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Biochimica dell’invecchiamento - La consapevolezza dell’invecchiamento biochimico e un approccio per compensare il relativo

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Biochimica dell’invecchiamento - La consapevolezza dell’invecchiamento biochimico e un approccio per compensare il relativo

by Carolyn Mercer, BSc, ND

Immune System Management Clinic and Lab
302 - 80 Aberdeen St
Ottawa, Ontario K1S 5R5

www.ismclinic.com



Biochemical Aging - Awareness of Biochemical Aging and an Approach to Offset its Impact on Wellness

1. La nostra chimica cambia con l’età

Che cosa è l'invecchiamento, e perché ci si ammala spesso invecchiando?

L'invecchiamento non è realmente rapportabile alla quantità di tempo vissuto, ma maggiormente al calo delle capacità fisiche e di salute che si presentano in età avanzata. L'invecchiamento comporta tutta una serie di fattori - tra cui i nostri geni, l’ambiente in cui viviamo e le infezioni da virus e batteri. Questi fattori genetici, ambientali e biologici - possono sovrapporsi e provocare in noi il processo di invecchiamento, chiamato "senescenza” e la senescenza causa un progressivo esaurimento cellulare.

Abbiamo considerato solo alcuni dei cambiamenti biochimici come ad esempio l’età:

La taurina (1) Alcune malattie comprese quelle a carico del fegato, dei reni o l’insufficienza cardiaca, il diabete e il cancro possono provocare una carenza di taurina (un amminoacido). L’organismo invecchiando spesso non è in grado di produrne internamente una quantità ottimale.
Proteina (2) A compensazione della correlazione tra l’età e la perdita di massa muscolare sono necessarie maggiori proteine. Quando si perde la massa muscolare, si inizia a perdere la massa ossea, aumentando a dismisura la fragilità e il declino funzionale. Anche se il nostro fabbisogno calorico diminuisce con l’età, il nostro fabbisogno proteico incredibilmente aumenta. Ciò significa che necessitiamo di una percentuale maggiore di calorie e di proteine. Per molti anziani però si verifica il contrario.
Il glutatione (3) Il glutatione è costituito da tre amminoacidi, cioè la glicina, l’acido glutammico e la cisteina. Il glutatione è presente in ogni cellula del corpo ed è essenziale per la vita stessa. Nelle persone anziane, un fattore che accelera notevolmente il processo di invecchiamento è il calo dei livelli funzionali che può aumentare una predisposizione agli stress metabolici.
Il DHEA (4) È un ormone precursore del testosterone e degli estrogeni. Il DHEA diminuisce del 95% in molte persone di 75 anni.
Il Testosterone (5) L’ormone sessuale sia per gli uomini e per le donne è il testosterone, che diminuisce con l'avanzare dell'età in entrambi i sessi. Il testosterone gioca anche un ruolo importante nel mantenere la massa muscolare e la resistenza e la densità ossea.
Gli estrogeni e il progesterone (6) Gli estrogeni che sono gli ormoni steroidi femminili e il progesterone giocano ruoli importanti nel mantenere la densità ossea e la resistenza e la funzione l sessuale, le funzioni psichiche e contrastando gli effetti della menopausa.
La melatonina (7) È un ormone antiossidante molto efficace, che è stato descritto come il pacemaker dell’orologio biologico dell’invecchiamento negli esseri umani. Viene rilasciato di notte a recupero della stanchezza come regolatore del sonno e terapeutico nel trattamento dell’Aids.
Il coenzima Q10 (8) È una componente essenziale di una sana funzione mitocondriale che favorisce e regola l'ossidazione dei grassi e degli zuccheri in energia; si ricicla anche in altri antiossidanti. Circa il 95% dell'energia cellulare è prodotta nei mitocondri. E’ stato dimostrato un calo dell’invecchiamento umano del 50%. Una carenza accelera il danno al DNA e porta a stanchezza, debolezza muscolare, dolore ed eventualmente a insufficienza cardiaca.
La carnosina (9) Cellule longeve come le cellule nervose e muscolari contengono livelli elevati di carnosina che è composta dagli amminoacidi beta-alanina e L-istidina. La carnosina permette una più efficiente contrazione del muscolo cardiaco. I livelli di carnosina nei muscoli si correlano alla longevità degli animali. L’Invecchiamento provoca danni irreversibili alla struttura delle proteine (la glicazione). La carnosina interferisce positivamente con il processo di glicazione.
NAD+ (10) L'invecchiamento è accompagnato da aumenti di affaticamento mentale e fisico, insieme ad una perdita di interesse generale. Questo è in parte il risultato di ridotti livelli di un composto chiamato NAD+, che è in ogni cellula del corpo e che consente il trasferimento di energia dai cibi che mangiamo in cellula vitale e funzioni necessarie per "spegnere" i geni di patologie degenerative che accelerano i processi d’ invecchiamento. NAD e livelli ridotti con avanzare dell’età.

