Salta al contenuto principale

Disturbo depressivo persistente - L'equivalente emotivo di guardare la vernice che si asciuga

Jewel Alfoure
BSc, ND

23 December 2019
Italiano

Disturbo depressivo persistente

L'equivalente emotivo di guardare la vernice che si asciuga

di Jewel Alfoure, ND

Introduzione

Tristezza, disperazione e perdita di interesse verso le attività precedentemente interessanti sono il segno distintivo di un grave, ben noto disturbo dell'umore comunemente indicato come depressione. Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) definisce il disturbo sulla base di emozioni specifiche che si devono provare per un determinato periodo di tempo. L'umore depresso, il piacere diminuito e le sensazioni di inutilità sono alcuni dei criteri che devono essere percepiti per almeno due settimane continue da un soggetto per diagnosticare la depressione, clinicamente nota come disturbo depressivo maggiore (DDM).[1] Grazie agli sforzi dei programmi di prevenzione del suicidio, la depressione è generalmente nota al pubblico in un modo o nell'altro. Una forma nascosta di depressione, meno comunemente affrontata, è il disturbo depressivo persistente (DDP). I criteri per la diagnosi del DDP includono sintomi più lievi del DDM, con una persistenza da almeno due anni. Siccome ritenuto meno grave del DDM, il DDP viene di solito trascurato o minimizzato.[2]

pddDifferenza tra DDP e DDM

In qualche modo, il DDP può essere altrettanto grave del DDM e può influenzare significativamente la qualità della vita dell'individuo colpito. Rispetto al DDM, coloro che soffrono di DDP non sanno o non ricordano cosa si prova a sentirsi non depressi. Vanno avanti anche per mesi e anni, senza provare l'emozione e la gioia che possono provare coloro che hanno un normale umore di base.[3] Sfortunatamente, coloro che soffrono di DDP raramente cercano un trattamento, in quanto i loro sintomi tendono a non essere debilitanti. Anche se influenza la vita quotidiana, il DDP appare più come una forma di atteggiamento cupo coerente. Ancora più preoccupante è che, nei bambini, il DDP si presenta come una forma di irritabilità, frustrazione e incapacità di soddisfare le esigenze sociali. Generalmente, la condizione è abbastanza lieve per il malato e gli consente ugualmente soddisfare le esigenze della vita quotidiana.[4][5] Chi ne soffre, tuttavia, prosegue con la propria vita quotidiana senza avere la capacità di sperimentare gioia, eccitazione e speranza, come dovrebbe fare un individuo sano.

Il viaggio con il DDP è di solito molto lungo, in quanto occorrono all'individuo due anni di depressione di basso grado costante per soddisfare i criteri del DDP. Durante tale periodo, i sintomi devono essere persistenti e non devono diminuire per più di due mesi per volta. I problemi del sonno, i cambiamenti dell'appetito e una sensazione generale di frustrazione sono alcuni dei sintomi meno evidenti correlati al DDP. Il DDP può colpire gli individui a qualsiasi età e può coesistere con il DDM, una condizione classificata da alcuni professionisti come doppia depressione.[6][7]

cbtAlternative terapeutiche tradizionali

Il DDP non è grave o pericoloso per la vita come il DDM. Si tratta, tuttavia, di un grave disturbo dell'umore che intacca a poco a poco la qualità della vita. Il trattamento con farmaci che migliorano l'umore può essere giustificato, ma non per tutti i casi. Tenendo presente che i farmaci che migliorano l'umore possono avere gravi effetti collaterali e che alcuni dei più grandi esaltatori dell'umore possono essere ricavati in natura, può valere la pena di provare un approccio naturale.

Alcuni dei farmaci più comuni, utilizzati per il trattamento del DDP, includono antidepressivi triciclici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.[8] Uno dei migliori trattamenti convenzionali per il DDP è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Le CBT è un metodo in cui i modelli di pensiero vengono esaminati attentamente con un professionista qualificato. I modelli positivi vengono migliorati, mentre i modelli negativi vengono studiati, messi in discussione e infine sostituiti dall'individuo interessato con quelli più positivi. Le prove dimostrano che la CBT può migliorare il trattamento e può anche curare DDP e DDM.[9][10]

