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Il fabbisogno proteico - Cosa è necessario per una salute ottimale?

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Il fabbisogno proteico

by Dr. Sarah King ND

Upper Beach Health and Wellness
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Endometriosis - Naturopathic Approaches




Ci sono molte controversie nelle cure sanitarie, per quanto riguarda la corretta quantità di proteine nella dieta, necessaria per una salute ottimale. Le preoccupazioni in merito a una dieta con un elevato apporto proteico includono l’aumento del rischio di insufficienza renale (rene) e la riduzione della densità minerale ossea, da lisciviazione di calcio e di sostanze nutrienti dall’osso. Entrambe queste affermazioni sono di natura speculativa e le nostre attuali raccomandazioni si basano su delle forme di analisi statistica che sono poco accurate. [1] in Pertanto, il nostro attuale fabbisogno proteico, nella dieta, potrebbe essere stato sottovalutato. Inoltre, potremmo aver trascurato alcuni degli esiti benefici delle diete a più alto contenuto proteico, quando sono composte da proteine di alta qualità, standardizzate per il contenuto di leucina. Il più importante è il fabbisogno proteico durante la gravidanza e l’età senile, che è superiore rispetto alle raccomandazioni attuali.


Attuali linee guida e metodi di calcolo

L’attuale dose dietetica giornaliera consigliata (RDA), negli Stati Uniti e in Canada, è fissata a 0,8 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno (g/kg/d).[2] Questo valore è stato determinato utilizzando degli studi selezionati sul bilanciamento dell’azoto, ora considerati inadeguati e inaffidabili.[2][3] Degli avanzati metodi di determinazione del fabbisogno proteico sono stati utilizzati di recente, in molteplici studi e mostrano che i nostri valori attuali hanno sottovalutato i requisiti proteici della popolazione per ottenere una salute ottimale.[1]

L’indicatore dell’ossidazione degli amminoacidi (IAAO) è un metodo non invasivo per misurare il fabbisogno di amminoacidi, per la sintesi proteica.[3] Il metodo IAAO può determinare la disponibilità metabolica di amminoacidi, mediante dall’assunzione di proteine alimentari, per determinare le quantità richieste, specifiche per l’organismo.[1] Per il suo metodo non invasivo, può essere utilizzato per determinare i requisiti in neonati, bambini e in coloro che sono affetti da malattie critiche.[1]

Protein Requirements - What Is Required for Optimal Health?

Ciò che distingue il metodo dell’IAAO, dai precedenti metodi di misurazione, è che riflette la disponibilità metabolica nell'intero organismo e, quindi, può spiegare le perdite di aminoacidi alimentari, durante la digestione, l’assorbimento e il metabolismo cellulare.[1] La nostra RDA di proteine dovrebbe riflettere questo e, come tale, il metodo IAAO ha calcolato un requisito proteico tra lo 0,96 g/kg/d e 1,29 g/kg/d, a seconda dell’età, dove le donne anziane (dai 65 anni in su) richiedono delle quantità nella fascia più alta dell’intervallo.[3]

Probabilmente, la maggior parte dei nordamericani soddisfa il nostro attuale RDA di 0,8 g/kg/d, impostato come valore preventivo del deficit proteico e presenta pertanto gli esiti negativi sulla salute conseguenti. [2] Tuttavia, non possiamo trascurare i benefici per la salute di diete relativamente più proteiche, specialmente nel caso di disturbi specifici, quali obesità e disfunzioni ormonali, tra cui la sindrome dell'ovaio policistico.[2][4]


I vantaggi e i problemi di diete altamente proteiche

Gli amminoacidi essenziali nelle proteine alimentari, come la leucina, stimolano la sintesi muscolo-proteica. Un aumento di proteine alimentari può quindi migliorare la gestione del peso, mantenendo o aumentando la massa magra, riducendo il peso corporeo attraverso la massa grassa.[2] Uno studio ha dimostrato che, anche senza una restrizione calorica, i soggetti che hanno consumato 1,2-1,6 g/kg/d di proteine hanno mostrato una maggiore perdita di peso, una perdita di massa grassa e una conservazione della massa muscolare magra.[2] È importante notare che la qualità di proteine, così come la quantità e la tempistica di consumo, può anche influenzare la gestione del peso.

Le proteine aiutano a migliorare il controllo dell’appetito, il che può suggerire che la nostra attuale tempistica proteica è distorta. Considerando che la maggior parte dei nordamericani consuma le più grandi quantità di proteine durante la cena, può essere più vantaggioso aumentarne il consumo a colazione. Uno studio ha dimostrato che il consumo di una colazione altamente proteica, contenente 30 g di proteine, rispetto al pranzo o alla cena altamente proteici, ha determinato una maggiore sazietà per tutto il giorno e durante le ore serali. [2] Questo effetto può anche aiutare a ridurre gli spuntini volontari ad alto contenuto di carboidrati / l’elevato livello di zuccheri alla sera.

