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Immunoterapia sublinguale

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Immunoterapia sublinguale

Una nuova terapia per le allergie stagionali
By: Heidi Fritz, MA, ND

Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, Ontario L7E 1C7
www.boltonnaturopathic.ca



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Introduzione

Si pensa che le allergie stagionali, come la rinite allergica, colpiscano fino al 20% della popolazione (1). Le allergie sono una delle cause principali di assenteismo e attività limitata sia nei bambini che negli adulti. La prevalenza dell'allergia comincia nei primi mesi di vita, raggiunge il picco durante l'infanzia e l'adolescenza, continua in età adulta e decresce in età avanzata (1). I sintomi tipici dell'allergia stagionale comprendono: starnuti, prurito, congestione nasale, e naso che cola (anche detta rinite allergica), tosse, prurito agli occhi, lacrimazione, occhiaie scure e prurito alla gola, ma anche senso di affaticamento, mal di testa e malessere. Tra le comorbilità rientrano: asma, sinusite e infezioni all'orecchio (2). Poiché i sintomi dell'allergia derivano da una serie di risposte immunitarie che terminano in un rilascio di istamina, sono molte le persone che dipendono da farmaci antistaminici per controllare i sintomi. Nel presente articolo si discuterà prima di tutto della causa delle allergie, dei comuni trattamenti e poi si introdurrà al lettore una nuova terapia immunitaria naturale chiamata immunoterapia sublinguale (SLIT).

L'allergia è una condizione di iper-reattività immunitaria a fattori ambientali scatenanti. Il corpo riconosce l'allergene come batterio o virus e avvia una risposta immunitaria nei suoi confronti. Una volta che si è verificata la sensibilizzazione, le successive esposizioni all'allergene comportano l'attivazione dei mastociti, la cui membrana è ricoperta di IgE (2). Questi mastociti si infiltrano e si accumulano nella mucosa, dove legano l'allergene e "degranulano", cioè rilasciano una serie di sostanze chimiche, come l'istamina, la triptasi, la chininogenasi e altri enzimi, e producono mediatori proinfiammatori come la prostaglandina D2, e i leucotrieni LTC4, LTD4 e LTE2 (2). Tali sostanze chimiche sono responsabili di cambiamenti quali l'aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, causando gonfiore, edema e scarico d'acqua dagli occhi e dal naso. C'è anche una maggiore produzione di muco, che comporta congestione e difficoltà a respirare, e che può anche contribuire alla sinusite. La stimolazione delle terminazioni nervose locali si traduce in prurito e riflessi come quello di starnutire. Nel giro di alcune ore la mucosa viene infiltrata da altre cellule immunitarie, tra cui macrofagi, neutrofili, eosinofili, basofili e cellule T (2). Con un'esposizione continuata all'allergene, il limite di esposizione necessario a scatenare una reazione diminuisce, portando ad una maggiore suscettibilità all'allergene in questione e ad altri allergeni.

Le comuni strategie per gestire l'allergia includono l'identificazione di uno o più agenti causali e la conseguente limitazione dell'esposizione, l'uso di antistaminici, e anche l'uso di "vaccini per le allergie."


Come affrontare i pollini Come affrontare i pollini

Gli allergeni ambientali comuni includono pollini provenienti da erba, alberi, erbacce, pelo animale (gatti, cani), polvere, muffa e acari. Secondo Skoner, circa il 40% dei soggetti affetti da allergia è afflitto da allergie perenni, cioè allergie ad altri allergeni come polvere, acari, muffa, che continuano a provocare i sintomi tutto l'anno (2). L’altro 40% circa di chi affetto da allergie ha una forma mista, che risponde sia a fattori scatenanti perenni che ai pollini durante la primavera. Circa il 20% dei soggetti che soffrono di allergie risente invece principalmente dei pollini durante la primavera e/o l'estate. I sintomi peggiorano in un dato periodo dell'anno in base allo specifico fattore scatenante, i: per esempio, il periodo che va da metà marzo a metà giugno è spesso il peggiore per chi ha allergie dovute ai pollini degli alberi, mentre il periodo che va da metà maggio alla fine di giugno è il periodo peggiore per quelli con allergie dovute all'erba. Infine, il periodo che va da agosto ai primi geli è la stagione dell'ambrosia (3). Nonostante queste demarcazioni, non è insolito per chi soffre di allergia avere reazioni dovute a uno o più fattori scatenanti e molti di conseguenza soffrono per tutta la primavera e l'estate.

Il bollettino dei pollini è un indicatore disponibile a chi soffre di allergie che fornisce una stima di quanto polline circola nell'aria in un dato giorno. I bollettini dei pollini sono disponibili in diversi siti che riportano il meteo, incluso il sito Weather Network, il quale offre bollettini per i successivi tre giorni per i centri di tutto il Canada a questo indirizzo: http://www.theweathernetwork.com/outdoors/pollen/list

Conoscere il bollettino dei pollini può aiutare chi soffre di allergie a pianificare di conseguenza le attività all'aria aperta.

