Coping creativo
Mentre la pandemia COVID-19 sembrava chiudere il mondo, i negozi di alimentari, o almeno ciò che era rimasto sugli scaffali, sono diventati un indicatore di come le persone vivevano la propria esperienza durante questo evento stressante. Innanzitutto, la carta igienica, alimenti di conforto, cibi in scatola, ecc., sono scomparsi dagli scaffali, mostrando il panico avvertito all'inizio di un periodo di incertezza senza precedenti. Tuttavia, man mano che le persone iniziavano ad ambientarsi nella loro nuova normalità, la corsia dei prodotti da forno iniziava a sgomberarsi, la ristrutturazione della casa e le forniture per il bricolage iniziavano a scomparire ed erano molto richiesti i semi e altri articoli da giardinaggio. I progetti fai da te hanno iniziato a fare tendenza online e le immagini di lievito madre, pane alla banana e altri progetti su cui essere orgogliosi erano su tutti i social media.
Sembrava che le persone avessero iniziato a usare il loro tempo per diventare più creative. Questa scintilla creativa può in realtà essere più di un modo semplice per passare il tempo, in un momento in cui le persone si sono trovate con meno posti in cui andare e cose da fare. C'è una buona probabilità che l'essere creativi sia una delle cose migliori che possiamo fare per la nostra salute, soprattutto nei periodi di forte stress. Di seguito sono riportati solo cinque dei modi in cui la creatività giova alla nostra salute.
Delle attività creative divertenti aiutano a ridurre lo stress
Chiunque si sia trovato con le mani in pasta, mentre lavorava su un'attività creativa piacevole, può probabilmente attestare di essersi sentito più calmo, felice e meno stressato durante e dopo il completamento del lavoro. Proprio come la meditazione, le attività creative consapevoli portano una persona a vivere il momento presente e liberano la mente che può essere piena di preoccupazioni o stress. Uno studio del 2016 ha anche mostrato una diminuzione del cortisolo (l'ormone comunemente associato allo stress) dopo soli 45 minuti di lavoro su un'attività creativa, indipendentemente dall'età o dal sesso. Non solo i partecipanti allo studio erano meno stressati dopo l'attività, ma si sono anche sentiti ispirati a svolgere attività più creative.[1]
La creatività aiuta a sostenere il sistema immunitario
Il cortisolo, l'ormone dello stress appena menzionato, in realtà, tende ad avere un effetto soppressivo sul sistema immunitario. In altre parole, l'aumento dei livelli di cortisolo abbassa temporaneamente la risposta o l'attività del sistema immunitario. Questo effetto (ovvero il cortisolo che abbassa la risposta immunitaria), è in realtà benefico quando il cortisolo viene aumentato per piccole quantità di tempo in risposta a brevi periodi di forte stress.
Il problema è lo stress cronico. Lo stress cronico indica l'essere stressati per lunghi periodi di tempo, senza sosta. Il problema dei lunghi periodi di stress, senza riposo, è che i livelli di cortisolo non hanno mai la possibilità di diminuire dopo la fine del periodo stressante.[2] Ecco dove entrano in gioco le attività creative. Per qualcuno che vive una quantità significativa di stress quotidiano, dedicare un po' di tempo a un'attività creativa che è divertente e piacevole, su base quotidiana, può dare al corpo e alla mente la pausa dallo stress di cui probabilmente ha bisogno e mantenere il sistema immunitario funzionante al meglio.
Uno studio interessante, che esamina l'attività creativa della scrittura espressiva, ha mostrato un effetto positivo sul sistema immunitario. I ricercatori hanno esaminato i pazienti affetti da HIV, un'infezione che compromette il sistema immunitario abbassando il numero di cellule che aiutano a uccidere i virus. Hanno scoperto che i pazienti che hanno partecipato alla scrittura espressiva avevano un numero maggiore di queste utili cellule killer alla fine dello studio, rispetto a coloro che non lo avevano fatto. Hanno inoltre scoperto che i pazienti che praticavano scrittura espressiva erano più sani, in quanto avevano quantità inferiori di HIV nel sangue (o una carica virale inferiore).
La creatività sostiene la salute del cervello
È stato scoperto che impegnarsi in divertenti attività creative colpisce il cervello a tutte le età e le fasi della vita. Nei bambini, può spesso essere facilmente osservata l'importanza della creatività nello sviluppo del cervello. Chi ha avuto il piacere di guardare i bambini giocare, probabilmente li avrà visti fare connessioni e imparare mentre si impegnano nel gioco creativo. In realtà, ci sono stati innumerevoli studi che dimostrano l'importanza del gioco per un cervello ben sviluppato. Giocare aiuta i bambini a imparare a socializzare, a interagire con l'ambiente, a imparare ad autoregolarsi e persino a imparare ad apprendere. Il gioco creativo aiuta il cervello a crescere, a formare nuove connessioni neurali e, probabilmente, aiuta nello sviluppo di strutture neurali coinvolte nella regolazione emotiva, come l'amigdala e l'ippocampo. Numerosi studi hanno dimostrato l'importanza del gioco nella cognizione e nella funzione esecutiva. Questi studi evidenziano l'importante ruolo che il gioco ha nell'aiutare i bambini a concentrarsi e imparare.[3] La funzione esecutiva, in particolare, si riferisce alla capacità di concentrarsi e imparare ed è spesso carente nei bambini che possono sperimentare disturbi comportamentali o disturbi dell'attenzione come l'ADHD. L'importante ruolo svolto nella funzione esecutiva lo rende utile in questi casi come terapia.
