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Endometriosi - Approcci Naturopatici

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Endometriosi - Approcci Naturopatici

by Dr. Sarah King ND

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Endometriosi  - Approcci Naturopatici


Introduction

L’endometriosi è un disturbo caratterizzato dalla presenza di tessuto endometriale in punti del corpo fuori dall’utero. Queste lesioni del tessuto rispondono a stimoli ormonali, come estrogeni, e possono essere la causa di estremo dolore pelvico per molte donne. Ci sono molti diversi stadi e gravità della patologia: più comunemente le donne riscontrano dismenorrea del ciclo (mestruazioni dolorose o crampi mestruali), dispareunia (dolore durante il rapporto), dischezia (defecazione dolorosa), e/o dolore pelvico cronico non collegato al ciclo. In altri casi certe donne possono avere sintomi minori o nulli, a seconda della misura, localizzazione e profondità delle lesioni endometriche.

Mentre l’esatta patofisiologia dell’endometriosi non è stata ancora confermata, ci sono molte teorie e meccanismi di infiammazione che possono spiegare la progressione del disturbo. Abbiamo identificato diversi meccanismi per la migrazione delle cellule endometriali, come anche per la loro sopravvivenza e proliferazione.

La teoria di Sampson è una delle teorie più datate e maggiormente accettate per descrivere come il tessuto endometriale sia capace di staccarsi dall’utero e dalle aree circostanti. Descrive come le mestruazioni retrograde possano causare la migrazione delle cellule endometriali: il tessuto endometriale che muta durante le mestruazioni si sposta tramite le tube di Falloppio e si impianta sulle superfici delle ovaie, o da qualche altra parte nella cavità pelvica. Questo è importante dato che la maggioranza delle donne sperimenta una certa quantità di flusso retrogrado, ma solo alcune – circa il 10% - sviluppa l’endometriosi (1). Quindi devono esserci altri fattori coinvolti che assicurano la sopravvivenza e proliferazione di questo tessuto estraneo.

Sostegno alla teoria delle mestruazioni retrograde può trovarsi anche nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC). La MTC suggerisce che il flusso dovrebbe spostarsi verso il basso e che i rapporti durante le mestruazioni impedirebbero tale movimento e influenzerebbero lo scorrimento ‘verso l’alto’ del tessuto staccato (2). Nella MTC questo è uno dei principali fattori che contribuiscono alla dismenorrea, come anche alla stagnazione del sangue.

La teoria di Meyer suggerisce che l’estrogeno in eccesso induca la metaplasia delle cellule celomatiche. Dato che l’endometrio, la superficie ovarica e il peritoneo condividono tutti lo stesso precursore embriologico, le cellule endometriali potrebbero trovarsi in queste diverse aree del corpo a causa di una anormale differenziazione cellulare.

Una terza teoria, la teoria di Halban, è che le cellule endometriali siano capaci di diffondersi usando i canali vascolari o linfatici, permettendo al tessuto endometriale di allargarsi a multiple aree distanti dall’utero.

La migrazione delle cellule endometriali ectopiche è solo il primo passo nella progressione dell’endometriosi. Le cellule devono riuscire a sopravvivere, impiantarsi e proliferare nel loro nuovo ambiente. Diversi meccanismi sono stati ricercati e pare che il sistema immunitario e l’infiammazione sostengano entrambi un importante ruolo.

Le cellule nel tessuto endometriale staccatosi durante le mestruazioni subiscono generalmente l’apoptosi e morte cellulare. Ad ogni modo le cellule ectopiche nell’endometriosi sembrano sfuggire a questo processo (3). Si è visto che il fluido peritoneale nelle donne con endometriosi contiene fattori della crescita, citochine e livelli particolarmente alti di cellule T regolatrici. Tutti questi fattori possono favorire la sopravvivenza delle cellule e promuovere i processi infiammatori (3). Quindi non solo le cellule endometriche scampano alla distruzione per mezzo del sistema immunitario, ma questo processo di attaccarsi alle strutture circostanti può contribuire all’infiammazione connessa al dolore pelvico (1) (4).


Endometriosi  - Approcci Naturopatici
Cure Mediche Comuni

La gestione del dolore è un obiettivo primario nel trattamento, dato che tende ad essere il sintomo prevalente e più comune dell’endometriosi. La medicina occidentale si approccia a questo in un paio di modi diversi. Di solito i farmaci anti-infiammatori non-steroidei (FANS) come il naprossene vengono prescritti per il dolore acuto. Sebbene utili a breve termine, non è consigliabile assumere FANS su base regolare. Nel 2015 la FSA ha intensificato gli avvertimenti sull’utilizzo regolare (anche solo per una settimana) dei FANS a causa di un aumentato rischio di attacco di cuore, infarto e morte (5).