Secondo la Allergy Asthma & Immunology Association dell'Ontario, piccoli accorgimenti nello stile di vita possono aiutare ad alleviare i sintomi dell'allergia:

  • Mantenere le finestre chiuse in casa e in macchina durante la stagione dei pollini.
  • L'aria condizionata che aiuterà a controllare l'aria che viene da fuori e ad alleviare i sintomi.
  • Ridurre al minimo le attività al mattino presto quando il polline viene solitamente rilasciato (tra le 5 e le 10 di mattina).
  • Rimanere in casa quando il bollettino dei pollini indica un’alta concentrazione, e durante i giorni di vento nei quali la polvere e il polline vengono distribuiti.
  • Fare esercizio in casa quando il bollettino dei pollini riporta un’alta concentrazione di polline.
  • I giorni di pioggia, nuvolosi e senza vento aiuteranno ad alleviare i sintomi dato che il polline non viene immesso in circolazione, mentre un tempo caldo, umido e ventoso farà ritornare i sintomi dell'allergia.
  • Non lasciare correre in giro cani o gatti, poiché possono diventare portatori di polline.
  • Evitare il contatto con gli animali, e non lasciare entrare mai gli animali in camera da letto.
  • Lavare i gatti con regolarità può abbassare il loro potenziale allergico.
  • Non tagliare l'erba o passare tempo vicino ad erba appena tagliata e non rastrellare le foglie poiché queste attività agitano polline e muffa.
  • Rimuovere le piante dentro casa poiché sviluppano muffa.
  • Rimuovere tutti i tappeti dalla zona notte.
  • Coprire i materassi e i cuscini con coperture antiacaro per ridurre gli acari della polvere.(3)

Non è possibile, tuttavia, per la maggior parte delle persone evitare completamente l'esposizione agli allergeni. Infatti, anche se si vivesse in una condizione virtuale di isolamento e ibernazione, sarebbe difficilmente fattibile, e poco salutare. Adattamenti allo stile di vita come quelli elencati sopra possono aiutare a minimizzare la gravità dei sintomi, ma per la maggior parte, non si tradurranno nell'eradicazione dell'allergia. La maggioranza di chi soffre di allergie deve ricorrere a qualche strategia farmacologica per controllare i sintomi dell'allergia.


Farmaci comuni Farmaci comuni

Gli antistaminici come Reactine o Claritin sono medicinali da banco che sopprimono il prodotto finale della cascata immunitaria, quello maggiormente responsabile: il rilascio di istamina. In base alla gravità dell'allergia, alcuni soggetti usano gli antistaminici per ridurre solo i sintomi maggiori, mentre altri dipendono dall'uso di antistaminici su base continua per tutta la stagione delle allergie. Altri medicinali possono includere spray nasali e perfino spray nasali corticosteroidi come il Nasonex. Gli effetti collaterali di questi farmaci possono includere: sonnolenza, vertigini, nausea, visione offuscata, e irrequietezza e sbalzi di umore nei bambini (5). L'uso ripetuto di corticosteroidi può ridurre l'immunità nei confronti di agenti infettivi, causare perdite di sangue dal naso o cambiamenti alla mucosa nasale, e rallentare la crescita nei bambini (6). A parte gli inconvenienti dovuti all'uso, alla dipendenza e al rischio di effetti collaterali, gli antistaminici, i corticosteroidi e i farmaci decongestionanti posseggono tutti lo stesso svantaggio: riescono a gestire i soli sintomi. Questi medicinali, infatti, non affrontano il problema di fondo, cioè un’inadeguata iper-reattività immunitaria. Per molti soggetti i sintomi dell'allergia peggiorano di anno in anno nonostante l'uso di medicinali.

Una strategia che aggira il problema della gestione sintomatica è l'immunoterapia allergene-specifica, un metodo di desensibilizzazione alla allergia che modifica l'effettiva risposta immunologica. Il metodo tradizionale di desensibilizzazione all'allergia è per iniezione, metodo popolarmente noto come "vaccino per l'allergia" (7). Poiché tale metodo comporta iniezioni, la terapia viene di solito riservata a coloro che non rispondono adeguatamente ad altri farmaci. Ci sono due fasi nel trattamento: la fase costitutiva e quella di mantenimento (7). Nella fase costitutiva vengono iniettate piccolissime dosi di allergene da una a due volte la settimana, per un periodo che va dai tre ai sei mesi. Durante questa fase la quantità di allergene iniettato viene aumentata gradualmente. Una volta raggiunta la dose efficace, inizia la fase di mantenimento. Durante questa fase, tra un trattamento e l'altro passano generalmente dalle due alle quattro settimane. In tal modo, l'esposizione a piccole quantità di allergene serve ad indurre tolleranza immunologica. In pratica, nel tempo e con un trattamento continuato la risposta immunitaria nei confronti dell'allergene diminuisce e in alcune persone ciò si traduce in un sollievo di lunga durata. Un evidente svantaggio di questa strategia è che essa consiste di una serie di iniezioni, che possono costituire un serio deterrente per adulti e bambini.

