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Prevenzione e gestione delle infezioni polmonari - Approcci naturopatici

Tanya Lee
HBSc, ND
https://www.tanyaleend.com
2 October 2014
Italiano

Prevenzione e gestione delle infezioni polmonari - Approcci naturopatici
by: Tanya Lee, H.BSc., N.D.

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Toronto, ON M6G 1K1


Health Centre of Milton
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Prevenzione e gestione delle infezioni polmonari - Approcci naturopatici




Introduzione alle infezioni respiratorie

Una delle patologie più comuni e tuttavia più ostinate che affliggono molti di noi sono le infezioni respiratorie, di cui le più comuni sono la bronchite acuta e la polmonite. Non solo sono destabilizzanti e dolorose da trattare al momento del contagio, ma spesso gli effetti dell'infezione perdurano nelle settimane successive. È stato riportato che la tosse associata a tali infezioni può durare fino a quattro settimane dopo l'infezione iniziale.[1] Sintomi comuni a tutte le infezioni sono febbre e stanchezza.

La bronchite acuta è causata da un'infiammazione dell'albero bronchiale — i tubi che portano l'aria che gonfia i polmoni. Se contraggono un'infezione, le vie bronchiali diventano più strette e si intasano di muco, rendendo difficile il passaggio d'aria nei polmoni. L'infiammazione causa inoltre lo spasmo di queste vie aeree, producendo una tosse fastidiosa e persistente che può essere secca o grassa. Sintomi caratteristici della bronchite includono: tosse grassa e spasmodica che può essere produttiva o non produttiva; affanno; e difficoltà a fare bei respiri pieni.[1] La bronchite acuta è causata normalmente da virus e raramente da batteri.[2]

La polmonite è invece un termine che descrive una condizione respiratoria tipicamente causata da un'infezione ai polmoni. Le cause della polmonite.possono essere diverse, ma i virus, come il virus della febbre, sono la causa più comune di infezione. La polmonite può però essere causata anche da batteri, più comunemente lo Streptococcus pneumoniae, che solitamente segue un'infezione virale — questo tipo di infezione è detta infezione batterica secondaria. I sintomi della polmonite possono essere simili alla bronchite, forse più severi, e possono generare una tosse produttiva con muco giallo, verde o con tracce ematiche.[3]

Attualmente il trattamento tipico prescritto per le infezioni respiratorie sono gli antibiotici. Tuttavia, è stato scoperto che ripetute dosi di antibiotici sono associate a infezioni ricorrenti e a un indebolimento del sistema immunitario, così come malattie associate ad altri tipi di microbi, come le infezioni da lieviti e da Clostridium difficile.[4, 5] A causa della natura virale della bronchite acuta, l'uso di antibiotici come trattamento è discutibile, e solleva domande sull'effettiva possibilità che gli effetti positivi di questa misura preventiva superino gli effetti negativi degli antibiotici sul sistema immunitario.[2] È necessario adottare interventi che rafforzino il sistema immunitario, provocando una riduzione della severità, durata e incidenza delle infezioni respiratorie e prevenendo allo stesso tempo le infezioni future. Nonostante la gente riporti un miglioramento in seguito all'uso di rimedi naturali per ridurre la severità e la durata delle malattie respiratorie, nella comunità scientifica c'è ancora poca evidenza a conferma di questi risultati positivi.


Probiotici e salute del sistema immunitario Probiotici e salute del sistema immunitario