Approccio basato sull'evidenza per il recupero graduale

In media, gli individui affetti da depressione impiegano circa dieci anni per ricercare un trattamento. Si tratta di una diminuzione della qualità della vita che si estende su una media di circa un ottavo della vita dell'individuo. Il primo passo verso la ripresa è mettere in discussione l'attuale stato d'animo che si ha. È importante capire che il percorso verso la guarigione è molto probabilmente graduale e lento, in quanto il DDP è un disturbo cronico.[11][12]

wellnessConsapevolezza

La Mindfulness, o consapevolezza, è una pratica che può variare notevolmente a seconda del professionista. Molti usano il termine per riferirsi alla pratica della meditazione per un determinato periodo di tempo durante il giorno. La ricerca dimostra che la consapevolezza e la meditazione possono avere un impatto positivo su molti aspetti fisici ed emotivi del benessere. Le prove dimostrano che la Mindfulness può inoltre aumentare l'immunità generale e migliorare la salute.[13] A causa del fatto che la Mindfulness è una pratica che richiede allenamento e pazienza, è meglio iniziare lentamente.[14]

Il primo passo verso l'essere in grado di praticare la Mindfulness è nella pratica della consapevolezza stessa. Proseguire con la normale routine quotidiana, tentando di essere presenti mentre gli eventi si svolgono, può migliorare la nostra comprensione di noi stessi e dei nostri bisogni. È bene liberare la mente ed essere sempre immersi nella situazione presente. Prendete appunti mentali o anche fisici sulle vostre attività quotidiane. Notate le vostre emozioni e le vostre reazioni quotidiane ai fattori di stress e alle esigenze della vita. Un individuo normale dovrebbe provare emozioni diverse durante tutto l'arco della giornata. Prendete nota dei distrattori mentali, come le ansie che occupano la vostra mente durante la situazione presente o anche le emozioni positive che vi tengono in attesa. Idealmente, anche una giornata stressante dovrebbe avere almeno un aspetto gioioso.[15]

Nel caso in cui sentiste le vostre emozioni piatte o non reattive ai cambiamenti nella tua situazione presente, pensate all'ultima volta in cui avete provato della vera felicità. Esaminate le vostre relazioni personali e il rapporto con voi stessi con lo stesso tipo di consapevolezza. Isolate la voce nella testa e cercate di trovare coerenza negli schemi di come vi vedete internamente. È molto importante continuare a esplorare la vita quotidiana, senza giudizi o sforzi di cambiamento. Ricordate che state raccogliendo dati solo per presentare il vostro caso con autoconsapevolezza, qualora abbiate bisogno di aiuto da parte di un operatore sanitario.[16]

pddEquilibrio

Mentre esaminate l'umore, esaminate la vita nel suo complesso. Iniziate con il modo in cui dividete il tempo. Scrivete le normali attività che svolgete durante la giornata per una settimana e valutate quanto ciascuna di esse sia gioiosa. Notate inoltre come si svolge la giornata. Il vostro sonno è equilibrato? Fate fatica ad alzarvi dal letto? Avete difficoltà a dormire?[17] Notate la vostra dieta: passate del tempo a preparare il cibo? Avete problemi di sovralimentazione o sottoalimentazione? Avete sempre avuto questo problema?[18] Le vostre attività sono per lo più serie? Cercate di andare avanti senza fare niente di extra? Evitate le attività sociali?[19] Siete spiritualmente soddisfatti? Avete una forma di pratica spirituale? La vostra giornata include dell'attività fisica? Infine, fate fatica a completare tutti i compiti richiesti nella vostra giornata?[20] Queste domande sono importanti da porsi, prima di cercare un aiuto medico, in quanto possono aiutare qualsiasi medico a escludere le cause fisiche della depressione. Possono inoltre aiutare a costruire una linea guida da cui i medici possono iniziare a creare un ambiente sano per il miglioramento dell'umore. Per esempio, lo squilibrio nel normale ciclo sonno-veglia, la mancanza di nutrimento con elementi costitutivi sani e la mancanza di attività fisica possono tutti influenzare negativamente l'umore. Le prove dimostrano che il miglioramento di tali aspetti può facilmente migliorare l'umore e può anche risolvere il problema di fondo.[21][22][23]

Domande importanti da porre: Presentazione dei risultati a un operatore sanitario

Quando raccogliete le informazioni sulla vostra situazione, sappiate che il vostro rapporto con qualsiasi operatore sanitario vi consente di porre domande e presentare idee. Vi è permesso e siete altamente incoraggiati a parlare di come vi sentite. Presentate l'immagine che vedete con il maggior numero di dettagli possibile e consentite all'operatore sanitario di fornirvi delle idee. Nel caso in cui non vi sentiate compresi, è consigliato chiedere un secondo parere.