2. Can’t I Just Eat More Nutritious Foods? 2. Non posso più mangiare cibi nutrienti?

Ci piace l'idea che il cibo possa essere la risposta all'invecchiamento e a tutti i nostri mali e che se mangeremo cibi nutrienti non saranno necessarie medicine o integratori. Abbiamo ritenuto questa teoria valida per un lungo periodo di tempo, quando 2500 anni fa, venne espressa dal medico greco Ippocrate.

In Nord America, il cibo è abbondante. Nel 1940, una piccola percentuale dei nostri alimenti acquistati venne trattata. Oggi questa cifra supera oltre il 90%. La maggior parte dei nostri alimenti è industriale, artificiale, geneticamente modificata, piena di cellulosa e di prodotti chimici neurotossici, coloranti, conservanti e additivi. È irradiato, frazionato, cotto nel forno a microonde, spruzzato con pesticidi, fungicidi ed erbicidi. Può essere contaminato durante l’immagazzinamento per lunghi periodi o spediti durante un periodo caldo.

Tecnicamente, non stiamo morendo di fame. In effetti, stiamo assumendo sufficienti calorie, ma con sempre troppo poche sostanze nutrienti. A lungo ci sentiamo fiacchi con sintomi da carenze nutrizionali che ci condizionano, che ci aspettiamo e accettiamo.

L’invecchiamento del sistema immunitario è estremamente sensibile allo stato nutrizionale del corpo. Ogni giorno il sistema immunitario produce miliardi di nuove cellule, che comunicano attivamente tra loro attraverso una vasta schiera di messaggeri. Il funzionamento di tutte queste cellule è profondamente influenzata da ciò che mangiamo e non mangiamo. La buona qualità del nostro apparato cellulare è pari alla qualità dei 'blocchi strutturali che incontra' il corpo lavorando.

Le diverse esigenze nutrizionali nelle varie fasi della vita. Mentre complessivamente le necessità caloriche tendono a diminuire con l'età, i requisiti per i singoli micronutrienti (vitamine e come integratori alimentari i sali minerali essenziali) non diminuisce. Infatti le esigenze di alcuni micronutrienti, come il calcio e la vitamina D, effettivamente aumentano con l'età. Gli adulti più anziani possono anche avere maggiormente bisogno di dietetici antiossidanti, come ad esempio le vitamine C ed E, così come alcune vitamine del gruppo B, compresa la vitamina B6, l’acido folico e la vitamina B12. Carenze di micronutrienti sono abbastanza comuni e gli adulti più anziani sono particolarmente vulnerabili.


3. Food Today and Nutritional Deficiencies L’alimentazione odierna e le carenze nutrizionali

Oggi gli agricoltori riescono a produrre su un appezzamento di terreno quantità di grano, frutta e ortaggi triplicate rispetto a 50 anni fa, ma la qualità nutrizionale di molti prodotti è diminuita. Abbiamo più cibo, ma di qualità inferiore in termini di valori nutrizionali. Oggi il cibo contiene da 10 a 25% in meno di ferro, zinco, proteine, calcio, vitamina C ed altri nutrienti (11). La quantità di proteine, calcio, fosforo, ferro, riboflavina (vitamina B2), e la vitamina C sono sostanzialmente diminuite nel corso della seconda metà del secolo scorso (12).

Ma quali sono gli alimenti con il più basso valore nutritivo degli alimenti che ci interessano? Di seguito sono riportati alcuni esempi:

Magnesio: Il 58-80% della popolazione ne è carente. Il magnesio è un fondamentale minerale importante per un’ottima salute, svolgendo una vasta gamma di funzioni biologiche (13).

La vitamina D: I ricercatori stimano che il 50% della popolazione generale è a rischio di carenza e insufficienza di vitamina D, e questa percentuale aumenta tra le popolazioni a rischio come gli anziani (14).

Omega 3: Abbiamo mangiato troppi grassi omega6 causa di molte malattie infiammatorie (conosciuti sono gli oli vegetali) e troppo pochi antinfiammatori omega-3s, ponendo le basi per citarne solo alcuni di una malattia cardiovascolare, cancro, depressione, morbo di Alzheimer, artrite reumatoide e diabete (15).

Colina: I dati dimostrano così che il 90% dei bambini e degli adulti non ne assumono a sufficienza. La Colina contribuisce a mantenere adeguatamente le funzioni delle membrane cellulari, gioca un ruolo importante nella trasmissione degli impulsi nervosi, impedisce l'accumulo di omocisteina nel sangue (elevati livelli sono legati alle cardiopatie), e riduce l’infiammazione cronica (16).

