda ad azienda ed è importante consultare un medico, prima di assumere dei funghi.

Così, il chaga potrebbe essere utile per coloro che sono inclini a sviluppare infezioni da HSV-1, per supportare il sistema immunitario, e per coloro il cui fegato potrebbe aver bisogno di assistenza a causa di un’infiammazione nel corpo.

Il Cordyceps sinensis, che non è tassonomicamente un fungo, è stato tradizionalmente utilizzato come un tonico panacea, per migliorare l’energia, la resistenza, l’appetito, la libido e il sonno. Esso supporta il sistema immunitario, i reni e il fegato e ha delle forti proprietà antiossidanti e antitumorali (6).

In Cina, la ricerca ha mostrato che il cordyceps diminuisce i sintomi dell’asma e l’infiammazione, mentre migliora la funzione polmonare e la qualità della vita, nei pazienti affetti dall’asma, di tipo da moderato a grave (7). Nei modelli animali, ha conservato le cellule del pancreas, nei pazienti diabetici oltre ad aver protetto il fegato e i reni, ha limitato la quantità di danno cerebrale, sperimentato dopo un ictus, ed è stato impiegato come un trattamento per la tubercolosi in aggiunta ai trattamenti convenzionali (8,9,10).

Così, il cordyceps potrebbe essere utile per le persone con disturbi renali, per coloro che hanno sofferto o sono soggette a un più alto rischio di ipossia (malessere da altitudine, ictus, attacco cardiaco) e come tonico per coloro che sono affetti da stanchezza cronica.

Il Coriolus versicolor, noto come Yun zhi in Cina, come gli altri funghi discussi, ha effetti che migliorano il sistema immunitario, antiossidanti e antitumorali. È approvato in Cina e in Giappone per i pazienti malati di cancro, come supplemento alla chemioterapia e/o alla radiazione (11).

Gli studi su questo fungo hanno avvalorato degli effetti antitumorali in laboratorio, contro il cancro esofageo e la leucemia; il composto in gran parte responsabile di questa proprietà è un polisaccaropeptide che attiva le cellule immunitarie e migliora la comunicazione tra di loro (11,12,13,14). Delle altre attività di ricerca sono state condotte sui suoi effetti antibatterici, contro batteri come lo Staphylococcus aureus e la Salmonella enterica, sulla sua capacità di soppressione della malattia da intestino irritabile e sul suo ruolo come antiossidante e antinfiammatorio nel sistema nervoso (15,16,17).

Così, il coriolus potrebbe essere utile come terapia di supporto per coloro che stanno ricevendo certi tipi di trattamenti per il cancro e/o stanno seguendo dei regimi di trattamento antimicrobico, per la malattia da intestino irritabile e come supporto immunitario generale.

La Testa di scimmia, Hericium erinaceus, è stato tradizionalmente utilizzato per trattare le infiammazioni dell'intestino, come la gastrite e le ulcere, per le sue proprietà antitumorali, così come per il suo effetto protettivo sul sistema nervoso (18,19). I suoi usi tradizionali sono oggi corroborati dalla ricerca nei modelli animali: contiene degli antiossidanti estremamente forti, rafforza la nostra immunità, ha un effetto protettivo sul nostro rivestimento dell’intestino e diminuisce la produzione di marcatori infiammatori, nei modelli sviluppati nei topi, di malattie infiammatorie intestinali; inoltre, può ridurre i livelli di lipidi e indurre la perdita di peso dopo la menopausa, può diminuire i livelli del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, protegge il fegato e migliora il suo ruolo nella disintossicazione del corpo (20,21,22,23).

Nell’ambito del sistema nervoso, la Testa di scimmia ha dimostrato di avere effetti neuroprotettivi per il trattamento e la prevenzione del morbo di Alzheimer, così come per il morbo di Parkinson (19,24). In effetti, è stato recentemente dimostrato che migliora la memoria di riconoscimento, nei normali modelli animali, nonché diminuisce la quantità di tempo necessario per addormentarsi, nei topi affetti da Alzheimer (25,26).

Così, questo fungo potrebbe essere utile per coloro che hanno un'infiammazione intestinale (malattie infiammatorie croniche intestinali, gastriti, ulcere), per coloro che sono affetti dal morbo di Alzheimer e dal morbo di Parkinson e per coloro che vogliono un po’ di supporto per il fegato e il sistema immunitario.

Il Reishi, Ganoderma lucidum, è stato utilizzato tradizionalmente per i suoi effetti antitumorali e antiossidanti (27). In Giappone, è stato usato come tonico per il fegato e come una sana risposta allo stress.

Il Reishi ha dimostrato di diminuire i marcatori tumorali, associati con diverse linee cellulari tumorali, come il melanoma, il carcinoma mammario, colorettale, della prostata e nasofaringeo. (27,28,29,30,31). Gli studi sull'uomo hanno dimostrato che questo fungo protegge il nostro sistema nervoso dagli effetti dello stress, diminuisce i marcatori infiammatori del sistema nervoso nella malattia di Parkinson, riporta un fegato moderatamente grasso alla sua condizione normale, incrementa una varietà di differenti cellule del sistema immunitario e ha degli effetti anti-depressivi ed anti-ansia (32,33).

Così, il Reishi è un fungo che potrebbe essere utile per coloro che hanno problemi legati al fegato, sono affetti dal morbo di Parkinson e dallo stress prolungato, accompagnato dall’ansia e/o dalla depressione.

Da queste descrizioni, si può comprendere che i funghi medicinali hanno un grande potenziale per la salute umana, in materia di immunità e infiammazione, soprattutto dal momento che essi possono essere usati, in modo abbastanza sicuro, come un supplemento per le terapie convenzionali, nella maggior parte dei casi. Tutti sembrano conferire un grande beneficio per il sistema nervoso e per il fegato, forse perché queste sono lo zone del corpo che sono molto facilmente influenzate dallo stress ossidativo nel corpo. Tuttavia, dei solventi differenti estraggono composti diversi, variando la quantità dei funghi, pertanto è importante consultarsi con un professionista sanitario, prima di assumerli.