Salta al contenuto principale

Sindrome del colon irritabile

Italiano

Sindrome del colon irritabile: Il Dis-aggrovigliamento, una condizione multifattoriale
By: Heidi Fritz MA, ND
Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON L7E1C7
www.boltonnaturopathic.ca
info@boltonnaturopathic.ca


Parte I: Che cosa è la sindrome del colon irritabile?




Parte I: Che cosa è la sindrome del colon irritabile?

La sindrome del colon irritabile (IBS) è una patologia sempre più comune dell’apparato digestivo, colpisce fino al 20% della popolazione.(1, 2) L’IBS è complesso nelle sue manifestazioni, con sintomi mutevoli da persona a persona, e può manifestarsi con uno o più dei seguenti sintomi: gonfiore addominale, diarrea, stipsi, dolori addominali e crampi.(1) Non è raro che l’ IBS si manifesta in maniera discontinua; a volte la sindrome regredisce altre volte evolve, fino a riprendere. Anche se l’IBS non è una malattia mortale, essa ostacola la normale funzionalità e qualità di vita connessa alla salute e può avere un impatto serio, sulla capacità di eseguire delle attività quotidiane. L’IBS influisce sull'aumento dei costi di della assistenza sanitaria, che comporta più ricoveri e prestazioni da lavoro.(1, 3) Molti pazienti con sintomi di IBS cercano rimedi naturali, e vi sono studi che suggeriscono che le opzioni di trattamento naturale possono apportare dei benefici.

Prima, nel diagnosticare l’IBS si procedeva con la "diagnosi ad esclusione", il che significava che ogni altra malattia doveva essere esclusa prima che il nome "IBS" poteva essere presa in considerazione. Questo ha portato a troppe diagnosi inutili e complicate. Recentemente, presso l’Università di Roma III, sono stati adottati dei criteri di ricerca per la diagnosi dei IBS. Secondo Roma III, l’IBS può essere diagnosticata quando, il dolore o fastidio addominale persiste per oltre sei mesi, con sintomi che si manifestano almeno tre giorni alla settimana negli ultimi tre mesi. Il dolore o fastidio addominale deve essere associato a due delle seguenti condizioni: 1) Miglioramento quando avviene la defecazione; 2) il momento scatenante è associato con variazione di frequenza delle feci; 3) il momento scatenante è associato con il cambiamento della forma (aspetto) delle feci.(1) Altri sintomi che possono manifestarsi sono : gonfiore, aumento o diminuzione di frequenza dei movimenti intestinali (meno di 3x/wk o superiore a 3x/d), muco nelle feci, o anormale consistenza delle feci.

I sintomi che escludono una connessione con l’IBS sono i seguenti: età oltre 50 anni, una breve storia di avvisaglie, perdita di peso, emorragia rettale, e mancanza di ferro o anemia. Questi sintomi, possono indicare malattie più gravi, quali il cancro del colon-retto, e quindi dovranno ricevere un'ulteriore valutazione.

Inoltre, l’IBS è classificata in tre gruppi principali: diarrea dominante (IBS-D); stipsi dominante (IBS-C); misti sottotipo (IBS-M).(1)

La ricerca sull’IBS sta crescendo, rapidamente, in questa condizione di consapevolezza. Appare sempre più che l’IBS è una patologa multifattoriale, con funzione di barriera intestinale compromessa e/o lo squilibrio della flora intestinale, ritmo circadiano irregolare dovuto ai turni di lavoro e livelli elevati di stress psicologico. Tutti questi fattori possono potenzialmente influire sul corso di IBS. Questi fattori e l’approccio naturale nella gestione delle IBS saranno discussi nelle prossime parti di questa serie.



Sindrome del colon irritabile: Il Dis-aggrovigliamento, una condizione multifattoriale

Parte II: La funzione della barriera intestinale e l’IBS
Heidi Fritz MA, ND
Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON L7E1C7
www.boltonnaturopathic.ca
info@boltonnaturopathic.ca


Parte II: La funzione della barriera intestinale e l’IBS

Nella prima parte abbiamo esaminato le informazioni generali su cosa è l’IBS. In questa sezione discuteremo l'importanza dell’impatto della funzione intestinale come barriera sull'IBS. Esistono molti esami, che,indicano sulle persone affette da IBS, che la funzione della barriera intestinale è alterata e vi è un aumento di permeabilità intestinale.