Le pareti intestinali costituiscono la principale barriera e interazione tra il sistema immunitario e l'ambiente esterno. L'intestino ospita una grande porzione del nostro sistema immunitario, chiamata GALT (gut-associated lymphoid tissues, tessuto linfoide associato all'intestino), che determina fortemente la forza del nostro sistema immunitario. I probiotici influenzano il sistema immunitario fornendo una barriera protettiva costituita da batteri "buoni" che contrastano la crescita eccessiva di batteri "cattivi".[6] I motivi dello squilibrio dei batteri buoni possono essere associati a fattori attinenti allo stile di vita, come ad esempio una dieta povera. Tuttavia, l'uso ricorrente di antibiotici è una delle ragioni più comuni per cui la flora probiotica presenta uno stato di squilibrio o "disbiosi". Si è scoperto che molte condizioni connesse a uno squilibrio immunitario, come allergie, eczema, asma, e artrite reumatoide, per citarne alcune, sono associate a disbiosi.[7] I probiotici sono stati oggetto di ricerche estensive per i loro effetti positivi sul sistema immunitario, soprattuto in queste condizioni, favorendo l'immunoregolazione — l'equilibrio tra attività proinfiammatoria e antinfiammatoria.[7, 8] Sono stati dimostrati gli effetti equilibranti dei probiotici sul sistema immunitario nelle infezioni respiratorie acute. Studi hanno rilevato che l'integrazione quotidiana di probiotici è un metodo sicuro per ridurre la tosse e la durata del trattamento con antibiotici nei bambini, ed è emerso anche che essa riduce la severità, la lunghezza e il numero delle infezioni del tratto respiratorio negli adulti in salute durante la stagione invernale.[9,10,11] Dall'attuale evidenza scientifica emerge che i probiotici non sono associati a effetti collaterali negativi diffusi, o comunque possono produrre sintomi gastrointestinali molto lievi, come ad esempio gas gastrointestinali. [12] Il dosaggio dei probiotici varia a seconda dei casi. La dose standard di probiotici che i medici naturopati consigliano varia dai 5 ai 200 miliardi di unità formanti colonie al giorno.


Erbe specifiche per la tosse Erbe specifiche per la tosse

Ci sono una serie di erbe popolari usate per il trattamento delle infezioni associate alla bronchite acuta e alla polmonite. Alcune delle erbe più comuni che si trovano oggi nei preparati erboristici commerciali includono l'Echinacea spp., la goldenseal e il sambuco, tutte utilizzate per le loro proprietà antivirali e antimicrobiche. Riducendo la carica virale e batterica, queste erbe sono in grado di ridurre la durata e la severità dei sintomi associati alle infezioni, ma non hanno un effetto diretto sulla tosse. Diverse erbe vengono tradizionalmente usate per alleviare la tosse; il presente articolo ne descriverà alcune.


Farfara Farfara

La farfara (Tussilago farfara) è una pianta erbacea perenne che fa parte della famiglia delle Asteraceae. I suoi fiori sono utilizzati da tempo in Cina per i loro effetti benefici sul sistema respiratorio. La farfara ha dimostrato di avere proprietà antispasmodiche, antimicrobiche, antinfiammatorie e lenitive, che la rendono utile per il trattamento della tosse irritante associata a bronchite, asma e polmonite.[13] È stata anche tradizionalmente impiegata per il trattamento della tubercolosi. Quest’uso tradizionale della farfara ha innescato studi preliminari che hanno esaminato le proprietà biochimiche in grado di spiegare i suoi effetti positivi sui disturbi polmonari. Uno studio in vitro eseguito da Zhao et al. ha rilevato che un ampio numero di costituenti che si trovano nella farfara mostra proprietà antitubercolari,[14] mentre un altro studio ha scoperto che il contenuto estremamente alto di flavonoidi della farfara può spiegare le sue proprietà antinfiammatorie generali.[15] Nelle sue foglie è stato riscontrato un elevato contenuto di zinco, che potrebbe inoltre contribuire alle sue capacità antinfiammatorie e immunostimolanti.[13, 15] Tuttavia, la farfara contiene alcuni costituenti detti alcaloidi pirrolizidinici, noti per i loro effetti dannosi sul fegato e la possibile promozione del cancro.[13] Si raccomanda perciò di non utilizzare la farfare per lunghi periodi di tempo e si invita caldamente a consultare un medico che conosca tale erba prima del suo utilizzo.


