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Disturbo d’Ansia Generalizzato

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Disturbo d’Ansia Generalizzato - Approccio integrativo
by: Philip Rouchotas, MSc, ND

Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON, L7E 1C7

info@boltonnaturopathic.ca



Disturbo d’Ansia Generalizzato - Approccio integrativo




Introduzione

Disturbo d’Ansia Generalizzato (DAG) è il nome medico per l’ansia. Tutti noi ci preoccupiamo per le cose importanti della vita, come la famiglia, il lavoro e la salute. Le persone con DAG si preoccupano però estremamente per queste e altre cose meno importanti, anche quando ci sono poche ragioni per essere preoccupati (1). La preoccupazione dovuta al DAG è peggiore per diversi motivi. Il primo è l’intensità della preoccupazione. Di solito, gli individui con DAG tendono a preoccuparsi in misura maggiore rispetto agli altri, al punto da provocare in loro sintomi o avere un impatto significativo sulla loro vita. Il secondo è la diversità della preoccupazione. Chi soffre di DAG può essere afflitto da ogni sorta di piccolezza, o preoccuparsi delle questioni più grandi della vita in ogni loro sfaccettatura. È importante notare che le persone che presentano DAG sono incapaci di rilassarsi o di sbarazzarsi delle proprie preoccupazioni, pur rendendosi conto che la loro ansia è più intensa del necessario. Dal punto di vista evolutivo, l’ansia è sana e normale. Ci permette di pianificare il futuro (per esempio, nel caso dei nostri antenati, quando stavano per fronteggiare prolungati periodi di tempo con poche scorte alimentari). Anche se i nostri fattori di stress sono molto diversi da quelli dei nostri antenati, i nostri corpi reagiscono più o meno come farebbero se la minaccia che stessimo affrontando fosse grave. Le persone con DAG possono presentare problemi di concentrazione, stanchezza, irritabilità, problemi respiratori, e vampate di calore [1].

Il DAG è considerato multifattoriale. In altre parole, può essere causato in parte dalla genetica e dalla storia familiare, o può essere di natura ambientale o dovuto all’esposizione a situazioni specifiche. Nell’ultima edizione del DSM (il DSM-5, il manuale utilizzato per classificare le malattie mentali), si riconosce che i disturbi mentali generalmente si manifestano come un continuum. In altre parole, tutti noi sperimentiamo vari pensieri e comportamenti, ma soltanto chi è fisso al limite estremo viene classificato come avente un disturbo. In una condizione come il DAG, i soggetti devono mostrare 3 o più sintomi d’ansia per un periodo di 6 mesi su base giornaliera per avere una diagnosi di DAG (2). I sintomi devono provocare stress clinicamente significativo o impedimenti sociali, lavorativi o in altre aree funzionali. In quest’articolo, discuteremo alcuni degli approcci integrativi naturopatici che si sono dimostrati d’aiuto per il DAG. Molti di questi approcci possono essere utilizzati anche a piccole dosi o in maniera meno frequente nei periodi di forte stress.


Trattamenti di Prima Linea Trattamenti di Prima Linea

Il DAG di solito viene curato con una combinazione di farmaci e terapia. La terapia può assumere la forma di consulenza psicologica, psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale, o altre forme di assistenza psicologica. I risultati dimostrano che la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è particolarmente utile per le persone affette da DAG (3). La TCC consiste nell’aiutare i pazienti a comprendere che i propri pensieri, comportamenti, e sentimenti interagiscono tutti tra loro. L’obiettivo finale è trasformare i pensieri negativi in pensieri positivi, prestando attenzione alla necessità di cambiare il modo in cui si affrontano le situazioni che ci si presentano davanti. In particolare, la terapia riduce significativamente il sintomo cardine, la preoccupazione patologica. Le cure sembrano essere più efficaci per i più giovani e per quelli che cercano un trattamento individuale. La TCC presenta anche un buon tasso di mantenimento, dimostrando in generale che i pazienti si sentono meglio anche dopo 6 e 12 mesi dal trattamento.

I farmaci che vengono prescritti per il DAG sono di solito ansiolitici o antidepressivi. Gli antidepressivi sono ovviamente utilizzati principalmente per curare la depressione, ma possono risultare abbastanza efficaci anche per l’ansia. Spesso, le persone che soffrono d’ansia, infatti, soffrono anche di depressione. Il tipo di farmaco più comunemente prescritto sono le benzodiazepine. Questi farmaci si legano ai recettori GABA, aiutando a creare un effetto di rilassamento (4). Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio che si attiva anche quando si beve alcol. Un’altra tipologia di farmaci che vengono utilizzati sono i cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotornina (SSRI dall’inglese Selective Serotonin Reuptake Inhibitors). Questi riducono l’iper-reattività dell’amigdala agli stimoli suscitati dalla paura, il che significa che questi farmaci riducono l’intensità delle reazioni cerebrali a situazioni stressanti. L’aspetto spiacevole dell’utilizzo di farmaci è che spesso provocano effetti collaterali. Le benzodiazepine per esempio si sono dimostrate efficaci nel breve periodo, ma meno nel lungo periodo. Gli effetti collaterali possono comprendere affaticamento, problemi mentali, vista sfocata. Anche smettere può essere un problema, per cui è importante interrompere la dipendenza da questi medicinali lentamente se è questo l’approccio che si è scelto di seguire.