Per questo motivo, come anche per altri, molti specialisti medici consiglieranno ai pazienti di iniziare una terapia ormonale per diminuire l’ingenza delle lesioni, ridurre il dolore e prevenire la crescita di qualsiasi nuova lesione (4). Le terapie ormonali includono i contraccettivi ad assunzione orale con sola progestina, i sistemi intrauterini a rilascio di levonorgestrel (LRIS) e le iniezioni di acetato di medossiprogesterone (MPA).

La laparoscopia è una procedura di routine per donne con sospetta endometriosi. Sfruttando l’indagine e biopsia del tessuto, si presenta come il procedimento migliore per la diagnosi dell’endometriosi. Per evitare di sottoporsi a un secondo immediato processo, i chirurghi spesso rimuovono le lesioni che possono essere isolate con sicurezza durante la laparoscopia di indagine. L’escissione di lesioni condurrà a minore dolore pelvico ciclico e non ciclico, e a un minore tasso di lesioni endometriche (3).


Cure Naturopatiche

La complessità dell’endometriosi richiede un approccio multidisciplinare alla cura. In aggiunta a un trattamento ginecologico, le pazienti potrebbero aver bisogno di cercare consiglio e gestione da parte di altri specialisti, come endocrinologhi della riproduzione, oncologi, immunologi e medici naturopati. I nostri obiettivi nella medicina naturopatica sono quelli di affrontare l’infiammazione, regolare il sistema immunitario e assicurare un’appropriata disintossicazione del fegato per promuovere un salutare metabolismo estrogeno. Queste cure alternative giocano un grosso ruolo per le pazienti che sono incapaci di fare uso di una terapia ormonale a causa di effetti collaterali dovuti a intolleranza, come anche per quelle che intendono concepire in un futuro prossimo.

Regolazione e pulizia dagli estrogeni

L’endometriosi, essendo fortemente dipendente dagli estrogeni, richiede come parte della cura i metaboliti che fanno pulizia dell’estrogeno. Promuovere la funzione sana del fegato può avere un grosso impatto sulla regressione e prevenzione delle lesioni endometriche. L’indolo-3-carbinolo (I3C) è un fitochimico che si trova in molte verdure, come nei broccoli, e che ha natura non solo anti cancerogena, ma promuove risposte anti-estrogene. L’I3C e il 3,3’-diindolimetano (DIM), uno dei suoi derivati, aiutano entrambi a promuovere la Fase I e la Fase II dei passaggi di disintossicazione nel fegato per aiutare a regolare i livelli di estrogeno.

Influenze Ambientali

È responsabilità del fegato spezzare, legare e rimuovere le tossine nei nostri corpi. La nostra esposizione ai prodotti chimici e alle tossine è inevitabile, ma possiamo aiutare a prevenire la loro influenza sul nostro equilibrio ormonale evitando gli xenoestrogeni e altri prodotti chimici che bloccano le ghiandole endocrine. Questi prodotti chimici sintetici e composti si trovano nelle nostre plastiche, nei prodotti per il corpo, negli shampoo, in trucchi, cibi, plastiche e solventi.

Ci sono molte correlazioni tra l’esposizione alla diossina e l’endometriosi, come anche l’aumento di siero bisfenolo A (BPA) e bisfenolo B (BPB) (6). Con l’estrogeno che ha un’influenza sostanziale sulla patofisiologia e sul quadro sintomatico dell’endometriosi, le donne non dovrebbero sottovalutare queste correlazioni.

Ridurre l’esposizione può diminuire il rischio di molti squilibri ormonali. È sempre importante leggere le etichette e cercare di evitare i seguenti prodotti chimici e sostanze:

   Cura del corpo e Igiene:

  • Parabeni (compresi metiparabene, etilparabene, propilparabene e butilparabene)
  • Fragranze o Profumi che non siano oli essenziali
  • Smalto per unghie e detergenti per smalto
  • Tamponi convenzionali. Si è scoperto che i tamponi contengono diossine che possono bloccare la funzione ormonale. Optate invece per prodotti sanitari in cotone biologico o assorbenti in cotone riutilizzabile/lavabile
  • Plastiche
  • Bisfenolo A (BPA). Il BPA può anche essere trovato ai bordi di prodotti di cibo in scatola.
  • Ftalati
  • Evitate sempre i contenitori in plastica per microonde
  • Evitate l’uso di bottiglie in plastica per l’acqua. L’esposizione al calore (che può verificarsi non solo a casa, ma in auto o in altre condizioni) promuove la lisciviazione di tossine dalla plastica all’acqua.
Endometriosis - Naturopathic Approaches

Cibi

  • Coloranti per cibo come il rosso FD&C Red #3.
  • Idrossianisolo butilato (BHA), spesso trovato in cibo confezionato e in condimenti.
  • Limitare o eliminare i prodotti caseari e scegliere i prodotti di animali privi di ormoni quando possibile.
  • Cercare di scegliere prodotti biologici quando possibile per limitare l’esposizione ai pesticidi ed erbicidi, e/o lavare accuratamente la frutta e la verdura prima del consumo.


