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Insufficienza cardiaca congestizia - Cure integrative in naturopatia

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Insufficienza cardiaca congestizia - Cure integrative in naturopatia
by: Philip Rouchotas, MSc, ND

Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON, L7E 1C7

info@boltonnaturopathic.ca





Congestive Heart Failure - Adjunctive Naturopathic Care




Introduzione

L’insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è il processo determinato dall’incapacità del cuore a pompare efficacemente il sangue. La congestione prosegue poi nei polmoni e nei tessuti periferici. La CHF può originarsi in entrambi i ventricoli o solo in uno, anche se spesso progredisce su entrambi i lati. I sintomi includono la mancanza di respiro e la difficoltà di respirazione, di solito aggravato da sdraiato (1). La CHF è spesso accompagnata da un senso di affaticamento, gonfiore e talvolta dolore al torace. Una lunga storia di ipertensione sanguigna è un fattore di rischio significativo. È diagnosticata dal medico eseguendo una visita e degli esami del sangue, come pure attraverso una ecocardiografia.

Il test pro-BNP è un esame del sangue utilizzato per determinare se lo scompenso respiratorio sia generato dai polmoni o dal cuore. Valori alti del test pro-BNP indicano una causa cardiovascolare. I trattamenti convenzionali di CHF dipendono dalla fase e la progressione della condizione. Si distinguono 4 fasi (da quelle con il più basso rischio di scompenso cardiaco a quelli con il più alto rischio di insufficienza cardiaca).

Sulla base della classificazione funzionale dell’Associazione Cardiaca di New York, le tabelle di seguito indicate rapportano la condizione del paziente con le attività in grado di svolgere.

Classe     Sintomi del paziente
  1. Nessuna limitazione di attività fisica. Un’ attività fisica ordinaria non causerà eccessiva spossatezza, palpitazioni, dispnea (respiro corto).
  2. Lieve limitazione dell’attività fisica. Confortevole posizione di riposo. Un’attività fisica ordinaria comporta stanchezza palpitazioni, dispnea (respiro corto).
  3. Chiara limitazione dell’attività fisica. Confortevole posizione di riposo. Un’attività fisica inferiore all’ordinario provoca stanchezza palpitazioni, o dispnea.
  4. Disturbi presenti anche in assenza di qualsiasi attività fisica. I sintomi di insufficienza cardiaca presenti a riposo. Qualunque attività fisica ne aumenta il disagio.
Livello     valutazione oggettiva
  1. Nessun sintomo evidente di malattia cardiovascolare. Nessun sintomo e nessuna limitazione nelle normali attività fisiche.
  2. Evidenti segni iniziali di malattia cardiovascolare. Lievi sintomi e lieve limitazione durante attività ordinaria. Confortevole posizione di riposo.
  3. Segni evidenti moderatamente gravi di malattie cardiovascolari. A causa dei sintomi è sconsigliata qualsiasi attività, anche attività inferiori all’ordinario. Solo confortevole posizione a riposo.
  4. Chiari segni di grave malattia cardiovascolare. Gravi limitazioni. Presenta i sintomi anche in posizione di riposo.
Fonte: American Heart Association (2)


Trattamenti convenzionali

A coloro che sono meno a rischio e per controllare altri fattori di rischio si consiglia un’attività regolare, smettere di fumare e bere/consumo di droghe illecite. In particolare è necessario controllare i fattori di rischio metabolico. Si devono curare i disordini del metabolismo lipidico, controllare l’ipertensione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue e iniziare a dimagrire se in sovrappeso o obesi. Per un adeguato trattamento potrebbero essere usati vari farmaci, compresi gli ACE-inibitori, beta bloccanti, e altri. Infine, in condizioni più gravi, si può optare per un intervento chirurgico di riparazione dell’arteria coronaria, riparare o sostituire la valvola.

La CHF è una malattia che non si manifesta improvvisamente. Si tratta di una malattia che si sviluppa progressivamente originata da un certo numero di cause diverse. Per esempio, un aumento eccessivo di peso potrebbe essere causata da ipertiroidismo o anemia. Una perdita di tono muscolare potrebbe essere causata da un infarto o da una malattia del tessuto connettivo. Alterazioni o problemi cardiovascolari di fondo potrebbero anche originare danni nel tempo e aumentare inoltre il rischio di CHF. Per questo è importante una prevenzione e gestione dei fattori di rischio. Detto questo, possono essere di beneficio molti approcci naturali (dieta e stile di vita), nonché alcuni integratori.