Una selezione di Integratori Una selezione di Integratori
Acidi grassi Omega-3

Gli Acidi grassi polinsaturi Omega-3 (PUFA dall’inglese Polyunsaturated fatty acids) sono il componente principale della membrana cellulare del cervello. Abbiamo a disposizione poche evidenze scientifiche sui precisi effetti degli acidi grassi Omega 3 negli esseri umani. Uno studio ha dimostrato che l’integrazione può aiutare gli studenti che soffriono d’ansia per gli esami. Gli acidi Omega 3, infatti, miglioravano l’appetito e l’umore, portavano a una maggiore concentrazione, e minore fatica (5). In altri studi si è dimostrato che gli studenti che ricevevano 2,5g di PUFA al giorno avevano avuto una riduzione dei sintomi dell’ansia. Si presume che il meccanismo d’azione degli acidi grassi omega-3 consista nella riduzione dell’infiammazione. In particolare, essi riducono i meccanismi infiammatori che si verificano nel cervello e che promuovono l’ansia.

Inositolo

Anche l’inositolo è stato oggetto di studio per la cura dell’ansia. Un trial ben controllato ha testato l’inositolo paragonandolo ad altri farmaci. Venti soggetti di ambo i sessi tra i 18 e i 65 anni sono stati curati con 18 g di inositolo al giorno per un mese. I risultati hanno dimostrato che l’inositolo ha ridotto con successo i sintomi dell’ansia. Questi risultati sono in linea con i risultati di uno studio precedente che ha dimostrato che 12 g di inositolo al giorno sono efficaci per la riduzione dei sintomi di panico (6). In uno studio più piccolo, l’inositolo è stato somministrato in una dose di 18 g al giorno per sei settimane in soggetti che soffrivano di disturbi ossessivi compulsivi, rivelandosi efficace. Anche persone con disturbi alimentari come la bulimia e disturbi da alimentazione incontrollata possono ricorrere all’inositolo con effetti benefici. È meglio utilizzare l’inositolo in alte dosi (dai 12 ai 18g ). A queste dosi esso sembra infatti avere i suoi effetti terapeutici migliori, anche se allo stesso tempo potrebbe causare più effetti collaterali. L’effetto collaterale più comune è un leggero disturbo gastrointestinale.

L-teanina

Si ritiene che la L-teanina, un aminoacido contenuto nelle foglie di tè verde, abbia effetti anti-stress grazie ad un’inibizione dell’eccitazione dei neuroni corticali che può essere molto utile per l’ansia (7). In uno studio sono stati somministrati 200mg di L-teanina o caffeina e un placebo a 14 partecipanti. I partecipanti hanno eseguito poi prove mentali e fisiche in condizioni di stress fisico e psicologico e hanno compilato un questionario relativo all’umore. I risultati hanno mostrato che la L-teanina ha ridotto i punteggi di tensione-ansia rispetto al placebo. In un altro studio, la L-teanina è stata paragonata a una benzodiazepina standard (alprazolam) e un placebo sulla base di misure comportamentali dell’ansia in soggetti umani sani usando il modello dell’ansia anticipatoria. Sedici volontari sani hanno ricevuto 1mg di alprazolam, 200mg di L-teanina, o un placebo. Gli effetti acuti dell’alprazolam e della L-teanina sono stati valutati in condizioni di rilassamento e d’ansia sperimentalmente indotta. Sono stati completati resoconti soggettivi sull’ansia, inclusi diversi questionari validati. Questi sono stati compilati prima, durante e dopo l’assegnazione delle prove. I risultati hanno mostrato che la L-teanina ha ottenuto effetti di rilassamento durante i test di riferimento.


Selected Supplement Options Pensieri Finali

In quest’articolo, abbiamo discusso di come l’ansia in forma grave possa provocare una serie di sintomi fisici che creano disagio; principalmente pensieri e preoccupazione. La severità dell’ansia varia anche in base alla capacità, appresa attraverso le esperienze di vita, di saper affrontare le cose. Lo stress a lungo termine può essere devastante dal punto di vista fisico per diversi apparati. Dal punto di vista diagnostico, il DAG viene diagnosticato utilizzando i criteri del DSM-5, tra cui la necessità che i sintomi siano presenti per almeno 6 mesi. I sintomi devono inoltre provocare un impatto significativo sulle attività quotidiane per poter procedere a una diagnosi di DAG. Tuttavia, per molte persone i fattori di stress a cui sono regolarmente esposte possono essere fonte di disagio anche se non si adattano perfettamente ad una diagnosi di DAG. Le cure convenzionali possono risultare molto efficaci. In particolare, la terapia tramite l’utilizzo di TCC ha dimostrato effetti positivi duraturi. Anche i farmaci possono essere d’aiuto, ma sono spesso accompagnati da spiacevoli effetti collaterali.

La medicina naturopatica offre una scelta di diversi integratori. Abbiamo parlato degli acidi grassi omega-3 (o PUFA), l’inositolo, e la L-teanina. Queste terapie possono essere provate da sole o in combinazione tra loro. Ricordate che l’inositolo è più utile in alte dosi (fino a 18 g) e può essere accompagnato da lievi effetti collaterali gastrointestinali. In aggiunta a queste terapie, ci sono una serie di altre opzioni disponibili. Le vitamine del gruppo B possono risolvere gli squilibri biochimici preesistenti o l’esaurimento dei nutrienti. C’è anche un’ampia gamma di soluzioni erboristiche che possono aiutare a ridurre l’ansia, tra cui prodotti come la rhodiola, il ginseng, la withania, e la kava. Le erbe possono essere consumate sotto forma di tè, tinture, tavolette, o capsule. Sono tante le opzioni a disposizione, ma raccomandiamo sempre di consultare un medico naturopata, che sarà in grado di adattare i trattamenti ai vostri sintomi personali.