La lista si allunga (17):

Calcio: d>Una dieta media contiene il 40-50% di RDA
Cromo: Il 90% delle diete ne sono carenti
Rame: d>Il 75% delle diete ne sono carenti; una dieta media contiene il 50% di RDA*
Ferro: La maggior parte delle comuni carenze di sali minerali
Niacina: Gli anziani ne sono solitamente carenti
Vitamina B5: La dieta media degli anziani contiene il 60% di RDA
Potassio:d>Gli anziani ne sono solitamente carenti
Vitamina B6: Le diete del 71% degli uomini e del 90% delle donne ne sono carenti
Selenio: Una dieta media contiene il 50% di RDA
La vitamina C: Dal 20 al 50% delle diete ne sono carenti
Zinco: d>Il 68% delle diete ne sono carenti

4. A Three-Tier Approach to Wellness 4. Un approccio a tre livelli per il benessere

I sintomi sono il modo con cui il vostro corpo comunica che qualcosa va bene. Essi non sono la causa della malattia o la malattia stessa.
• Un naso tappato non è la causa del freddo, è un sintomo.
• Gli attacchi di cuore non sono la causa della malattia di cuore, essi sono un sintomo.
• Il cancro non è la causa di una malattia, è un sintomo.


I Naturopati tendono a concentrarsi sulle esigenze del singolo, contrastare i sintomi e analizzare dettagliatamente la risposta immunitaria del corpo e della funzione metabolica degli organi centrali attraverso un ottimo equilibrio corporeo. I Naturopati considerano l'approccio al benessere come un impegno a lungo termine che tipicamente avviene secondo tre livelli:

  1. Fondazione
  2. Personalizzazione
  3. Ottimizzazione
1° livello. Fondazione

Il tuo corpo richiede una base robusta - una solida base sia per il metabolismo che per il sistema immunitario per sostenere i processi vitali basilari, come la produzione di energia celulare, la crescita, la riparazione e la rigenerazione.

Non importa l'età o quale situazione si stia attraversando, si hanno gli stessi requisiti fondamentali come chiunque altro. Le quantità possono variare da persona a persona ma tutti ne necessitano. Si pensi a loro come i nutrienti essenziali che consentono ad un essere umano di vivere bene. Essi includono:

  • Adeguata quantità di amminoacidi per i milioni di proteine che il vostro corpo utilizza quotidianamente
  • itamine/minerali e diversi cofattori per consentire le reazioni in ciascuna cellula delle varie proteine
  • onti di energia al fine di garantire che ciascuna cellula sia completamente stimolata
2° livello. Personalizzazione

La personalizzazione è tutto per te. Si tratta di trovare la giusta soluzione clinicamente dimostrata, basata su prove evidenti che vi consentono il controllo dei disturbi più probabili di cui siete personalmente affetti. Qual è la vostra personale situazione?

  • Siete Sottoposti a chemioterapia o radiazioni?
  • Problemi gastrointestinali?
  • Stress cronico?
  • Tendenze autoimmuni?
  • Stanchezza?
  • Artrite?

Questo livello è pensato per prevenire e attenuare la malattia in corso equilibrando perfettamente la funzione immunitaria, e specificamente nella prevenzione della malattia.

Tier 4: Optimization 3° livello. Ottimizzazione

Questo livello non solo soddisfa le immediate esigenze mediche – ma anche di ottimizzare la vostra dieta per un benessere futuro.

  • Spesso ci si deve concentrare sui problemi intestinali prima di risolvere davvero con gli amminoacidi o altri squilibri nutritivi.
  • Spesso ci si concentra sulla depressione/ansia prima di controllare un’infiammazione cronica.
  • Spesso un individuo assume droghe farmaceutiche, che non curano la causa all’origine del problema, ma generano dei propri sintomi e dissimulano o complicano la soluzione appropriata per la guarigione.

Vivere volendo raggiungere prima o poi un proprio equilibrio. Nella nostra vita dobbiamo affrontare la malattia (e il benessere). Il legame tra la malattia e lo stile di vita non avviene da un giorno all’altro; infatti, la malattia è probabilmente tra gli ultimi segnali del perdurare di uno stile di vita. Da tempo ci si ammala probabilmente per un consolidamento di uno stile di vita di anni o decenni.

Una buona salute non è un dato di fatto. Si tratta di uno stato mentale conseguito dal fisico. Ognuno di noi è unico dal punto di vista biochimico, il che spiega il motivo per cui non sono completamente prevedibili ad una certa età le nostre reazioni sia agli stimoli immunitari che ai trattamenti medici. Prendetevi cura del vostro benessere e considerate il vostro attuale stato di salute per approcciarvi ai tre livelli di benessere.