Presentazione dei risultati

Presentate i risultati a un operatore sanitario e mirate prima a ripristinare l'equilibrio. L'obiettivo è quello di spostare delicatamente la qualità della vita in modo da avere abbastanza spazio per recuperare l'umore. Concentratevi sulle basi, tra cui il cibo, il sonno e l'attività fisica. Seguite i consigli dell'operatore sanitario su quale tipo di cibo e regimi di sonno e di attività fisica si adattano meglio al tipo di corpo e alla vostra vita. Idealmente, si desidera creare un equilibrio fisico e verificare la presenza di altre possibili cause di depressione, tra cui, ma senza limitazioni: salute della tiroide, equilibrio ormonale, salute del cuore e problemi metabolici.[24]

Bilanciamento della vita

Dopo aver assicurato uno stato generale di equilibrio, è importante guidare la salute emotiva con un professionista altamente qualificato. Quest'area è difficile da percorrere da soli, in quanto uno dei problemi più significativi dell'umore deriva dalla percezione. Considerate di iniziare la CBT con un professionista qualificato, in quanto le evidenze mostrano che la CBT rimane il gold standard per il trattamento della depressione.[25]

flowersRicerca di un miglioramento naturale

Man mano che apportate dei cambiamenti duraturi allo stile di vita, potete scegliere di utilizzare alcuni potenziatori che possono aiutarvi a bilanciare la vita, a seconda del problema con cui avete difficoltà. Il vostro medico naturopata può fornirvi un supporto delicato che migliora il recupero.

Stress: le evidenze mostrano che la capacità di adattarsi allo stress influenza fortemente l'umore. Reagire allo stress con risentimento e ansia è altamente legato alla depressione. Alcuni adattogeni altamente efficaci includono:

Panax ginseng: migliora la capacità fisica di affrontare lo stress;[26]

Rhodiola rosea: migliora la capacità mentale di affrontare lo stress;[27] e

Eleutherococcus senticosus: migliora la capacità immunitaria del corpo di agire sotto stress.[28]

È importante notare che alcuni adattogeni possono aumentare la pressione sanguigna e devono essere somministrati e controllati da un operatore sanitario.

Sonno: uno dei modi migliori per affrontare lo stress è normalizzare il ritmo circadiano, ossia il ciclo sonno-veglia. Il mantenimento di un sonno riposante può essere mantenuto con degli integratori, tra cui:

Melatonina: un ormone naturale sicuro e che non genera dipendenza, che favorisce un sonno sano;[29]

Scutellaria lateriflora: un integratore botanico che migliora il rilassamento e può aiutare a iniziare il sonno;[30] e

Valeriana officinalis: un integratore botanico che stimola e migliora il sonno.[31]:228

Equilibrio dell'umore: uno dei modi migliori per migliorare l'umore è quello di fornire al corpo i mattoni sani, necessari per la sintesi dei neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori sono le molecole di segnalazione che ci fanno provare gioia e soddisfazione. Guidano la maggior parte delle nostre funzioni di base e ci premiano per continuare le attività quotidiane.

S‑adenosilmetonina: le prove dimostrano che l'elemento costitutivo S‑adenosilmetonina è efficace quanto gli antidepressivi triciclici nel migliorare l'umore;[32]

La niacina proviene dalla famiglia delle vitamine del gruppo B; è inoltre un elemento costitutivo del neurotrasmettitore e mostra evidenza di miglioramento dell'umore. Regola inoltre la funzione mentale, anche in alcuni gravi disturbi mentali.[33]

Iperico perforato: una pianta che migliora l'umore, supportata da evidenze che dimostrano un'efficacia paragonabile ai tradizionali inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, con meno effetti collaterali. Si pensa che agisca come potenziatore del neurotrasmettitore e moltiplicatore del recettore.[34]

Si prega di notare che i farmaci standard e gli integratori naturali possono interagire con gli integratori naturali precedentemente menzionati. È importante ricercare l'aiuto di un operatore sanitario quando si assumono degli integratori. Ricordatevi sempre di non scoraggiarvi mai. Trattare un disturbo cronico dell'umore come il DDP richiede tempo e duro lavoro, ma una vita gioiosa vale sempre lo sforzo.

 


[1]           Haro, J.M., et al. “Patient-reported depression severity and cognitive symptoms as determinants of functioning in patients with major depressive disorder: a secondary analysis of the 2‑year prospective PERFORM study.” Neuropsychiatric Disease and Treatment, Vol. 15 (2019): 2313-2323.

 

[2]           Kriston, L., et al. “Efficacy and acceptability of acute treatments for persistent depressive disorder: a network meta-analysis.” Depression and Anxiety, Vol. 31, No. 8 (2014): 621-630.

 

[3]           Uher, R., et al. “Major depressive disorder in DSM‑5: implications for clinical practice and research of changes from DSM‑IV.” Depression and Anxiety, Vol. 31, No. 6 (2013): 459-471.

 

[4]           Kriston et al., op. cit.

 

[5]           Uher et al., op. cit.

 

[6]           Uher et al., op. cit.

 

[7]           Barkow, K., et al. “Risk factors for depression at 12‑month follow‑up in adult primary health care patients with major depression: an international prospective study.” Journal of Affective disorders, Vol. 76, No. 1–3 (2003): 157-169.