A questo punto, dovrebbe essere più che chiaro quanto sia importante la creatività per il cervello del bambino in via di sviluppo, ma sapevi che è altrettanto importante per il cervello dell'adulto che invecchia? Negli adulti, la cognizione e la funzione esecutiva sono comunque importanti e i compiti creativi possono aiutarci a imparare meglio, pensare meglio e concentrarci di più. Come discusso in precedenza, impegnarsi in attività creative aiuta con lo stress e, probabilmente, possiamo tutti attestare che un cervello rilassato è più in grado di concentrarsi, pensare e imparare rispetto a uno stressato. Persino la ricerca sostiene queste affermazioni. Uno studio del 2004 ha riscontrato che gli adulti più anziani, che hanno ricevuto una formazione in teatro musicale, erano in grado di ricordare di più, risolvere i problemi più facilmente e avevano anche una migliore autostima e un maggiore senso di benessere, rispetto al coloro che non l'avevano ricevuta.[4]
La creatività aiuta a far fronte ai traumi
Come discusso in precedenza, impegnarsi in attività creative sembra aiutare nello sviluppo di parti del cervello che sono coinvolte nell'elaborazione e nella regolazione delle emozioni (cioè l'amigdala e l'ippocampo). Riesci a indovinare quali parti del cervello tendono a essere meno sviluppate nelle persone che hanno subito traumi? L'amigdala e l'ippocampo fanno entrambi parte del sistema limbico. Il sistema limbico include parti del cervello coinvolte nella regolazione delle emozioni e sembra che queste parti subiscano un impatto, quando un soggetto sperimenta un trauma nel corso della vita, soprattutto se è all'inizio della sua vita[5]
Non sorprende poi che le attività creative, come l'arte, possano aiutare a elaborare i traumi e affrontare i sintomi che possono essere il risultato di traumi irrisolti. L'arte e la creatività sono state utilizzate come forma di auto-espressione, in casi di traumi, e hanno anche aiutato quando usate terapeuticamente con disturbi o sintomi derivanti da traumi, come disturbo post-traumatico da stress (PTSD), ansia o depressione.[6][7]
La creatività aiuta con la gestione del dolore
Molte persone descrivono l'essere nel "mezzo" di un'attività creativa come essere concentrati sul compito da svolgere e meno consapevoli di dolori, disturbi o altre distrazioni. Se sei mai stato assorbito nel fare qualcosa che ami, probabilmente puoi attestare il sentimento gioioso e di pace che potresti aver provato mentre svolgevi il compito. La ricerca sembra anche dimostrare che non solo partecipare a una divertente attività creativa allevia il dolore sul momento, ma gli effetti positivi sembrano durare al di là dell'attività stessa, in particolare quando guidati da un professionista, come un art therapist. In uno studio abbastanza recente, i pazienti ospedalieri che erano impegnati in un'attività creativa, sotto la guida di un art therapist, hanno riportato miglioramenti significativi nel dolore, nell'umore e nell'ansia.[8]
Anche l'arte sembra aiutare nel riformulare la percezione del dolore di un soggetto, creando qualcosa di bello da qualcosa di doloroso. Questo rinnovamento creativo non solo aumenta la resilienza di una persona al dolore, ma tende anche a portare a un migliore rapporto con gli operatori sanitari, una comunicazione più facile e, nel complesso, un migliore stato di salute.[9]
Conclusione:
Anche se fortunatamente le quarantene non durano per sempre, trovare il tempo per la creatività e le cose che portano gioia dovrebbe sicuramente restare nell'aria. La tua salute dipende da questo!
Bibliografia
1 Kaimal, G., K. Ray, and J. Muniz. “Reduction of Cortisol Levels and Participants’ Responses Following Art Making.” Art Therapy, Vol. 33, No. 2 (2016): 74–80.
2 Vitlic, A., J.M. Lord, and A.C. Phillips. “Stress, Ageing and Their Influence on Functional, Cellular and Molecular Aspects of the Immune System.” Age, Vol. 36, No. 3 (2014): 9631.
3 Yogman, M., et al. “The Power of Play: A Pediatric Role in Enhancing Development in Young Children.” Vol. 142, No. 3 (2018): e20182058.
4 Noice, H., T. Noice, and G. Staines. “A Short-Term Intervention to Enhance Cognitive and Affective Functioning in Older Adults.” Journal of Aging and Health, Vol. 16, No. 4 (2004): 562–585.
5 O’Doherty, D.C.M., et al. “A Systematic Review and Meta-Analysis of Magnetic Resonance Imaging Measurement of Structural Volumes in Posttraumatic Stress Disorder.” Psychiatry Research, Vol. 232, No. 1 (2015): 1–33.
6 Campbell, M., et al. “Art Therapy and Cognitive Processing Therapy for Combat-Related PTSD: A Randomized Controlled Trial.” Art Therapy, Vol. 33, No. 4 (2016): 169–177.
7 Abbing, A., et al. “The Effectiveness of Art Therapy for Anxiety in Adults: A Systematic Review of Randomised and Non-Randomised Controlled Trials.” PLoS One, Vol. 13, No. 12 (2018): e0208716.
8 Shella, T.A. “Art Therapy Improves Mood, and Reduces Pain and Anxiety When Offered at Bedside during Acute Hospital Treatment.” The Arts in Psychotherapy, Vol. 57 (2018): 59–64.
9 Wilson, C., et al. “Healthcare Professionals’ Perceptions of the Value and Impact of the Arts in Healthcare Settings: A Critical Review of the Literature.” International Journal of Nursing Studies, Vol. 56 (2016): 90–101.