Timo

Il timo (Thymus vulgaris) è un'erba culinaria che fa parte della famiglia delle liamaceae, le cui foglie e i cui fiori sono stati tradizionalmente impiegati per trattare la tosse spasmodica. In passato era tradizione somministrare infusi di timo dolcificati con il miele a chi era affetto da bronchite, tosse affannosa, mal di gola e congestione.[16] La ragione dei suoi eccellenti effetti sulla tosse può essere attribuita alle sue proprietà antispasmodiche ed espettoranti.[13] Un trial in doppio cieco, controllato con placebo ha rilevato che uno sciroppo contenente timo e foglie di edera ha ridotto significativamente gli attacchi di tosse del 50% entro il secondo giorno di trattamento in adulti affetti da bronchite acuta con almeno 10 attacchi di tosse in un giorno.[17] Il principale principio attivo del timo è l'olio volatile timolo, che è stato oggetto di lode sia per i suoi effetti antispasmodici sulla trachea, sia per le sue proprietà antimicrobiche contro diversi batteri, inclusa la Salmonella hyphimurium, lo Staphylococcus spp.,e sette ceppi di batteri gram-positivi e batteri gram-negativi.[16] Le proprietà antimicrobiche e antispasmodiche potrebbero comprovare l'estrema utilità del timo nella polmonite batterica. Non è stata riscontrata alcuna controindicazione o interazione tra erba e farmaci dovuta al timo.[13, 16] Gli effetti collaterali del timo sono rari, tuttavia è stato collegato alla dermatite allergica tramite l'esame dello skin-patch, e all'asma occupazionale tramite prove di inalazione.[16]


Verbasco Verbasco

Il verbasco (Verbascum thapsus) è una pianta biennale nativa dell'Europa e dell'Asia. Fa parte della famiglia delle scrophulariaceae e le sue grandi proprietà per il trattamento e la cura del tratto respiratorio ne hanno aperto la strada come erba medicinale in Nord America, soprattutto per la tosse irritante con congestione bronchiale.[18] Le foglie e i fiori sono tati impiegati tradizionalmente per disturbi respiratori, a causa del loro effetto tonificante sulle membrane mucose del tratto respiratorio inferiore. Le qualità emollienti, in grado di lenire le vie respiratorie irritate, sono attribuite al suo elevato contenuto di polissaccaridi, mentre la saponina stimola la produzione di liquidi che possono aiutare ad espettorare i muchi densi.[13] Il verbasco ha rivelato di avere anche proprietà anticatarrali che la rendono un erba eccellente quando la tosse persiste dopo l'infezione.[16] Gli effetti antinfiammatori sono esercitati dai glicosidi iridoidi, che consentono la guarigione delle membrane mucose. Il verbasco riduce inoltre il dolore al petto e può calmare la tosse spasmodica.[13, 18] Queste proprietà rendono il verbasco utile soprattutto nel trattamento della bronchite associata a tosse secca, dura e spasmodica accompagnata da dolore.[13] Studi in vitro hanno dimostrato che il verbasco possiede anche caratteristiche antivirali, suggerendo la sua possibile utilità in condizioni respiratore indotte da virus.[19, 20] Non sono state riscontrate interazioni con i farmaci per quest'erba, ed è generalmente considerata sicura se utilizzata secondo le indicazioni.[13]


Discussione

Le infezioni acute del tratto respiratorio sono estremamente comuni nella nostra società. Queste infezioni, solitamente causate da un'infezione virale, una condizione autolimitante, possono progredire in condizioni batteriche secondarie o causare sintomi duraturi come la tosse persistente. Sebbene il trattamento tipico per queste condizioni consista in antibiotici, questi possono produrre risultati inefficaci, come nelle infezioni virali, o possono indebolire il sistema immunitario, rendendolo suscettibile ad altre infezioni anche più gravi. È importante perciò utilizzare trattamenti che non solo rendano il nostro sistema immunitario resiliente contro le infezioni, ma che possano ridurre la severità e la durata di tali infezioni, ad esempio tramite l'uso di integratori con probiotici. Esistono diverse erbe utilizzate tradizionalmente che possiedono non solo azioni antivirali e antibatteriche per combattere le infezioni, ma che hanno anche proprietà utili per alleviare la tosse e lenire il tratto respiratorio, come ad esempio la farfara, il verbasco e il timo. Vi è la necessità di ulteriori studi che confermino questi effetti; tuttavia, l'uso tradizionale di queste erbe, insieme alla loro bassa tossicità e ai pochi effetti collaterali, le rendono ottime opzioni complementari per aiutare ad alleviare i sintomi associati alle infezioni respiratorie acute.