Un percorso nuovo per questo tipo di terapia è invece l'immunoterapia sublinguale (SLIT). Questa terapia, già diffusa in Europa, di recente si sta facendo strada anche in Nord America. La SLIT rappresenta un nuovo e comodo metodo di desensibilizzazione alle allergie.


Evidenza sull'immunoterapia sublinguale Evidenza sull'immunoterapia sublinguale

L'immunoterapia sublinguale è diventata disponibile in commercio per la prima volta circa venti anni fa, negli anni novanta (8). Il primo studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo sulla SLIT è stato pubblicato nel 1986 (8). Da quel momento è stato accumulato un gran numero di dati clinici sull'uso della terapia SLIT per il trattamento dell'allergia e dell'asma. Oggi una ricerca nel database Pubmed, contenente riviste mediche peer-reviewed, rivela quasi 300 esperimenti clinici di valutazione della SLIT.

L'immunoterapia sublinguale è, come implica il nome, una forma di esposizione a basse dosi di allergene che vengono somministrate in gocce o compresse poste sotto la lingua. La somministrazione può essere a breve termine se si vuole dare sollievo a sintomi allergici acuti, ma più comunemente, per ottenere una desensibilizzazione allergica, si svolge per un periodo che va da diversi mesi ad anni. Si compone una formula personalizzata a basse dosi di allergene in base ai fattori scatenanti di ciascuna persona. La facilità d'uso di questo metodo di desensibilizzazione, unita ad una base di evidenza scientifica consolidata che mostra l'efficacia e la maggiore sicurezza rispetto alle iniezioni (8), ne fanno un'opzione interessante per coloro che soffrono di allergie.

Esistono diverse meta-analisi sulla SLIT. Questi studi combinano i dati provenienti da molti esperimenti clinici in un unico risultato completo. Una meta-analisi del 2013 ha paragonato l'efficacia dell'immunoterapia sublinguale rispetto a quella sottocutanea (iniezioni) per quanto riguarda l'allergia stagionale (9). Lo studio, attraverso dati provenienti da 170 esperimenti randomizzati, ha concluso che c'era "una chiara evidenza dell'efficacia sia della SCIT che della SLIT, [tuttavia] la superiorità di una modalità di somministrazione rispetto all'altra non poteva essere dimostrata chiaramente" (9), suggerendo la pari efficacia dell'immunoterapia sublinguale rispetto a quella per iniezione.

Una revisione Cochrane ha valutato l'efficacia della SLIT nel ridurre i sintomi della congiuntivite allergica (sintomi agli occhi) (10). Lo studio includeva dati provenienti da 42 test. Rispetto al placebo, la terapia SLIT si traduceva in significative riduzioni dei sintomi oculari totali (riduzione del 60%) e anche di una riduzione tra il 60% e il 70% di alcuni sintomi individuali come prurito agli occhi, rossore, lacrimazione e gonfiore. Si è verificato anche un aumento dell'esposizione limite all'allergene per quanto riguarda l'immediata sensibilità congiuntivale all'allergene.

Da uno studio che ha valutato la SLIT in bambini con asma e rinite allergiche è emerso che in un periodo di tre anni i pazienti trattati con terapia SLIT hanno sperimentato significativi miglioramenti dei sintomi della rinite e dell'asma rispetto a quei bambini non sottoposti ad immunoterapia che usavano soltanto farmaci di gestione dei sintomi (11). E, cosa importante, non si sono verificati gravi reazioni avverse.

Un altro studio ha indagato l'effetto della terapia SLIT nei bambini affetti da rinite allergica indotta dal polline dell'erba (12). Un totale di 207 bambini sono stati trattati con terapia SLIT o placebo per una stagione allergica. Il gruppo trattato con SLIT ha dimostrato una significativa riduzione dell'uso di medicinali, così come una riduzione dei sintomi della rinocongiuntivite (sintomi allergici a occhi e naso). Si è verificata anche una diminuzione dei livelli di anticorpi allergene-specifici, IgG e IgE, indicando un cambiamento della reattività immunitaria. Gli autori hanno concluso che la SLIT "mostrava significativi effetti sugli anticorpi allergene-specifici, era ben tollerata, e sembrava essere una valida opzione terapeutica nei bambini con allergie al polline dell'erba" (12).

I lettori interessati ad avere ulteriori informazioni o che vogliono avere una valutazione in merito all'immunoterapia sublinguale sono incoraggiati a rivolgersi a un medico naturopata qualificato nella loro zona.