In concreto, una delle funzioni dell'intestino è quella di separare le parti di cibo semi-digerito all'interno dell'intestino, dai vasi sanguigni che si trovano dall’altra parte dell'intestino. Le pareti dell’intestino sono rivestite da cellule specializzate, unite fittamente tra loro in modo che non vi siano "vuoti" tra le cellule. Solo le molecole propriamente digerite possono attraversare le pareti intestinali e raggiungere il flusso sanguigno. Le cellule permettono ad alcune particelle di attraversare le pareti intestinali attraverso i recettori specifici presenti sulla superficie cellulare ed alcune piccole molecole di grasso possono diffondersi attraverso la membrana cellulare. In entrambi i casi, comunque, alle particelle più grandi non è concesso la permeazione. Quando le cellule non sono fittamente unite per un malfunzionamento, le particelle di cibo, a cui normalmente non consentite l’attraversamento, possono difatti passare dall'intestino al flusso sanguigno. Questo può portare ad una reazione immunitaria della mucosa e a una infiammazione. Ne consegue che l’integrità del funzionamento intestinale può peggiorare e la sensibilità al dolore potrebbe aumentare.(1)

Un termine che è stato a lungo utilizzato dai naturopati per descrivere questo fenomeno è chiamato "leaky gut" o "leaky gut syndrome", sindrome del gocciolamento intestinale. Studi recenti sostengono il legame tra il gocciolamento intestinale e l’IBS. Una ricerca recente ha esaminato le funzioni della barriera intestinale e si è rilevato che i pazienti affetti da IBS evidenziavano cellule intestinali poste in maniera meno fitte. Il numero degli spazi per numero di cellule è stato chiamato "gap density". I Pazienti sani presentano un gap di 6 spazi per ogni 1.000 cellule, mentre i pazienti affetti da IBS presentano un gap di 32 spazi per 1.000 cellule, un valore di 5 volte superiore.(3) In un altro studio, i pazienti affetti da IBS-C (stipsi) sono risultati con una permeabilità sotto dimensionata dell'intestino tenue mentre i pazienti affetti da IBS-D (diarrea) presentavano una aumento della permeabilità nell'intestino crasso.(4) Questa permeabilità intestinale alterata è accompagnata da una attivazione del sistema immunitario, con incremento nella mucosa di cellule immunocompetenti che infiltrano la parete d’organo, e che sono rappresentati dai mastociti. Queste cellule mediano l’ipersensibilità e le reazioni allergiche. Una ricerca ha rilevato che la gravità dell’IBS, è correlata con la presenza di un incremento nella permeabilità intestinale e nel numero delle cellule mastociti presenti nelle mucosi.(5)

Al momento si svolgono molti studi sui probiotici, in quanto presentano una grande potenzialità nel riparare la funzione di permeabilità intestinale. I probiotici modulano la reattività del sistema immunitario e possono contribuire a riparare l’integrità del funzionamento intestinale .(6) I primi studi sull'uomo suggeriscono che la somministrazione dei probiotici può aiutare a ristabilire la normale permeabilità intestinale.(7) Uno studio ha rilevato che i probiotici miglioravano la permeabilità dell’intestino tenue e la diminuzione dei sintomi IBS.(7) Simile risultati, sono stati documentati nei bambini con dolori addominali, dove i probiotici hanno migliorato la permeabilità intestinale e hanno portato ad una diminuzione di frequenza e di gravità del dolore addominale.(8)

Di proseguo si esaminerà il ruolo del lavoro a turni e dello stress psicologico sui sintomi della IBS.



Sindrome del colon irritabile: Il Dis-aggrovigliamento, una condizione multifattoriale

Parte III: Servizio continuo o a turni, Stress, e IBS
Heidi Fritz MA, ND
Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON L7E1C7
www.boltonnaturopathic.ca
info@boltonnaturopathic.ca


Parte III: Servizio continuo o a turni, Stress, e IBS

Nella seconda parte, abbiamo discusso dell'importanza della funzione della barriera intestinale nell’IBS. Questo può essere regolato da influenze locali come la microflora intestinale, nonché da influenze più distanti. Molto è stato scritto sul ruolo “dell’asse intestino-cervello” (gut-brain axis) nell’IBS, ed in altre patologie .(1, 2) Le parti III e IV discutono l'impatto del sistema nervoso sull’IBS.