Diet and Lifestyle Suggestions Consigli di dieta e stile di vita

Da un punto di vista dietetico, esistono diverse efficaci strategie. Prima di tutto assunzioni limitate di sodio. Una limitazione di sodio (o sale). È utile per la ritenzione che si crea in CHF, e che genera una perdita di potassio e di magnesio (3). La deplezione di questi minerali provoca alti livelli di sodio nelle cellule. La raccomandazione è quella di limitare il sodio dietetico a 3 grammi al giorno o anche fino a 2 grammi al giorno. Altre raccomandazioni alimentari prevedono la riduzione di grassi saturi (di aspirazione ed evitando sempre i grassi trans). Inoltre una maggiore assunzione di alimenti ricchi di fibra e aglio, la cipolla e il sedano tutti migliorano il sistema cardiovascolare e di una pressione arteriosa corretta. Come evidenziato sopra, è bene eseguire controlli regolari in tutte le fasi di CHF, anche di prevenzione. La durata e l'intensità dell’attività fisica si correla all’età, alla forma fisica e alla progressione della malattia. Generalmente, è utile una combinazione di aerobica e esercizi di resistenza. È necessario eseguire attentamente allenamenti adeguati senza sforzi che provochino dolore o lesioni. La chiave è sviluppare una costante abitudine.


Supplements Gli integratori Il Co-Enzima Q10

Il CoQ10 genera energia cellulare. Una buona attività cardiaca è correlata ad un’adeguata alimentazione. Molti studi dimostrano che dosi di CoQ-10 (almeno 100mg al giorno), migliorano molti parametri cardiovascolari. Aumenta la frazione di eiezione ventricolare sinistra e le possibilità di sopravvivenza, aiuta la manifestazione dei sintomi, riduce i periodi di ospedalizzazione, e migliora l’esercizio fisico (4). Il CoQ10 agisce anche come antiossidante ed è stato testato per altri trattamenti di salute.

Gli acidi grassi Omega-3

Spesso si consigliano il consumo di Olio di pesce o di acidi grassi omega 3. Essi contengono ingredienti denominati EPA e DHA. L’Olio di pesce aiuta il cuore diminuendo la resistenza vascolare, riducendo la frequenza cardiaca e migliorando i test cardiovascolare. Alcuni studi contrastano l’assunzione di olio di pesce, anche se dichiaratamente sicuro. Da un'analisi rischi/benefici, l'olio di pesce è poco considerato. Bassi livelli di acidi grassi omega 3 sono associati ad una capacità di sopravvivenza inferiore e al peggioramento degli esiti cardiovascolari. L’Olio di pesce è un eccellente anti-infiammatorio in grado di diminuire la produzione di citochine (5). Tuttavia, l’assunzione di una giusta dose minima con la dieta è rischioso per la bioaccumulazione di metalli pesanti. Si raccomanda solitamente di iniziare con un’integrazione di una dose di puro olio di pesce di 1 grammo combinato a EPA e DHA.

Vitamina D

Promettenti ricerche dimostrano che la vitamina D-3 o colecalciferolo risulta benefica nel trattamento di CHF. Solitamente i pazienti affetti da CHF mostrano una minore quantità di vitamina D rispetto ai gruppi di controllo. Si è dimostrato che livelli bassi di vitamina D sono anche associati a minori risultati e ad una ridotta capacità di sopravvivenza (6). Inoltre, ridurre i livelli della vitamina D espone ad una più alta quantità di citochine e infiammazione, che può ulteriormente peggiorare la CHF. Per cui, sarebbe ragionevole almeno compensare la carenza della vitamina D. La maggior parte dei medici consigliano, malgrado questa casistica di livelli moderatamente alti, un’integrazione costante di vitamina D perché comunque vantaggiosa. Con una carenza di vitamina D, iniziare con una dose più alta di breve durata per reintegrarne le scorte. Una dose alta potrebbe essere pari a 5000IU al giorno o al di sopra di 1000IU relativamente alla frequenza dell’esposizione al sole.


Conclusione

Le complicazioni di CHF sono repentine. È importante monitorare tutti i fattori di rischio metabolico, compresa la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo, il peso e il livello di zucchero nel sangue. È raccomandata una regolare e adeguata attività fisica di estrema importanza in tutte le fasi di CHF. Per il trattamento della CHF esistono molti consigli dietetici efficaci e vantaggiosi, in particolar modo la restrizione di sodio.

Sono stati testati molti integratori alimentari in grado di ridurre gli esiti negativi associati ad una condizione di CHF, compresi alcuni dei quali analizzati come il CoQ10, olio di pesce e vitamina D. Questi sono solo esempi; sono disponibili molti altri più completi. In ogni caso, si consiglia sempre di consultare il vostro medico naturopata prima di iniziare qualsiasi integrazione. È importante considerata la singolarità dei casi assicurarsi che non esistano interazioni farmacologiche e che le posologie siano appropriate alle vostre esigenze.