Nutrimento e Disintossicazione del Fegato

Nutrire i nostri corpi con cibi che forniscano nutrienti chiave, enzimi e proteine può fortemente influenzare l’abilità di spezzare le tossine ed eliminarle. Verdure come broccoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo e cavolo riccio aiutano tutti a promuovere le Fasi I e II nei passaggi di disintossicazione del fegato.

In aggiunta al fegato, il metabolismo estrogeno è anche regolato dal nostro macrobiota intestino. Questi batteri hanno il ruolo di prevenire il rilascio di tossine nel corpo come anche di influenzare la regolazione del sistema immunitario e l’infiammazione. L’integrazione con un probiotico e una dieta ricca di fibre derivate da verdure potrà pure promuovere una sana flora dell’intestino.

Il calcio-D-glucarato naturalmente si trova in frutta come mele e uva e gioca un ruolo chiave nell’evitare che le tossine vengano slegate e rilasciate nel corpo. Questi frutti, combinati con la famiglia delle verdure Brassica di cui sopra, sono solo alcuni dei modi per sostenere il salutare metabolismo ormonale per mezzo del cibo.

Anti-infiammatori and Antiossidanti per il Sollievo dal Dolore

I grassi contenuti nel cibo aiutano a contribuire alla produzione di ormoni, e regolare i processi infiammatori. Passare da un rapporto più alto di acidi grassi Omega-3 agli acidi grassi Omega-6 può promuovere la sopravvivenza delle cellule endometriali. Si è visto che gli acidi grassi Omega-3 impediscono la sopravvivenza delle cellule endometriali (7). All’inverso si è visto che un aumento nel rapporto di Omega-6-Omega-3 ha portato a un aumento del dolore pelvico associato all’endometriosi (8).

L’integrazione con acidi grassi Omega-3 potrebbe essere valida, comunque possiamo sempre promuovere un sano equilibrio di acidi grassi includendo cibi più ricchi di Omega-3 nella nostra dieta ed evitando il troppo alto consumo di cibi contenenti Omega-6. Oli con alti livelli di acidi grassi Omega-6 includono l’olio di mais, l’olio di semi d’uva, l’olio di semi di soia, l’olio di girasole e l’ “olio vegetale”, che è spesso a base di mais. I grassi sani nella dieta dovrebbero consistere in:

  • Avocado e olio di avocado
  • Noci e mandorle
  • Semi, inclusi lino e zucca
  • Pesce come salmone, sardine, trota e sgombro
  • Olio di olive, olio di semi di canapa e olio di cartamo
  • Olio di noce di cocco e latte di cocco.

La curcuma è un potente anti-infiammatorio ed è stato mostrato recentemente quanto promuova la regressione di lesioni endometriche. Uno studio ha mostrato che la curcuma può ridurre il livello di estrogeno nelle cellule endometriche e bloccare la loro crescita (9). La curcuma abbassa anche l’adesione delle cellule alle molecole e blocca il rilascio di citochine infiammatorie (10).

Il fluido peritoneale delle donne con endometriosi contiene un più basso livello di antiossidanti e un aumento nei segnalatori di stress ossidativo (11). Integrare con vitamina C e vitamina E può fornire il sostegno antiossidante alle più basse citochine infiammatorie, e si è mostrato che riduce il dolore pelvico cronico (11).

Agopuntura per il Dolore Endometriale e Regolazione del Ciclo

L’agopuntura viene utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese da migliaia di anni. Si è mostrato che le cure vanno ad agire sul sistema nervoso autonomo, regolando la pressione del sangue e il sistema immunitario come anche gestendo il dolore con il suoi effetti analgesici (10).

Gli studi sull’agopuntura come cura hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre il dolore pelvico associato all’endometriosi (12). Le controindicazione ai farmaci o gli effetti collaterali possono influenzare l’abilità del paziente a continuare certe cure e quindi l’agopuntura può servire come vitale opzione di cura per pazienti con tenue o moderato dolore pelvico.

Le cure con l’agopuntura sono state anche usate per calmare i nervi e servono come applicazione per la riduzione dello stress. Molti punti dell’agopuntura usati per “Calmare la Mente” sono tipicamente inclusi nei protocolli di trattamento, il che può ricoprire un certo ruolo nell’esperienza del paziente e nella gestione della malattia.


Conclusioni

Nel complesso, ci sono molte diverse opzioni e terapie per assistere nella gestione del dolore e nella regressione delle lesioni endometriche. Dato che l’endometriosi è un disturbo multi-fattoriale, i piani di cura dovrebbero rivolgersi a diverse aree di preoccupazione, come la fertilità, l’equilibrio estrogeno, la gestione del dolore, la regressione delle lesioni e la prevenzione di nuove lesioni. Ogni caso di endometriosi varia dato che ci sono molti stadi e gravità del disturbo, quindi è importante rivedere le opzioni di cura con diversi specialisti. A parte la cura, è essenziale sostenere il corpo per mezzo dell’assunzione di verdure, una diminuzione della quantità di formaggi e di carne rossa ed evitando i prodotti chimici che bloccano le ghiandole endocrine.