In poche parole, il concetto di "gut-brain axis" significa che, il sistema nervoso centrale (cervello), influenza potentemente la funzione intestinale, e viceversa. Infatti, oltre al sistema nervoso centrale, il corpo ha una sua propria divisione del sistema nervoso che controlla l'intestino, è si chiama sistema nervoso enterico (ENS).(1) L'ENS, ad esempio, controlla il ritmo delle contrazioni peristaltiche 24 ore su 24. Queste contrazioni sono responsabili per lo spostamento del cibo lungo il tratto intestinale e assicurano la regolare motilità intestinale.(3) L'intestino produce anche grandi quantità di sostanze chimiche, denominate " neurotrasmettitori di segnalazione ,che vengono di solito associate all’umore ed ,ad altre attività cerebrali, come la serotonina e la melatonina.(1) In armonia con l’asse intestino-cervello , i fattori che influiscono sull'umore e l’attività del cervello, come lo stress e l’ alterato ritmo circadiano, sono anche strettamente collegati con la funzione intestinale.

Il Ritmo Circadiano, si riferisce all’orologio interno degli esseri umani, che è regolato dall'ormone denominato melatonina.(4) Mentre, la maggior parte delle persone pensano a questo orologio, in termini di sonno e veglia, molte altre funzioni corporali seguono un ritmo giornaliero, incluso la secrezione di molti ormoni , come il cortisolo.(5, 6) In realtà, l'importanza del sonno è ormai sempre più largamente riconosciuta, per le numerose ripercussioni sulla salute umana, come il legame tra l’insonnia e il diabete, l’ipertensione, l’obesità e il tumore al seno.(7-10)

Studi eseguiti sugli infermieri, hanno dimostrato che, i turni di notte fanno aumentare il rischio di IBS.(11) Un sondaggio ha riscontrato, che gli infermieri che seguivano una rotazione dei turni presentavano una maggiore prevalenza di IBS rispetto a chi lavorava con turno unico (il 48% contro il 31%) nonché, il dolore addominale era maggiore nei primi, rispetto al turno unico (l’81% contro il 54%).(11) Tutto ciò non sorprende, dato che la presenza di luce-nella-notte, spezza la produzione di melatonina notturna;(12) e che la melatonina è attiva in una regolare funzione intestinale, tra cui le contrazioni peristaltiche, nonché nella protezione dell’integrità della parete intestinale.(3) Parecchi studi hanno dimostrato che la somministrazione di melatonina, può aiutare a ridurre i sintomi di IBS compreso il dolore.(13, 14)

La somministrazione di melatonina in pazienti con IBS è servita a ridurre l'intensità del dolore agli organi ed il gonfiore addominale del 70 %, ed infine a diminuire la stipsi del 50 %.(15) Un altro studio ha rilevato un beneficio sui sintomi dal punto di vista globale, infatti l’ 88% dei pazienti hanno riportato miglioramenti da lieve ad eccellente dei sintomi dell’IBS.(16) Questi miglioramenti sembrano essere indipendenti dagli effetti diretti del sonno o dell’ansia.(14)

Nella parte IV si discuterà l'influenza dello stress psicologico sui sintomi dell’IBS.



Sindrome del colon irritabile: Il Dis-aggrovigliamento, una condizione multifattoriale

Parte IV: L’asse intestino-cervello: Lo stress nell’IBS
Heidi Fritz MA, ND
Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON L7E1C7
www.boltonnaturopathic.ca
info@boltonnaturopathic.ca


Parte IV: L’asse intestino-cervello: Lo stress nell’IBS

Nella terza parte, abbiamo introdotto il concetto di " di asse intestino cervello", con particolare attenzione sul ritmo circadiano. Il cervello influenza l’attività intestinale, mediante comunicazione diretta, attraverso il sistema nervoso, nonché, mediante secrezione degli ormoni. Insieme alle interruzioni del ritmo circadiano, gli elevati livelli di stress psicologico possono aggravare l’IBS.(1, 2) Questo può avvenire attraverso gli effetti diretti sul sistema nervoso, come anche con effetti più generici, quali la qualità della digestione.

