Salta al contenuto principale

Infezioni del tratto urinario

Italiano

Infezioni del tratto urinario
Trattamento in naturopatia

della Dott.ssa Amanda Ng, ND
www.amandangnd.com/





Che cosa è un'infezione delle vie urinarie? Urinary Tract Infections

Il tratto urinario è parte del sistema di escrezione che rimuove i rifiuti e i metaboliti inutili dal corpo, per mantenere l'omeostasi e l'equilibrio biochimico. Composto da reni, ureteri, vescica e uretra, il tratto urinario è percepito come sterile, fatta eccezione per l'uretra.

Un'infezione del tratto urinario (UTI) è un'infezione di una qualsiasi parte del sistema urinario. La maggior parte delle infezioni coinvolgono il tratto urinario inferiore, il quale comprende la vescica e l'uretra. A causa delle differenze anatomiche tra gli uomini e le donne, le donne hanno una maggiore tendenza a contrarre UTI rispetto agli uomini. Infatti, le donne canadesi effettuano circa 500.000 visite dai medici ogni anno a causa delle UTI.[1] Dato che l'uretra è più breve nelle donne rispetto agli uomini, i batteri possono raggiungere la vescica più facilmente nelle donne, perché hanno una distanza più corta attraverso cui viaggiare.[2] L'uretra è anche situata vicino all'ano o retto nelle donne, pertanto, i batteri dall'ano e del retto possono risalire facilmente dall'uretra e causare infezioni.[2]

In modo analogo a molte condizioni di salute, le UTI possono presentarsi in modo diverso da un individuo all'altro, ma ci sono segni caratteristici che puntano nella direzione di una UTI. I segni e i sintomi tipici di una UTI includono:[2]


Urinary Tract Infections Urinary Tract Infections
  • Sensazione di bruciore durante l'evacuazione;
  • Più frequente bisogno di evacuare rispetto al normale;
  • Si ha l'urgente bisogno di evacuare, ma non si è in grado di farlo;
  • Perdite o incontinenza;
  • Urina opaca, scura, maleodorante o sanguinosa; e
  • Sensazione di pressione o lieve dolore nella parte inferiore dell'addome.

Sintomi come nausea, dolori alla parte inferiore della schiena, febbre, brividi e la sensazione di malessere possono essere i segni di una più grave infezione renale, che richiede una maggiore attenzione medica immediata.[2]

Cause comuni

Più dell'80% delle UTI in individui sani sono causate da Escherichia coli uropatogeno (UPEC), con la parte rimanente dei casi causata da altri ceppi batterici quali Klebsiella pneumoniae, Streptococcus spp., Staphylococcus epidermidis, Pseudomonas aeruginosa e Enterococcus spp.[3][4] Questi vari ceppi di batteri possono essere parte della microflora umana, principalmente nel tratto gastrointestinale. Una volta all'interno del tratto urinario, i batteri colonizzano la vescica e possono anche salire nei reni attraverso gli ureteri.[5]

La diagnosi

Il gold standard per la diagnosi di una UTI è il rilevamento del patogeno in presenza di sintomi clinici.[6] La diagnosi di una UTI senza complicazioni comporta un'analisi chimica delle urine, mediante strisce reattive, che rivela risultati positivi della esterasi leucocitaria, il che determina la presenza di globuli bianchi nelle urine (piuria).[7:448-449] In aggiunta, la microscopia delle urine o l'urinocoltura possono essere utilizzate per identificare specificatamente il patogeno incriminato, nonché stimare il numero di cellule batteriche coinvolte.[7:448-449]

Trattamento convenzionale e naturopatico
Antibiotici

Gli antibiotici sono efficaci nel trattamento delle UTI e per la profilassi antibiotica a bassi dosaggi. I farmaci antibiotici, come MacroBid (nitrofurantoina) e Bactrim (trimetoprim/sulfametossazolo) sono più comunemente prescritti per il trattamento delle UTI, tipicamente che va da 7 a 10 giorni. Tuttavia, ci sono molteplici effetti collaterali associati con l'uso degli antibiotici, come i disturbi digestivi oppure il contributo all'aumento di batteri resistenti ai farmaci, quando vi è un uso eccessivo. I batteri resistenti ai farmaci sono diventati un problema di salute pubblica in continua crescita, pertanto, ridurre al minimo l'abuso di antibiotici e correggerne l'utilizzo sono dei fattori cruciali. Da una prospettiva naturopatica, le UTI senza complicazioni sono relativamente semplici da trattare, dal punto di vista nutrizionale, e di solito non necessitano di antibiotici. Tuttavia, quando i pazienti non riportano alcun miglioramento sintomatico dopo i trattamenti nutrizionali, dovrebbero rivolgersi a un medico per il trattamento antibiotico.[6]>

Bere più acqua

Sebbene la minzione possa essere problematica, quando si ha una UTI, è importante aumentare l'assunzione di acqua. Bere molta acqua aiuta a diluire le urine, il che si traduce nella minzione più frequente, che consente che i batteri vengano espulsi dal tratto urinario. Bere acqua per diluire le urine è anche un modo per privare i batteri di una nutrizione adeguata, riducendo al minimo la loro capacità di colonizzare il tratto urinario. Gli studi hanno dimostrato che vi è un rischio del 7% più alto per lo sviluppo di una UTI nelle persone che bevono meno di un litro di acqua al giorno, rispetto a coloro che bevono più di un litro al giorno.[8] In generale, l'aumento dell'assunzione di acqua ha dimostrato di ridurre il rischio di UTI del 45% per la popolazione generale e del 33% per coloro che hanno sperimentato UTI recidive.[9]

Mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon)
Urinary Tract Infections

I mirtilli rossi sono stati il trattamento naturale più conosciuto e utilizzato per le UTI. Più comunemente usati in forma di succo, i mirtilli rossi sono efficaci anche in forma di estratti in capsule e compresse. I mirtilli contengono proantocianidine, che inibiscono l'adesione dei batteri, più specificamente dell'Escherichia coli, alla mucosa della vescica, compromettendo la colonizzazione e la successiva infezione.[10][11] La natura acida dei mirtilli rossi può anche giocare un ruolo importante nell'effetto antibatterico, si ritiene infatti che possano abbassare il pH delle urine.[12] È stato dimostrato che il consumo quotidiano di succo di mirtillo rosso ed estratti in compresse riduce l'uso di antibiotici del 20% nei pazienti che hanno avuto almeno un caso di UTI all'anno. Il succo di mirtillo rosso, consumato quotidianamente, ha anche dimostrato di ridurre i livelli di globuli bianchi e di cellule batteriche nei campioni di urina.[13] Sfortunatamente, i dati a supporto dell'uso del mirtillo rosso come un trattamento per le UTI sintomatiche sono limitati. Tuttavia, nella pratica clinica, è stato dimostrato che il mirtillo rosso è efficace nella prevenzione delle UTI e quando viene utilizzato in combinazione con altre forme di trattamento.[13]

Vitamina C

La vitamina C è più efficace nella prevenzione di UTI recidive, dove l'integrazione giornaliera può ridurre i casi del 12,5%.[13] In modo analogo al mirtillo rosso, la vitamina C ha dimostrato di essere più efficace contro l'Escherichia coli. La vitamina C presenta effetti batteriostatici, in quanto aumenta la produzione di ossido nitrico nell'urina acidificata, diminuendo in tal modo la crescita e la riproduzione dei batteri.[14]

D mannosio

Il D mannosio è uno zucchero naturale strettamente correlato al glucosio, ma non ha lo stesso effetto sul corpo. A differenza del glucosio, il D mannosio non influenza i livelli di zucchero nel sangue, in quanto non è metabolizzato nel corpo allo stesso modo. Il D mannosio è principalmente filtrato attraverso i reni ed espulso nelle urine. A causa di questa qualità unica, IL D mannosio è efficace nella prevenzione delle UTI, in quanto inibisce l'adesione dei batteri alla mucosa vescicale.[15] In seguito al contatto con i batteri, il D mannosio riveste i batteri incriminati, impedisce l'adesione alla vescica e permette di espellerli attraverso la minzione. Se comparato agli antibiotici, il D mannosio riduce il rischio di UTI recidive in modo altrettanto efficace quanto la nitrofurantoina, con il vantaggio aggiunto di avere un rischio considerevolmente inferiore di effetti collaterali.[16]

Berberina

Presente in molte piante, tra cui idraste (Hydrastis canadensis), uva dell'Oregon (Mahonia aquifolium) e crespino (Berberis vulgaris), la berberina è un alcaloide che ha una significativa attività antimicrobica contro una varietà di microrganismi. La berberina agisce come una barriera fisica impedendo ai batteri di aderire alla mucosa della vescica.[13] Anche la berberina influenza direttamente la crescita e la riproduzione dei batteri, in quanto danneggia la struttura della membrana della cellula batterica e inibisce la sintesi di proteine e DNA.[17] A causa del fatto che la maggior parte delle UTI è causata dalla migrazione dei batteri dal tratto gastrointestinale, il trattamento delle infezioni gastrointestinali o della proliferazione batterica con berberina può influenzare indirettamente il verificarsi di UTI.[13]

Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi)

L'uva ursina è uno dei prodotti botanici antimicrobici più comunemente utilizzato per le UTI. Essa contiene l'arbutina, che ha effetti antimicrobici in quanto modifica la struttura delle pareti cellulari batteriche, impedendo in tal modo l'adesione alla mucosa della vescica. L'arbutina porta a risultati ottimali unicamente quando il pH dell'urina è almeno di 8.[13] L'incremento dell'alcalinità delle urine può essere ottenuto aumentando le verdure nella dieta o mediante l'integrazione di bicarbonato di sodio.[13] L'uva ursina mostra inoltre degli effetti diuretici e antinfiammatori, che sono proprietà benefiche per il trattamento delle UTI.

Conclusioni

Con le numerose opzioni di trattamenti naturali disponibili, le UTI sono relativamente semplici da trattare al manifestarsi del primo segno di infezione. Utilizzare vari trattamenti che funzionano tramite diversi meccanismi spesso consente di ottenere dei risultati migliori. Alcuni composti nutrizionali e botanici non sono destinati per l'uso a lungo termine o durante la gravidanza e l'allattamento. Pertanto, è importante lavorare con un medico naturopata quando si tratta di determinare il corretto ciclo di trattamento.