 

[8]           Gilchrist, G., and J. Gunn. “Studi osservazionali sulla depressione nelle cure primarie: cosa sappiamo? ” BMC Family Practice, Vol. 8 (2007): 28.

 

[9]           Leichsenring, F., and C. Steinert. “Is Cognitive Behavioral Therapy the Gold Standard for Psychotherapy?: The Need for Plurality in Treatment and Research.” JAMA, Vol. 318, No. 14 (2017): 1323–1324

 

[10]         Cuijpers, P., et al. “Interpersonal Psychotherapy for Mental Health Problems: A Comprehensive Meta-Analysis.” The American Journal of Psychiatry, Vol. 173, No. 7 (2016): 680-687.

 

[11]         Kriston, et al., op. cit.

 

[12]         Uher, et al., op. cit.

 

[13]         Hawley, L.L., et al. “Mindfulness Practice, Rumination and Clinical Outcome in Mindfulness-Based Treatment.” Cognitive Therapy and Research, Vol. 38, No. 1 (2014): 1-9.

 

[14]         Davidson, R.J., et al. “Alterations in brain and immune function produced by mindfulness meditation.” Psychosomatic Medicine, Vol. 65, No. 4 (2003): 564-570.

 

[15]         Anālayo, B. “Early Buddhist Mindfulness and Memory, the Body, and Pain.” Mindfulness, Vol. 7, No. 6 (2016): 1271-1280.

 

[16]         Kriston, et al., op. cit.

 

[17]         Troxel, W.M., et al. “Insomnia and objectively measured sleep disturbances predict treatment outcome in depressed patients treated with psychotherapy or psychotherapy-pharmacotherapy combinations.” The Journal of Clinical Psychiatry, Vol. 73, No. 4 (2012): 478-485.

 

[18]         Felton, J., et al. “The relation of weight change to depressive symptoms in adolescence.” Development and Psychopathology, Vol. 22, No.  (2010): 205-216.

 

[19]         Uher, et al., op. cit.

 

[20]         Uher, et al., op. cit.

 

[21]         Troxel, et al., op. cit.

 

[22]         Felton, et al., op. cit.

 

[23]         Boschloo, L., et al. “The impact of lifestyle factors on the 2‑year course of depressive and/or anxiety disorders.” Journal of Affective Disorders, Vol. 159 (2014): 73-79.

 

[24]         Boschloo, et al., op. cit.

 

[25]         Leichsenring and Steinert, op. cit.

 

[26]         Panossian, A. “Understanding adaptogenic activity: specificity of the pharmacological action of adaptogens and other phytochemicals.” Annals of the New York Academy of Sciences, Vol. 1401, No. 1 (2017): 49-64.

 

[27]         Chen, S.P., et al. “Complementary usage of Rhodiola crenulata (L.) in chronic obstructive pulmonary disease patients: the effects on cytokines and T cells.” Phytotherapy Research, Vol. 29, No. 4 (2015): 518-525.

 

[28]         Kropotov, A., O. Kolodnyak, and V. Koldaev. “Effects of Siberian ginseng extract and ipriflavone on the development of glucocorticoid-induced osteoporosis.” Bulletin of Experimental Biology and Medicine, Vol. 133, No. 3 (2002): 252-254.

 

[29]         Cardinali, D.P., et al. “Melatonina e suoi analoghi nell'insonnia e nella depressione. ” Journal of Pineal Research, Vol. 52, No. 4 (2012): 365-373.

 

[30]         Xu, Z., et al. “Anxiolytic-Like Effect of baicalin and its additivity with other anxiolytics.” Planta Medica, Vol. 72, No. 2 (2006): 187-189.

 

[31]         Rafinesque, C.S. Medical Flora: or, Manual of Medical Botany of the United States of North America. Philadelphia: Atkinson and Alexander, 1830.

 

[32]         Muskin, P.R., P.L. Gerbarg, and R.P. Brown. “Along roads less traveled: Complementary, alternative, and integrative treatments.” The Psychiatric Clinics of North America, Vol. 36, No. 1 (2013): xiii–xv.

 

[33]         Oxenkrug, G.F. “Tryptophan kynurenine metabolism as a common mediator of genetic and environmental impacts in major depressive disorder: the serotonin hypothesis revisited 40 years later.” The Israel Journal of Psychiatry and Related Sciences, Vol. 47, No. 1 (2010): 56-63.

 

[34]         Hypericum Depression Trial Study Group. “Effect of Hypericum perforatum (St. John’s wort) in major depressive disorder: A randomized controlled trial.” JAMA, Vol. 287, No. 14 (2002): 1807-1814.