La divisione del sistema nervoso, che regola l’ involontarietà o l’ inconscio dell’attività corporea, è chiamato sistema nervoso autonomo (ANS).(3) Il sistema è suddiviso in sistema nervoso simpatico (SNS) e il sistema nervoso parasimpatico (PN), i quali si oppongono e si compensano a vicenda. Quando il corpo è sotto stress, il SNS interviene, questo porta alla risposta dettata dal meccanismo "lotta-o-fuggi”, dall’aumento della frequenza cardiaca, e deviazione del flusso del sangue dall'apparato digerente, al cuore ed ai grandi muscoli. Quando il corpo è rilassato, il PNS domina, promuovendo il passaggio del sangue verso gli organi dell'apparato digerente, e la secrezione degli enzimi digestivi, per facilitare la digestione. In condizioni di stress cronico, la digestione può diventare problematica, a causa della dominanza cronica del SNS. Per ovviare a questo problema, è importante sedersi, mangiare lentamente, e rilassarsi durante i pasti. Un altro modo per aiutare la digestione, è l'uso di erbe amare prima dei pasti, per preparare il sistema digestivo ad ingerire il cibo.

Un gran numero di esperimenti sugli esseri umani, hanno scoperto che, l'uso della particolare formula erboristica chiamata Iberogast, può aiutare a migliorare i sintomi di IBS.(4) Alcuni studi hanno rilevato che, queste erbe possono ridurre il dolore addominale, ridurre gli spasmi muscolari ed aumentare le secrezioni del tratto digerente.(4-6)

La gestione dello stress su base continuativa, è anche fondamentale per la gestione dell’IBS. I pazienti con IBS spesso soffrono di comorbidità, o contemporaneamente di condizioni connesse, come l’ansia e la depressione.(7, 8) è abbastanza comune che i sintomi dell’IBS si scatenino quando queste altre condizioni si aggravano.

Si è visto che lo stress in individui altrimenti sani sottoposti ad un intenso allenamento fisico, altera la funzione della barriera intestinale(9), probabilmente dovuto agli effetti dello stress sul cortisolo. Si pensa, che una risposta non idonea allo stress contribuisca a scatenare l’IBS attraverso vari meccanismi, tra cui una funzione alterata della barriera intestinale, i cambiamenti della flora intestinale, i cambiamenti nella motilità gastrointestinale e la secrezione della mucosa, la diminuzione del flusso sanguigno, ed infine una ridotta capacità di guarire e rimarginare i danni.(1, 2) E’ di fondamentale importanza per le persone affette da IBS, poter gestire in modo adeguato tale comorbidità, come anche intraprendere abitudini che possono aiutare a ridurre, e gestire efficacemente lo stress.

Uno studio ha riscontrato, ad esempio, che le donne affette da IBS avevano valori significativamente più alti di depressione e di ansia, rispetto alle donne sane.(10) I ricercatori ,hanno somministrato a queste donne l'erba di S. Giovanni, un antidepressivo, e si è visto che rispetto ai valori base, questa soluzione permetteva loro di gestire meglio lo stress basandosi sul sistema nervoso autonomo. Il trattamento con l'erba di S. Giovanni ha apportato miglioramenti significativi anche alla funzione gastrointestinale. Altri agenti naturali, che contribuiscono all’umore ed alla gestione dello stress sono le tecniche psicologiche, come, ad esempio, la pratica della consapevolezza e della mediazione possono migliorare i sintomi nei pazienti affetti da IBS.(11, 12)

Riassumendo le informazioni trattate in questa serie dimostrano chiaramente la natura multifattoriale dell’IBS. Tuttavia, l’evidenza relativa a questi fattori – la funzione della barriera intestinale, il ritmo circadiano, e lo stress – suggeriscono che, a seconda dei fattori all’opera in ogni singolo caso, l'utilizzo di alcuni gli agenti, può aiutare le persone affette da IBS, a controllare i sintomi in maniera naturale.