Per affrontare le preoccupazioni riguardanti la funzione renale, legate a un’elevata assunzione di proteine alimentari, degli studi più recenti hanno esaminato la possibilità di aumentarne ulteriormente l’assunzione: In uno studio di un anno, condotto da Antonio et al, degli uomini allenati alla resistenza, che consumavano 2,51-3,32 g/kg/d al giorno di proteine, non mostravano delle misurazioni anormali dei lipidi nel sangue e nessuno effetto negativo sulla funzionalità epatica e renale.[5] Uno studio simile è stato fatto un anno prima, analizzando gli effetti negli uomini e nelle donne che consumano > 3 g/kg/d e ha mostrato dei risultati simili, senza effetti deleteri sui parametri metabolici del sangue.[6]

Per affrontare la preoccupazione riguardante la funzionalità renale, uno studio ha dimostrato una correlazione positiva tra il margine della creatinina e l’assunzione di proteine, suggerendo che una dieta a basso contenuto di proteine alimentari può, di per sé, diminuire la funzionalità renale.[2] Limitando le proteine alimentari, si è scoperto che la velocità di filtrazione glomerulare (GFR) diminuisce, mentre in coloro con una normale funzionalità renale vi è stato un aumento della GFR, legato agli aumenti di proteine alimentari.[2]


Fabbisogno di proteine durante la gravidanza

Una corretta alimentazione è essenziale per una gravidanza sana e cruciale per la riduzione degli effetti negativi. Non solo sono macro e micronutrienti necessari per lo sviluppo del feto, ma anche per la madre che deve mantenere un cuore sano, il flusso del sangue e la circolazione adeguata a supportare la placenta. [7] Noi sappiamo anche che molti nutrienti sono trasmessi dalla madre al bambino durante il periodo di allattamento, aumentando ulteriormente la necessità di una corretta composizione dei nutrienti nella dieta della madre. [7]

Il ruolo della proteina nei nostri organismi va oltre il semplice supporto muscolare. Oltre a fornire il supporto scheletrico e posturale, così come la resistenza, le proteine sono usate nei nostri corpi come enzimi per le reazioni metaboliche, come molecole di segnalazione all'interno e tra le cellule e per altre funzioni come legare e trasportare gli ormoni nel nostro sangue. Le proteine alimentari sono particolarmente importanti soprattutto in gravidanza, per ridurre il rischio di basso peso dei neonati alla nascita, che può determinare altre comorbidità infantili, come le malattie cardiovascolari, le malattie renali, le malattia ostruttiva delle vie respiratorie e l’obesità, più tardi nella vita. [7]

Il nostro valore stimato attuale, per la dose giornaliera raccomandata per l’assunzione di proteine durante la gravidanza, è tra 1,22 g/kg/d e 1,52 g/kg/d, con il maggiore apporto richiesto in tarda gestazione. In media, ciò equivale a 79-108 g di proteine al giorno. [7] Questo è supportato da altri studi che dimostrano che le donne che hanno consumato 100 g di proteine di alta qualità al giorno, hanno avuto migliori esiti in gravidanza, misurati dalla ridotta incidenza di un basso peso del neonato alla nascita.[7]


Requisiti proteici durante l'invecchiamento

Con l’avanzare dell’età, molti individui riscontrano una perdita muscolare e la debolezza. [2] In parte, può essere attribuito a una diminuzione dell'appetito e quindi a una diminuzione dell’apporto calorico giornaliero. Quello su cui dobbiamo prestare più attenzione è la composizione dei pasti, consigliando cracker, pane bianco e altri prodotti da forno a basso contenuto di carboidrati e aumentando l’assunzione delle proteine di alta qualità, standardizzate per il contenuto di leucina.

Oltre a stimolare la sintesi proteica, la leucina ha dimostrato di prevenire la perdita di massa muscolare. [8] Questo è particolarmente importante in coloro che sono a rischio o soffrono di sarcopenia.[3]

In particolare, uno studio ha dimostrato che l’assunzione di 20 g di proteine di siero di latte, con 2,8 g di leucina, combinati a 800 UI di vitamina D e a un allenamento di resistenza (tre volte a settimana), sono in grado di preservare la massa muscolare. [8] Questo protocollo è stato seguito negli anziani adulti obesi che stavano cercando di perdere peso. Mentre incoraggiamo coloro che sono obesi a perdere peso per una salute ottimale, che comprende la funzionalità ormonale, la salute cardiovascolare e il diabete di tipo inverso 2, dobbiamo ricordare che ottenendo una qualsiasi perdita di peso, rischiamo di perdere la massa muscolare. Accelerando lo sviluppo della sarcopenia, aumentano anche la debolezza e il rischio di cadute. Correggendo per questi cambiamenti nella composizione del corpo, preservando la massa muscolare e diminuendo la massa grassa, possiamo ridurre al minimo il rischio di lesioni secondarie, migliorando l’indipendenza e le attività quotidiane della popolazione anziana. [3][8]


Protein Requirements - What Is Required for Optimal Health?
Conclusioni

Sebbene alcuni operatori sanitari esitino a raccomandare una maggiore assunzione di proteine (o le sconsigliano del tutto), non vi è alcuna prova attendibile a supporto di queste preoccupazioni.[2] Diversi studi si sono concentrati sui cambiamenti metabolici che si ottengono con una maggiore assunzione di proteine, tra cui la funzionalità renale ed epatica, e hanno concluso che non si verificano degli effetti negativi con delle diete con un elevato apporto proteico, negli adulti con una funzione epatica e renale altrimenti normali.

Ora comprendiamo l’importanza e il beneficio dell’aggiunta delle proteine e della leucina, specialmente negli anziani adulti, per prevenire la perdita muscolare e la debolezza legate all’età. [2][3] Inoltre, i nostri attuali obiettivi raccomandati non tengono conto dell'aumentato del fabbisogno durante la gravidanza. Per quanto riguarda la quantità di proteine da consumare quotidianamente, un intervallo di assunzione pari a 1,2-1,6 g/kg/d è un obiettivo più ideale, per ottenere dei risultati di salute ottimali. [2][7]